Caso Stormy Daniels, al via il processo contro Donald Trump
Oggi, lunedì 15 aprile, a New York inizierà il primo dei quattro processi penali che riguardano l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Quello, per intenderci, che ruota attorno al presunto pagamento (130 mila dollari) alla pornostar Stormy Daniels. Nel 2016, riassumendo al massimo, Trump avrebbe comprato il silenzio dell'attrice riguardo a un rapporto sessuale avuto con il tycoon una decina di anni prima e lo avrebbe fatto tramite la sua azienda e l'avvocato Michael Cohen. Stando all'accusa, quei soldi erano parte della campagna politica di Trump e la transazione non sarebbe stata registrata correttamente. Di qui il processo per frode commerciale e per violazione delle leggi federali sul finanziamento delle campagne elettorali, di competenza della procura di Manhattan: è il primo, di fatto, contro un ex inquilino della Casa Bianca. Se riconosciuto colpevole, Trump rischia fino a quattro anni di carcere.
Secondo la prassi, in queste prime fasi del processo verranno innanzitutto selezionati i componenti della giuria popolare. Dodici, in tutto. Si tratta di un organo composto da normalissimi cittadini chiamati ad assistere al dibattimento e, infine, a decidere se l'imputato è colpevole o innocente sulla base delle prove presentate. Un po' come nei film e nei telefilm, già. La sentenza e la pena spetteranno invece alla magistratura.
Trump, nel caso di Stormy Daniels, è stato incriminato a fine marzo dell'anno scorso. Il processo sarebbe dovuto cominciare il 25 marzo del 2024, ma a metà mese un giudice di New York aveva optato per un rinvio al 15 aprile affinché la difesa, cioè il team legale di Trump, potesse studiare circa 100 mila nuove pagine di documenti contenenti informazioni sul caso. Pagine emerse solo nei giorni precedenti e sulle quali gli avvocati del tycoon avevano polemizzato parecchio. Il rinvio, in ogni caso, rientrava fra le strategie di Trump. Da tempo, infatti, gli avvocati dell'ex presidente stanno cercando di posticipare il più possibile i processi nei quali è coinvolto Trump. Il motivo? Semplice: udienze, possibili condanne o assoluzioni non devono interferire con la corsa alla Casa Bianca e con le presidenziali del prossimo 5 novembre, con Trump che molto probabilmente sarà in corsa per il Partito Repubblicano.
Se il processo per il caso Stormy Daniels, al via oggi, ha finalmente una data certa, lo stesso non si può dire per gli altri tre processi in cui è coinvolto Trump. Altrove, infatti, l'ex presidente è accusato di aver tentato di sovvertire l'esito delle presidenziali del 2020, di aver cercato di modificare i risultati delle presidenziali nello Stato della Georgia e, venendo al caso Mar-a-Lago, di aver conservato alcuni documenti governativi riservati. Nessuno di questi tre casi è arrivato, per ora, alla fase delle udienze. Strategie, dicevamo.