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Cassis chiede «una visione comune» per «una pace giusta e duratura in Ucraina»

Un eventuale incontro in Svizzera sarebbe «solo una tappa» – Biden ufficializza 500 nuove sanzioni contro Mosca «per la guerra in Ucraina e per la morte di Navalny» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Cassis chiede «una visione comune» per «una pace giusta e duratura in Ucraina»
Ats
23.02.2024 06:20
23:01
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Aiea in allerta dopo le forti esplosioni a Zaporizhzhia

Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) Rafael Grossi ha invitato alla «massima moderazione militare» dopo che questa settimana si sono verificate una serie di potenti esplosioni nei pressi dell'impianto nucleare ucraino di Zaporizhzhia, controllato dai russi.

La centrale nucleare più grande d'Europa è stata al centro di scontri da quando è stata conquistata dalle forze russe nel marzo 2022, e sia Mosca che Kiev si sono accusate a vicenda di averne compromesso la sicurezza. Gli esperti dell'Aiea «di stanza presso l'impianto di Zaporizhzhia hanno riferito di aver sentito esplosioni ogni giorno nel corso dell'ultima settimana, tra cui una venerdì scorso che sembrava essersi verificata vicino all'impianto», ha detto Grossi. Ieri, si sono udite diverse esplosioni, tra cui una «insolitamente forte, che indica una vicinanza al sito», ha dichiarato.

Le «potenti esplosioni di questa settimana hanno fatto tremare le finestre» dell'impianto di Zaporizhzhia, ha avvertito Grossi, «sottolineando l'urgente necessità della massima moderazione militare per ridurre il pericolo di un incidente nucleare». L'origine o la direzione di tutte le altre esplosioni, ad eccezione di quella di giovedì, non può essere «determinata in modo definitivo», si legge in una nota dell'Aiea. «Rimango profondamente preoccupato per la situazione della sicurezza nucleare a Zaporizhzhia», ha aggiunto Grossi. «I rapporti dei nostri esperti indicano possibili azioni di combattimento non lontano dal sito».

18:46
18:46
Allerta degli 007 francesi sulle ingerenze dei servizi russi

A pochi mesi dall'apertura dei Giochi Olimpici di Paris 2024 e in un contesto geopolitico particolarmente teso, i servizi di intelligence della Francia (Dgsi) chiedono alle forze dell'ordine di segnalare ogni forma di «ingerenza» condotta dalla Russia di Vladimir Putin.

In una nota del 14 ottobre visionata dall'agenzia France Presse, la Dgsi sottolinea in particolare che i servizi di Mosca hanno ormai introdotto «modi di agire alternativi», attivando «reti di intermediari cosiddetti proxies», con l'obiettivo di «condurre attività di ingerenza» in Francia ma anche in altri Paesi d'Europa. Queste operazioni si traducono in «azioni sovversive», spesso «delitti di diritto comune», prosegue l'intelligence d'Oltralpe, citando, tra l'altro, «graffiti, tags, manifesti, stickers, distribuzione di flyers» oltre che alla propaganda e le fake news sul web.

I messaggi diffusi nel quadro di queste operazioni, sottolineano gli 007 francesi, «hanno generalmente come obiettivo di amplificare i dissensi e le fratture interne della società francese», sfruttando qualsiasi tipo di tematica, dalla riforma delle pensioni alle prese di posizione nel conflitto israelo-palestinese o alla denigrazione dei Giochi Olimpici di Paris 2024, precisa la Dgsi. Possono anche servire a «sostenere apertamente gli interessi della Russia, denunciando la politica estera della Francia, degli Usa o della Nato».

Gli 007 parigini non escludono possibili «azioni di natura violenta», come «minacce o aggressioni fisiche, in particolare, verso cittadini ucraini o dissidenti russi». Proprio oggi è emersa la notizia secondo cui le decine di tag con la stella di David rinvenute lo scorso autunno a Parigi rientravano nel quadro di un'operazione di destabilizzazione pilotata da Mosca, in particolare, dal «quinto servizio dell'Fsb» russo incaricato delle operazioni internazionali.

18:40
18:40
L'Ucraina all'ONU accusa la Russia: «Ignora la voce del mondo»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha attaccato oggi in Assemblea Generale la Russia che «ignora la voce del mondo».

