Guerra

«C'è un drone ucraino per ogni cinque, sette droni russi»

Rispetto a un anno fa la situazione sul campo, in Ucraina, sembrerebbe essersi rovesciata: il timore di Kiev, ora, è che la Russia passi di nuovo all'attacco
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Red. Online
14.12.2023 10:30

Poco più di un anno fa, l'esercito ucraino liberava Kherson. Volodymyr Zelensky, fiducioso, disse che la liberazione degli altri territori occupati sarebbe stata solo una questione di tempo. Di più, il presidente parlò addirittura di «inizio della fine della guerra». Le speranze, quelle speranze, non si sono ancora avverate. Non solo: la controffensiva di Kiev non ha sortito gli effetti sperati, la guerra si è di nuovo impantanata e, soprattutto, i russi si preparano a lanciare un'offensiva per riconquistare la linea del fronte. Le coordinate, insomma, sembrano diverse rispetto alla fine del 2022.

«I russi hanno probabilmente lanciato operazioni offensive su diverse sezioni del fronte» si legge, al riguardo, nell'ultimo rapporto sulla situazione in Ucraina dell'Institute for the Study of War (ISW). Evidentemente, molto ha a che fare con la decisione di Vladimir Putin di ricandidarsi per un quinto mandato presidenziale: il Cremlino vuole vittorie, anche piccole, da poter mostrare all'elettorato. Indipendentemente dal freddo, dalla famigerata raspoutitsa, la fanghiglia ucraina, e dalle difficoltà oggettive incontrate finora da Mosca al fronte.

Le truppe ucraine, secondo gli analisti, hanno digerito a fatica l'esito, scarso, della controffensiva. Ora, devono tornare a concentrarsi sul rafforzamento delle posizioni difensive. I russi, invece, nelle ultime settimane hanno utilizzato la tattica dell'onda umana. Ovunque e dovunque. Da Kupiansk a Zaporizhzhia passando per Avdiivka. Con guadagni sul terreno, invero, minimi. Ma il fatto che la guerra ristagni, lo aveva detto anche l'esperto Mauro Gilli al Corriere del Ticino, non è necessariamente una buona notizia per Kiev. Anzi. E il motivo è presto spiegato: la produzione di munizioni, in Russia, è di gran lunga superiore a quella occidentale. «Negli ultimi mesi, la Russia ha usato i suoi missili con parsimonia e dovrebbe aver nuovamente accumulato una scorta decente» ha dichiarato a tal proposito l'esperto militare olandese Frederik Mertens alla rivista americana Newsweek.

Un discorso, quello dei missili, che vale anche, se non soprattutto, per i droni. «Nelle sezioni principali del fronte, questo è ciò che ci è stato detto: c'è un drone ucraino per ogni cinque o sette droni russi» ha spiegato Yuriy Fedorenko, comandante ucraino della compagnia Achilles, in un'intervista al canale televisivo ucraino Suspilne. Kiev, è vero, grazie alle armi occidentali è decisamente più precisa nei suoi attacchi. Ma non basta. Di qui l'invito di Zelensky rivolto al suo esercito. Un invito a essere «efficace al 100% nonostante tutte le difficoltà, nonostante la stanchezza». Di sicuro, l'ottimismo di fine 2022 sta facendo spazio a un realismo misto a frustrazione.

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