Il caso

Cavi danneggiati nel Mar Baltico: spunta una misteriosa nave cinese

Le autorità svedesi e finlandesi dichiarano di aver identificato un'imbarcazione del Dragone ancorata a nord-est della Danimarca, nelle vicinanze del luogo in cui si sono verificati i presunti sabotaggi della scorsa settimana
© EPA/MIKKEL BERG PEDERSEN DENMARK OUT
Red. Online
26.11.2024 09:30

Il mistero dei cavi sabotati nel Mar Baltico si arricchisce di nuovi dettagli. Nelle scorse ore, le autorità svedesi e finlandesi hanno dichiarato di aver identificato una nave cinese ancorata a nord-est della Danimarca come «potenzialmente collegata» agli incidenti della scorsa settimana. 

Tra domenica 17 novembre e lunedì 18 novembre, sono stati infatti danneggiati due cavi sottomarini in fibra ottica per le comunicazioni. Uno di questi, lungo 218 chilometri, collegava la Lituania all'isola svedese di Öland. L'altro, di 1.200 chilometri, Helsinki al porto tedesco di Rostock. Una coincidenza curiosa, che oltre a ricordare quanto accaduto nel settembre del 2022 al Nord Stream, ha subito sollevato domande e perplessità. Una, in particolare: si è trattato di un sabotaggio? 

Le autorità dei Paesi coinvolti vogliono andare fino in fondo. E, come detto, dalle indagini condotte negli scorsi giorni emerge una misteriosa nave cinese. Si tratta della nave portarinfuse cinese Yi Peng 3, identificata nelle vicinanze dei due cavi che collegano le nazioni nordiche con la Germanie e la Lituania. La polizia svedese e quella finlandese, ora, indagano sull'accaduto parlando di «atti deliberati».

Nello specifico, mercoledì, l'esercito danese ha confermato di stare monitorando l'imbarcazione, lunga 225 metri. Nell'area, erano presenti anche una nave della guardia costiera svedese e una nave di pattuglia del governo tedesco. La prima, fa sapere Bloomberg, ha sorvegliato le acque attorno a Yi Peng 3, raccogliendo informazioni utili per un'indagine penale sui danni al cavo, di cui la nave cinese è ora finita sul «registro degli indagati». 

«Stiamo svolgendo ricerche per conto del procuratore e della polizia svedese», ha dichiarato Mattias Lindholm della guardia costiera svedese. «Stiamo seguendo i movimenti di questa nave, e dove potrebbe andare una volta che dovesse spostarsi da queste acque». Nell'area è presente anche una pattuglia della guardia di frontiera finlandese Turva, che sta collaborando alle indagini. Secondo quanto dichiarato dal sovraintendente detective Risto Lohi del National Bureau of Investigation della Finlandia, «la nave cinese è naturalmente di interesse per le autorità». Ancora, insomma, non è chiaro quale fosse lo scopo di quell'imbarcazione, ma la sua vicinanza al luogo dell'«incidente» non è passata inosservata. 

Per i Paesi coinvolti, come dichiarato dal primo momento, i fatti devono essere indagati come presunto «sabotaggio». Dal canto suo, la Cina ha reagito, dichiarando che le sue navi «rispettano rigorosamente le leggi e i regolamenti». Nel frattempo, nelle acque del Baltico, è arrivata anche la Cable Vigilance: una nave incaricata dalla finlandese Cinia Oy di riparare il collegamento in fibra ottica ad alta velocità tra Helsinki e Rostock.