Nel secondo anniversario dell'invasione del suo Paese da parte delle forze armate del Cremlino, Kuleba ha accusato Mosca di «aver ignorato la volontà della comunità internazionale continuando nella sua aggressione e gettando sempre più uomini nelle fiamme della guerra».

La riunione dell'Assemblea Generale è una delle due in programma oggi ad alto livello all'Onu per contrassegnare l'anniversario. Nel pomeriggio si riunirà il Consiglio di Sicurezza a livello ministeriale. Tra i responsabili degli esteri arrivati a New York per l'occasione ci sono il britannico David Cameron e il francese Stéphane Séjourné.

18:40
18:40
Il Canada impone nuove sanzioni alla Russia per l'Ucraina

Il Canada ha imposto ulteriori sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina. Lo ha annunciato la ministra degli esteri Melanie Joly spiegano che le nuove sanzioni sono coordinate con quelle del Regno Unito e degli Stati Uniti. «Queste sanzioni prendono di mira individui e entità che sostengono l'esercito russo», ha detto Joly.

17:47
17:47
Cassis chiede «una visione comune» per «una pace giusta e duratura in Ucraina»

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha sottolineato oggi davanti al Consiglio dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) a New York, la necessità di una pace giusta in Ucraina. La conferenza di pace ad alto livello organizzata dalla Svizzera segna il primo passo in questo senso.

L'obiettivo è che il maggior numero possibile di nazioni condivida una visione comune di una pace giusta e duratura in Ucraina, ha detto il consigliere federale.

La pace giusta cui ha fatto riferimento Cassis comprende il ristabilirsi della popolazione, il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani, la responsabilità, la giustizia per le vittime e il riconoscimento del diritto internazionale.

La Svizzera chiede nuovamente alla Russia di ritirare le sue truppe dal territorio sovrano dell'Ucraina e di rispettare l'integrità territoriale del Paese, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il secondo anniversario dell'inizio dell'attacco militare russo all'Ucraina, domani, segna anche due anni di morte, distruzione e sofferenze inimmaginabili per il popolo ucraino.

La guerra deve cessare perché rappresenta una minaccia per la sicurezza nucleare e ha un impatto dannoso sulla sicurezza alimentare globale e sull'ambiente, ha dichiarato Cassis.

Una «conferenza ad alto livello», ma la Svizzera sarà «solo una tappa»

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha smorzato oggi a New York ulteriormente le speranze ucraine su un «vertice di pace» in Svizzera. Ha parlato di una «conferenza ad alto livello» entro l'estate, ben lontano dalle dichiarazioni di Kiev.

Occorre trovare «un percorso realistico per la pace in Ucraina», ha detto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, due anni dopo l'inizio del conflitto. Precedentemente, in un discorso video al Consiglio permanente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), aveva detto che un eventuale incontro in Svizzera sulla pace in Ucraina sarebbe stato «solo una tappa».

«Sappiamo tutti che un importante vertice di pace richiederà diverse fasi», ha affermato Cassis. All'Assemblea generale, il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba ha insistito su un vertice. Questo, ha detto, permetterà un «approccio equo e globale» della pace, che è anche uno degli obiettivi dichiarati da Berna. E «la Russia non avrà altra scelta» se non quello di discutere, ha aggiunto.

15:34
15:34
Sistema MIR e rete di droni colpiti dalle sanzioni USA

Anche il sistema di pagamento russo MIR e la rete di approvvigionamento di droni del Paese sono stati colpiti dalle nuove sanzioni americane contro la Russia. Lo riferisce il dipartimento del Tesoro Usa spiegando che si tratta di una misura «per impedire a Mosca di avere le risorse necessarie a portare avanti la sua brutale guerra contro l'Ucraina».

15:33
15:33
«Ursula Von der Leyen domani sarà a Kiev»

La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, sarà domani a Kiev. È quanto si apprende da fonti dell'esecutivo europeo. Von der Leyen sarà nella capitale ucraina nel giorno del secondo anniversario dell'invasione russa.

15:31
15:31
Gli USA sanzionano anche tre funzionari del governo russo

Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro tre funzionari governativi russi per la morte di Alexei Navalny. Lo ha detto il Dipartimento del Tesoro americano.

15:23
15:23
Khodorkovsky: «Il Cremlino teme i funerali di Navalny»

L'oppositore russo ed ex magnate del petrolio Mikhail Khodorkovsky ha dichiarato che il Cremlino vorrebbe che i funerali di Alexey Navalny non fossero pubblici perché teme possibili proteste.

«Qui - ha detto Khodorkovsky in un'intervista a Current Time - ci sono due varianti. La prima (...) è che Putin teme di finire di nuovo nei guai nel caso in cui dovessero essere trovate tracce di una sostanza velenosa. Bene, questo è possibile, ma - ha proseguito il dissidente - io credo che il problema con i funerali di Alexey Navalny sia molto più pericoloso per Putin nel contesto della campagna elettorale. In questa situazione nessuno può prevedere quale impatto possano avere i funerali: potrebbero essere tranquilli come quelli di Prigozhin o potrebbero esserci enormi scontri a Mosca».

14:20
14:20
Biden: «Putin in Ucraina ha sbagliato i calcoli»

«Due anni dopo, vediamo in modo ancora più vivido ciò che sapevamo fin dal primo giorno: Putin ha sbagliato i calcoli». Lo afferma il presidente statunitense Joe Biden, in una nota della Casa Bianca diffusa alla vigilia del secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina.

«Domani due anni fa, poco prima dell'alba, i missili russi iniziarono ad esplodere vicino alla capitale Kiev. Le truppe russe hanno marciato oltre il confine con l'Ucraina. Il feroce attacco di Vladimir Putin contro l'Ucraina era iniziato. Credeva di poter facilmente piegare la volontà e spezzare la risolutezza di un popolo libero. Che avrebbe potuto scuotere le fondamenta della sicurezza in Europa e oltre».

«Il coraggioso popolo ucraino continua a combattere, indomito nella sua determinazione a difendere la propria libertà e il proprio futuro. La Nato è più forte, più grande e più unita che mai. E la coalizione globale senza precedenti di 50 nazioni a sostegno dell'Ucraina, guidata dagli Stati Uniti, rimane impegnata a fornire assistenza fondamentale all'Ucraina e a ritenere la Russia responsabile della sua aggressione», aggiunge Biden.

14:00
14:00
Mosca: «Illegali le nuove sanzioni dell'UE, risponderemo»

«L'Unione europea continua i suoi inutili tentativi di esercitare pressioni sulla Russia attraverso misure restrittive unilaterali: riteniamo che siano illegali» e «risponderemo» ampliando «l'elenco dei rappresentati europei a cui è vietato l'ingresso nella Federazione russa». Lo sottolinea il ministero degli Esteri russo dopo la decisione dell'Unione europea di varare il 13esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca.

«In risposta a queste azioni ostili, la parte russa ha notevolmente ampliato l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri Ue cui è vietato l'ingresso nel territorio del nostro Stato».

«Qualsiasi azione ostile da parte dei Paesi occidentali continuerà a ricevere una risposta tempestiva e adeguata», aggiunge il ministero degli Esteri russo, sottolineando che la «stop list» della risposta alle sanzioni europee «comprende anche rappresentanti del Consiglio d'Europa, membri delle assemblee legislative dei Paesi dell'Unione europea, membri dell'Assemblea Parlamentare dell'Osce e dell'Apce, che rilasciano sistematicamente dichiarazioni aggressive contro la Russia».

13:56
13:56
Biden ufficializza le 500 nuove sanzioni contro la Russia

«Oggi annuncio più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la sua guerra di conquista contro l'Ucraina e per la morte di Navalny, un coraggioso attivista anti-corruzione e il più accanito leader dell'opposizione di Putin». Lo afferma il presidente americano Joe Biden, in una nota della Casa Bianca.

«Queste sanzioni prenderanno di mira individui collegati alla detenzione di Navalny, il settore finanziario russo, la base industriale della difesa, le reti di approvvigionamento e gli evasori delle sanzioni in più continenti. Faranno sì che Putin paghi un prezzo ancora più alto per la sua aggressione all'estero e la repressione in patria».

«Stiamo inoltre imponendo nuove restrizioni all'esportazione a quasi 100 entità per aver fornito supporto illegale alla macchina da guerra russa. Stiamo agendo per ridurre ulteriormente le entrate energetiche della Russia. E ho incaricato il mio team di rafforzare il sostegno alla società civile, ai media indipendenti e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo», ha detto ancora il presidente.

13:26
13:26
«Se Putin non paga per la distruzione che sta provocando, andrà avanti»

«Se Putin non paga il prezzo della morte e della distruzione che sta provocando, andrà avanti». Lo sottolinea il presidente americano Joe Biden nel giorno in cui gli Stati Uniti annunciano una nuova serie di sanzioni su oltre 500 obiettivi russi in risposta alla morte di Alexei Navalny.

12:03
12:03
Putin: «L'intelligenza artificiale sarà il nuovo fronte nel settore militare»

Negli ultimi anni la Russia ha aumentato «di diverse volte» la produzione di vari tipi di armamenti, tra cui droni e carri armati e il prossimo passo sarà «l'introduzione delle tecnologie dell'intelligenza artificiale nel settore militare». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso alla nazione in occasione della giornata del Difensore della Patria, dedicata alle forze armate.

Mosca, ha sottolineato Putin, ha ampiamente aumentato la produzione in particolare di «armi per bombardamenti ad alta precisione, velivoli senza pilota di vari tipi, carri armati, veicoli blindati, artiglieria, così come di sistemi di difesa aerea e apparecchiature per le comunicazioni e la ricognizione». «Ora - ha aggiunto - è la volta dello sviluppo e la produzione in serie di promettenti prototipi e dell'introduzione delle tecnologie dell'intelligenza artificiale nel settore militare».

Secondo il presidente russo, «ci sono molte sfide allarmanti e rischi nel mondo moderno», ma l'efficacia delle forze armate di Mosca «garantisce la sicurezza della Russia e il suo sviluppo libero e sovrano». Facendo tesoro delle sue «esperienze reali di combattimento», ha concluso Putin, la Russia continuerà a «rafforzare le sue forze armate in ogni modo possibile».

11:16
11:16
Zelensky: «Lanceremo una nuova controffensiva»

«La difesa dell'Ucraina è il compito numero uno. Continueremo con i successi nel Mar Nero. Non entrerò nei dettagli, ma stiamo preparando alcune sorprese per la Russia. Il sud è importante. La difesa dell'est, dove i russi hanno più di 200mila soldati, è molto importante. Naturalmente prepareremo una nuova controffensiva, nuove operazioni. Non rimarremo fermi. Dipende da molte cose». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista con Fox news.

10:53
10:53
Adottato il tredicesimo pacchetto di sanzioni UE contro la Russia

«Il Consiglio UE ha adottato oggi - in vista del secondo anno dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia - un tredicesimo pacchetto di misure restrittive nei confronti del regime di Putin, di coloro che sono responsabili di perpetuare la sua guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata e di coloro che la sostengono in modo significativo». Lo comunica il Consiglio in una nota.

«Il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di altre 106 persone e 88 entità responsabili di azioni che minacciano o compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina», si legge ancora.

«I nuovi elenchi concordati oggi riguardano principalmente i settori militare e della difesa e le persone associate, comprese quelle coinvolte nelle forniture di armamenti della Corea del Nord alla Russia, nonché membri del sistema giudiziario, politici locali e persone responsabili della deportazione illegale e della rieducazione militare dei bambini ucraini: complessivamente, le misure restrittive dell'UE nei confronti di azioni che minacciano o compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina si applicano ora a oltre 2.000 persone ed entità».

«Le persone designate sono soggette al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell'UE è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'UE».

10:37
10:37
L'appello di Yashin: «Fate liberare Kara-Murza»

L'oppositore russo Ilya Yashin, in carcere per scontare una condanna a 8 anni e mezzo di reclusione, ha lanciato un appello «alla leadership dell'Onu, al presidente degli Stati Uniti e ai leader dei Paesi Ue» perché «usino tutti gli strumenti diplomatici per ottenere il rapido rilascio di Vladimir Kara-Murza», un altro dissidente, condannato a 25 anni di prigione.

Dopo la morte di Alexei Navalny, afferma Yashin in un messaggio sul suo canale Telegram, «la minaccia alla vita di Kara-Murza non è soltanto reale, ma altissima».

Nei giorni scorsi Yashin ha accusato Vladimir Putin di avere fatto uccidere Navalny, e Kara-Murza ha affermato che il presidente russo è «personalmente responsabile» della morte dell'oppositore.

«Dopo l'omicidio di Navalny, è diventato chiaro che la vita di ogni detenuto politico russo è minacciata. Ma la situazione di Kara-Murza è particolarmente allarmante», scrive Yashin. Questo, aggiunge, perché «il sistema carcerario è stato totalmente spietato nei confronti di entrambi» e «Putin ha cercato in precedenza di ucciderli tutti e due», quando «Navalny e Kara-Murza sono sopravvissuti a tentativi di omicidio organizzati dai servizi speciali».

«Vladimir Kara-Murza deve essere salvato», afferma Yashin, rivolgendosi alla comunità internazionale perché interceda per la sua liberazione.

10:32
10:32
Distrutta la stazione di Starlink usata dai russi al fronte

Forze d'assalto ucraine hanno distrutto la stazione di comunicazione satellitare Starlink della SpaceX di Elon Musk scoperta nelle postazioni delle truppe russe vicino al fronte. Lo riporta il Kyiv Post citando le forze d'assalto ucraine che hanno postato su Telegram il filmato di un drone vicino al terminale e l'esplosione che lo ha distrutto.

Gli operatori dei droni da ricognizione della 71esima brigata hanno detto di aver identificato il modem che sospettavano potesse essere stato «rubato o introdotto di nascosto: i russi non hanno più Starlink. Almeno, non nel raggio d'azione della nostra brigata», hanno affermato su Telegram.

08:12
08:12
A due anni dall'inizio della guerra Putin omaggia gli «eroi russi»

In un video messaggio diffuso dalla presidenza russa, Vladimir Putin si è congratulato con gli «autentici eroi del popolo» che combattono in Ucraina, alla vigilia del secondo anniversario del conflitto.

«In questi anni, i complessi militari e industriali hanno moltiplicato sia la produzione di armi che le forniture alle truppe», ha detto il capo del Cremlino.

08:06
08:06
Tre morti in un attacco russo nella notte a Odessa e Dnipro

Droni e missili russi hanno colpito nella notte la città occidentale di Odessa e Dnipro, in Ucraina orientale, provocando tre morti e diversi feriti. Lo hanno riferito le Forze di difesa di Kiev su Telegram, come riporta Ukrinform.

06:20
06:20
Il punto alle 6.00

L'amministrazione Biden imporrà oggi una nuova serie di sanzioni su oltre 500 obiettivi in risposta alla morte del leader dell'opposizione russa Alexey Navalny e alla vigilia del secondo anniversario della guerra della Russia in Ucraina: lo riferisce la CNN citando un dirigente del Tesoro.

Si tratterà della più importante tranche di sanzioni americane dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, secondo una fonte del dipartimento del tesoro USA, che emetterà le misure insieme al dipartimento di stato. Molti degli obiettivi, secondo la fonte, sono legati al sostegno della macchina da guerra di Putin.

Inoltre, le sanzioni USA contro i 500 obiettivi russi attese per oggi includeranno anche i dirigenti del carcere dove è morto Alexiei Navalny. Lo scrive il Wall Street Journal.

Dal FMI 880 milioni all'Ucraina

Il Fondo monetario internazionale erogherà 880 milioni di dollari all'Ucraina nella terza fase di un pacchetto di aiuti da 15,6 miliardi di dollari approvato lo scorso anno mentre Kiev combatte l'invasione russa. Lo stanziamento, annunciato quasi due anni esatti dopo che l'invasione russa, deve ancora essere approvato dal comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale.

«I risultati del programma sono stati ottimi nonostante le sfide della guerra», ha detto Gavin Gray, capo di un team del Fmi che ha incontrato recentemente i funzionari ucraini a Varsavia. Il team ha valutato gli obiettivi fissati un anno fa, quando è stato approvato il pacchetto quadriennale di aiuti. «Le autorità hanno soddisfatto tutti i criteri quantitativi di prestazione tranne uno - una piccola perdita di entrate fiscali a causa dei blocchi alle frontiere - e tutti e quattro i parametri strutturali previsti per la revisione», ha affermato Gray.

Il gruppo del FMI ha affermato che l'Ucraina avrà bisogno di 486 miliardi di dollari per ricostruirsi dalla guerra.