C'è Vladimir Putin dietro ai disturbi dei segnali GPS nei cieli europei?
Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, lo spazio aereo europeo è stato caratterizzato da non pochi disturbi. Parliamo dei segnali GPS, quelli provenienti dai satelliti per intenderci. Segnali ripetutamente interrotti. Ora, come riferisce il portale nau.ch, è stato avanzato il (forte) sospetto che, dietro a queste interruzioni, si celerebbe il Cremlino. La Russia, già. O meglio Vladimir Putin.
Le interruzioni, leggiamo, si sono verificate e continuano a verificarsi nei pressi dell'exclave russa di Kaliningrad. A essere colpiti, fra l'altro, non sono solo gli aerei militari ma anche quelli civili. Low cost comprese. Secondo il Sun, negli ultimi otto mesi circa sono stati attaccati 2.309 voli di Ryanair. Ma anche altre compagnie sono state interessate dai disturbi: Wizz Air ha segnalato problemi con la navigazione satellitare nella regione baltica per un totale di 1.368 voli. All'elenco bisogna aggiungere British Airways (82 voli), easyJet (4) e TUI (7). Pure un velivolo governativo britannico sarebbe stato colpito.
Le interferenze a livello di GPS possono essere di due tipi, spiega nau.ch: jamming e spoofing. Nel primo caso, come aveva scritto Fanpage, i jammer per GPS emettono segnali radio ad alta potenza con frequenze sovrapponibili a quelle dei sistemi che acquisiscono i segnali satellitari. Sistemi che, proprio per questo motivo, possono «confondersi» e andare incontro a interruzioni. Nel secondo caso, invece, il segnale GPS non viene interrotto ma «catturato elettronicamente e spostato in una posizione diversa». «Le continue interruzioni del sistema globale di navigazione satellitare sono molto probabilmente di origine russa» ha detto alla Bild un portavoce del Ministero della Difesa tedesco. «Si basano su interferenze nello spettro elettromagnetico». Un portavoce di Lufthansa, dal canto suo, ha affermato che lo spoofing «è una grave interferenza con la sicurezza dell’aviazione civile e una minaccia per il funzionamento sicuro degli aerei civili».
I disturbi e le interruzioni dei segnali GPS, in ogni caso, non riguardano solo i cieli. Media danesi e svedesi, conclude nau.ch, hanno riferito di problemi anche a livello di navigazione nel Baltico. Doreen Thoma dell’Agenzia marittima e idrografica tedesca, ha spiegato che, «in caso di interruzione i naviganti devono ricorrere ad altre opzioni di navigazione come radar mappa e bussola». Quanto agli aerei, fortunatamente se il sistema GPS fallisce gli aerei possono comunque fare affidamento su altri dispositivi.
Detto ciò, rimane da capire come mai la Russia prenda di mira i sistemi GPS occidentali. Secondo alcuni esperti, il Cremlino starebbe conducendo alcuni test da riproporre a livello di guerra elettronica in Ucraina. Kaliningrad, in questo senso, da sempre è (anche) un laboratorio di sperimentazione.