La testimonianza

Capodanno a Milano, il racconto shock: «Circondati da 40 uomini e poi toccati»

Una studentessa di Liegi ha parlato con il quotidiano belga Sudinfo e, in seconda battuta, con l'ANSA: «In settimana sporgerò denuncia»
©MATTEO CORNER
Red. Online
06.01.2025 14:15

«Siamo stati circondati da tanti uomini, credo fossero 30 o 40; tutti siamo stati toccati fuori e sotto i vestiti». È un Capodanno amaro, e traumatico, quello vissuto da una studentessa di Liegi a Milano e raccontato, a distanza di ore, al quotidiano belga Sudinfo. Il racconto della giovane è stato confermato anche all'ANSA. La ragazza ha spiegato di essere stata aggredita sessualmente assieme ai suoi cinque amici in Piazza Duomo, durante i festeggiamenti per il passaggio all'anno nuovo. «L’aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti – ha detto all’agenzia ANSA –. Eravamo proprio all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, non molto lontani dalla postazione in cui c’erano alcuni poliziotti, che erano all’esterno della galleria, sulla sinistra». Il gruppo di amici, quattro ragazze e due ragazzi di 20 e 21 anni, prima dell'aggressione si era rivolto alle forze dell'ordine per capire dove poter cercare un taxi e rientrare in sicurezza in albergo.

Durante l'assalto, le citate forze dell'ordine non potevano vedere l'aggressione, crede la ragazza, «perché eravamo dietro a una colonna e c’era molta confusione, moltissima gente. Tutti siamo stati toccati fuori e sotto i vestiti: non ci hanno spogliati, non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficile solo muoversi». E ancora: «Quando siamo riusciti a svicolare abbiamo percorso tutta la galleria e all’uscita dall’altra parte, in Piazza della Scala, ci siamo rivolti a una poliziotta per raccontarle tutto». La studentessa di Liegi, come detto, inizialmente ha affidato ai media del suo Paese il racconto della serata. Il motivo? «Sui quotidiani italiani di questi eventi non ci sono informazioni. Questa settimana andiamo alla polizia qui in Belgio per far denuncia». La giovane ha detto di aver dato la propria disponibilità a riferire dell'accaduto alle autorità italiane. «Ho chiesto assistenza psicologica e avrò un appuntamento giovedì in ospedale, a Liegi. Siamo tutti ancora sotto shock».

La Polizia di Stato italiana, dal canto suo, dopo aver letto il racconto ha iniziato a fare verifiche. L'obiettivo, chiaramente, è far luce su una notte di festa trasformatasi in un vero e proprio incubo e, va da sé, individuare gli eventuali responsabili. Anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. La Procura di Milano, in assenza di una querela e di una segnalazione, non si è ancora mossa. Lo farà non appena arriverà la denuncia dalle autorità belghe. La notte di Capodanno, in Piazza Duomo e nel centro di Milano, il dispiegamento di forze dell'ordine è stato notevole secondo fonti qualificate. Proprio per evitare episodi spiacevoli. «Il recente Capodanno di Piazza Duomo a Milano potrebbe essere stato simile a quello drammatico del 2022» ha affermato, dal canto suo, Silvia Sardone, eurodeputata della Lega nonché consigliera comunale a Milano: «La testimonianza dei ragazzi belgi è terribile: raccontano di aver subito un’aggressione davanti a decine di persone in piazza». Sardone, senza però averne le prove, ha puntato il dito contro i giovani stranieri identificati dalle autorità per aver insultato sia l'Italia, in quanto Paese, sia le forze dell'ordine: «Se fosse confermata l’aggressione, sarebbe la conferma di una violenza indecente e inaccettabile, da parte di giovani stranieri e di seconda generazione a Milano, esattamente come successo anni fa. Non solo quindi risse e insulti all’Italia e alla Polizia ma anche lunghi assalti sessuali ai turisti presenti in piazza».

Toccherà, come detto, a investigatori e inquirenti chiarire quanto accaduto. Quanto al Capodanno del 2022, la testimonianza della giovane belga ricorda da vicino, molto vicino gli incubi di quell'altra notte: allora, poco dopo la mezzanotte, gruppi di ragazzi senza freni si erano aggregati e immediatamente dispersi fra la folla con un unico obiettivo. Ovvero, avventarsi sulle giovani che capitavano a tiro, aggredirle, strappare i loro vestiti e mettere le mani ovunque con una violenza feroce. Nove le persone aggredite, fra cui due turiste tedesche. In pochissimi giorni, le autorità avevano identificato e arrestato i principali responsabili. Sette le condanne, mentre per gli altri non c'erano prove a sufficienza.

In questo articolo: