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Il recupero è avvenuto con un'operazione congiunta tra lo Shin Bet e l'esercito israeliano, fa sapere l'IDF – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:30
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Raid aereo israeliano su Jenin in Cisgiordania
Israele ha compiuto un raid aereo a Jenin, nel nord della Cisgiordania: lo fanno sapere le forze armate israeliane (IDF), citate da Haaretz. Secondo fonti sanitarie palestinesi, l'attacco ha causato un morto e due feriti. La persona uccisa sarebbe Islam Hamaisi, un membro del gruppo militante Brigate Jenin ricercato dagli israeliani, affermano fonti locali citate dal quotidiano.
17:55
17:55
«Trovati i corpi di tre ostaggi israeliani a Gaza»
L'IDF ha trovato i corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza: sono stati uccisi il 7 ottobre dopo essere fuggiti dal Nova Festival e i loro cadaveri portati nella Striscia. Lo ha detto in una dichiarazione speciale ai media il portavoce militare israeliano Daniel Hagari.
Il recupero è avvenuto con un'operazione congiunta tra lo Shin Bet e l'esercito.
Secondo Hagari si tratta di Amit Buskila (28 anni), di Shani Louk (23 anni) e Itzhak Galarenter (56). Tutti e tre erano al Festival musicale di Nova attaccato da Hamas, ma erano riusciti a fuggire rifugiandosi nel kibbutz di Mefalsim a ridosso dall'enclave palestinese dove però erano stati raggiunti dai miliziani e - ha detto Hagari - «uccisi in maniera atroce».
I corpi sono stati recuperati nella Striscia e portati in Israele per il riconoscimento
17:02
17:02
Consegnati i primi aiuti a Gaza tramite il molo USA
È stato consegnato il primo carico marittimo di aiuti umanitari britannici destinati alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza tramite il molo flottante USA di recente costruzione. È quanto si legge in una nota diffusa dal Foreign Office secondo cui si tratta di una tranche iniziale di forniture di prima necessità, comprendente 8500 kit di copertura per gli sfollati costretti a vivere accampati, partita dall'isola di Cipro.
Nelle prossime settimane giungeranno a destinazione altri aiuti, incluse 900 tende e 9200 kit igienici e sanitari. «Sono in arrivo nuove forniture ma la via marittima non è l'unica risposta - ha dichiarato il premier britannico Rishi Sunak - Devono essere aperte più vie terrestri, compreso il valico di Rafah, per garantire molti più aiuti ai civili che ne hanno un disperato bisogno». Mentre il ministro degli Esteri David Cameron ha ribadito la richiesta a Israele di garantire l'arrivo in sicurezza degli aiuti.
15:36
15:36
«Scontri feroci nei vicoli di Jabalya»
Le forze israeliane hanno combattuto oggi i membri di Hamas negli stretti vicoli di Jabalya, nel nord di Gaza, in alcuni degli scontri più feroci da quando sono tornati nell'area una settimana fa. Lo riporta Reuters sul suo sito.
I residenti hanno raccontato che i mezzi corazzati israeliani si sono spinti fino al mercato nel cuore di Jabalya, il più grande degli otto storici campi profughi di Gaza, e che i bulldozer stavano demolendo case e negozi lungo il percorso dell'avanzata.
15:24
15:24
«Circa 75 i razzi lanciati dal Libano»
È stata di circa 75 razzi la raffica lanciata nell'ultima ora dal Libano verso il nord di Israele. Lo fatto sapere il portavoce militare secondo decine di questi sono stati intercettati dal sistema dell'Iron Dome.
14:11
14:11
«A Jabalya uccisi in scontri più di 60 terroristi»
Sono stati in questi giorni «più di 60 i terroristi uccisi» in «scontri ravvicinati e molto intensi» dalla 7/a Brigata israeliana a Jabalya nel nord della Striscia. Brigata che «sta combattendo nel centro della città».
Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati hanno scoperto un «deposito d'armi localizzato a pochi metri da un rifugio».
Nel deposito - ha spiegato - sono state trovate «decine di razzi a lunga gittata pronti all'uso, e decine di parti di razzi, esplosivi e altre armi». Nel corso di quella operazione - ha aggiunto - «sono stati arrestati 20 terroristi».
12:19
12:19
Emergenza rifiuti a Gaza
A Gaza esiste anche l'emergenza rifiuti. A causa dei bombardamenti che hanno distrutto le infrastrutture di gestione dei rifiuti solidi, la carenza di carburante e l'impossibilità di accesso i rifiuti si accumulano senza che nessuno li possa rimuovere.
Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo stima che almeno 270.000 tonnellate di rifiuti si siano accumulate nelle discariche temporanee recentemente istituite dai comuni in prossimità di aree residenziali. Montagne di rifiuti che aumentando i rischi per la salute e l'ambiente.
Secondo l'Onu ciò deriva anche dalla "mancanza di opzioni praticabili", tra cui l'inaccessibilità della discarica di Johr ad Deek nella parte orientale di Gaza City e della discarica di Al Fukhari a est di Khan Younis. I rifiuti sarebbero dunque così distribuiti: 170.000 tonnellate nel sud e 100.000 tonnellate nel nord di Gaza.
Le agenzie umanitarie temono che l'aumento delle temperature aggraverà l'impatto negativo dell'accumulo di rifiuti solidi generando insetti e attirando la fauna selvatica. "Se la questione dei rifiuti solidi, compresi i rifiuti sanitari, non viene adeguatamente affrontata e risolta, aggraverà la sofferenza dei palestinesi nella Striscia di Gaza. e avrà un grave impatto sulla salute pubblica, in particolare a causa dell'accesso limitato ai servizi sanitari.
Inoltre, contamineranno i terreni agricoli e le falde acquifere poiché gli inquinanti penetrano nel suolo", hanno avvertito gli esperti del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
11:58
11:58
La lettera a Israele: «L'operazione a Rafah una catastrofe per i civili»
Israele ha diritto a «esercitare il proprio diritto alla difesa» ma «deve rispettare il diritto internazionale» e l'operazione su larga scala a Rafah «avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile».
In una lettera al ministro degli esteri israeliano Israel Katz, i titolari degli esteri d'Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, coordinati dall'italiano Antonio Tajani per la presidenza del G7, ribadiscono «l'opposizione a un'operazione militare su larga scala a Rafah» e «la richiesta di un piano credibile per proteggere» i civili.
La lettera comincia ribadendo «con forza il nostro sdegno per il brutale attacco terroristico condotto da Hamas e da altri gruppi terroristici contro Israele, il 7 ottobre» e con la richiesta a Hamas di «rilasciare tutti gli ostaggi immediatamente e senza condizioni». «Continueremo a lavorare per negare ad Hamas la capacità di compiere ulteriori atrocità», scrivono i ministri degli esteri dei 13 Paesi, la maggior parte del G7 e dell'Ue.
Ma, affermano, che «nell'esercitare il proprio diritto alla difesa, Israele deve rispettare pienamente il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale. Vi scriviamo alla luce della devastante e crescente crisi umanitaria in tutta Gaza e desideriamo chiedere al Governo di Israele un'azione urgente per affrontarla».
«Ribadiamo - sostengono i ministri degli Esteri - la nostra opposizione a un'operazione militare su larga scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile. Ribadiamo la nostra richiesta di un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile e rispondere alle sue esigenze umanitarie».
I fimatari esortano il governo di Israele «a consentire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi pertinenti, compreso quello di Rafah».
Pur prendendo atto «della decisione del governo di Israele su un elenco completo di misure», i 13 Paesi chiedono «ulteriori passi», a partire dalle azioni per proteggere i lavoratori delle organizzazioni umanitarie e i giornalisti. Bisogna, sostengono, «lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per evitare ulteriori vittime, per consentire a più aiuti di raggiungere la popolazione di Gaza e per permettere la ricostruzione del sistema sanitario».
Tra le richieste, oltre al ripristino di tutti i servizi idrici, elettrici e di rete, serve «facilitare le operazioni umanitarie a Gaza» e «garantire la sicurezza del personale umanitario e lo svolgimento sicuro e regolare delle operazioni, anche da parte dell'Unrwa».
«Fin dall'inizio della crisi - affermano i ministri degli esteri dei 13 Paesi - siamo stati collettivamente tra i maggiori fornitori di assistenza alla popolazione civile colpita a Gaza. In stretto coordinamento con le Nazioni Unite, in particolare con la coordinatrice senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione a Gaza, Sigrid Kaag, e con i partner regionali, siamo pronti a continuare a impegnarci con il governo di Israele in questi compiti chiave».
09:14
09:14
Arrivati i primi aiuti attraverso il molo temporaneo
L'esercito americano ha annunciato che le consegne di aiuti umanitari a Gaza sono iniziate oggi attraverso un molo temporaneo con l'obiettivo di incrementare l'assistenza di emergenza al territorio palestinese devastato dalla guerra.
«Oggi intorno alle 9:00 del mattino (le 8:00 in Svizzera), i camion che trasportavano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare attraverso un molo temporaneo a Gaza», ha affermato in un comunicato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che nessun soldato americano è sceso a terra.
08:30
08:30
Spari vicino all'Ambasciata israeliana di Stoccolma
La polizia svedese ha arrestato diverse persone ed ha isolato una vasta area del centro di Stoccolma in seguito a sospetti spari nella zona dell'Ambasciata israeliana: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.
Gli spari sono stati uditi da una pattuglia che ha lanciato l'allarme. La zona chiusa al pubblico include l'Ambasciata israeliana. Le autorità hanno aperto un'inchiesta.
07:22
07:22
Chiesta la sospensione «immediata» di Israele dalla FIFA
La federazione calcistica palestinese ha chiesto la sospensione «immediata» di Israele dalla FIFA, l'organo di governo mondiale del calcio. «La palla è nel tuo campo», ha detto il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub al presidente della FIFA Gianni Infantino durante la riunione di Bangkok.
L'organizzazione ha deciso di affidare una consulenza legale in merito alla richiesta palestinese, ha riferito dal canto suo Infantino, durante l'assise di Bangkok, aggiungendo che la FIFA terrà una sessione straordinaria del suo consiglio direttivo prima del 20 luglio per esaminare l'analisi giuridica e decidere come procedere. La Federcalcio israeliana, nel frattempo, ha definito la richiesta palestinese un «tentativo cinico» di «danneggiare il calcio israeliano».
06:14
06:14
IL PUNTO ALLE 6
Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha ribadito al ministro della difesa israeliano Yoav Gallant la «necessità di aumentare l'assistenza umanitaria ai palestinesi a Gaza, anche attraverso i valichi di Kerem Shalom e Rafah». Lo comunica il ministero della difesa americano, riferendo della conversazione telefonica fra Austin e Gallant. Il capo del pentagono ha ribadito la necessità di «assicurare la tutela dei civili e il flusso ininterrotto di aiuti prima di ogni potenziale operazione a Gaza».
Intanto, quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite dopo che un aereo israeliano ha bombardato una scuola che ospitava sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale palestinese Wafa, sottolineando che «l'attacco all'alba alla scuola al-Jaouni ha fatto seguito a una serie di attacchi aerei e di artiglieria notturni da parte delle forze israeliane su case residenziali e rifugi da nord a sud di Gaza».