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In centomila in Piazza per papa Francesco, chiusura della Basilica protratta oltre la mezzanotte

Tra commozione e applausi: una marea di fedeli – La cerimonia di traslazione della salma è terminata con la preghiera alla Madonna: il Salve Regina
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In centomila in Piazza per papa Francesco, chiusura della Basilica protratta oltre la mezzanotte
Red. Online
23.04.2025 09:31
21:47
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La chiusura della Basilica verrà protratta oltre la mezzanotte

Parte da metà di via della Conciliazione la fila di fedeli e pellegrini in coda questa sera per dare l’ultimo omaggio a Papa Francesco: l’accesso in Basilica, previsto in un primo momento fino a mezzanotte, verrà protratto oltre quell’orario. Le forze dell’ordine garantiscono l’ingresso al momento senza indicazioni sull’orario di chiusura. Previste almeno quattro ore di attesa.

19:35
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Il tragitto che percorrerà il feretro sarà «attentamente monitorato»

Sarà «attentamente monitorato» il tragitto che percorrerà il feretro di papa Francesco sabato, al termine del funerale, per raggiungere Santa Maria Maggiore dove sarà tumulato. L'itinerario che sarà percorso dal corteo funebre è di circa sei chilometri. Allo studio più di un itinerario. Il più breve prevede il passaggio da corso Vittorio, piazza Venezia, via Nazionale per poi raggiungere la basilica di Santa Maria Maggiore.

18:44
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Per i bookmaker è Parolin-Tagle, e spunta il Fantapapa

Per i bookmaker non c'è storia, il prossimo Papa sarà uno tra il cardinale italiano Pietro Parolin e quello filippino Luis Antonio Tagle. Con la morte di Bergoglio, infatti, è partita l'inevitabile rincorsa al totoPapa che, per la prima volta, coinvolge anche l'intelligenza artificiale, il cui pronostico - per il momento - è comunque affine a quello umano.

E, con l'approssimarsi della data del Conclave, le agenzie di scommesse sono al lavoro per promuovere le quote più accattivanti, pronte ad aggiornamenti last minute su eventuali defezioni o inaspettati scatti in avanti dei cosiddetti 'papabili'.

Stando alle quote delle agenzie britanniche, da sempre le più attive e fantasiose sul fronte delle scommesse extra-sportive, Parolin - attuale segretario di Stato vaticano -, ha il 35% di possibilità di salire al soglio pontificio, mentre il filippino Tagle - pro-prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione - è al 25%. Si tratta comunque di valutazioni in continua evoluzione e con scarti relativamente ravvicinati.

Ai primi posti vengono quotati anche l'ungherese Peter Erdo, il portoghese Jose Tolentino, altri due italiani (Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa) e gli africani Fridolin Ambongo Besungu, Peter Turkson e Robert Sarah. Qualche agenzia del Regno non esclude neppure due ultraottantenni che non parteciperanno al Conclave ma sono comunque sulla carta eleggibili come l'italiano Angelo Scola, ex arcivescovo di Milano, e il canadese Marc Ouellet.

Scommesse a parte, le speculazioni sull'elezione del nuovo Pontefice hanno dato vita anche alla prima edizione del 'Fantapapa', gioco online che riprende le caratteristiche dell'ormai celebre 'Fantasanremo'. Sono migliaia gli utenti che si sono già iscritti sulla piattaforma dove c'è la possibilità non solo di schierare la propria 'formazione' dei candidati Papi, ma anche di scommettere su tantissime altre opzioni, come quale nome sceglierà, quale sarà la sua prima parola all'annuncio o in che giorno della settimana sarà eletto.

18:43
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Trump vorrebbe un Papa a lui più favorevole

Donald Trump non ha tardato a mettere da parte gli altri impegni in agenda e ad annunciare che sabato prossimo sarà ai funerali di papa Francesco in Vaticano. Il suo vice presidente JD Vance è stato addirittura tra le ultime personalità a incontrare il Pontefice prima del decesso.

«Melania e io andremo al funerale di Papa Francesco, a Roma. Non vediamo l'ora di esserci!», ha scritto enfaticamente il presidente Usa sul suo social Truth. E tra gli altri leader mondiali che saranno presenti per l'occasione in Piazza San Pietro, Trump non poteva far mancare la sua partecipazione, per due motivi principali: da una parte, l'appoggio di massa avuto per la sua rielezione dalla base cattolica americana. Dall'altra per una visione di prospettiva: far sentire la sua 'attenzione' di leader della super-potenza Usa a chi dovrà eleggere, fra poco, il successore di Bergoglio. Tenendo presente che gli Stati Uniti possono contare su 10 cardinali elettori, anche se posizionati su schieramenti non omogenei.

Non è un segreto che il pontificato di Francesco sia stato una sorta di spina nel fianco per la linea dell'amministrazione Trump. Le critiche, anche pesanti, sono fioccate dal Papa argentino: a partire dalla considerazione che un leader che vuole erigere muri contro i migranti «non è cristiano», anzi, è «contro la vita», anche se quest'ultimo giudizio di Francesco non ha risparmiato la candidata democratica ed ex vice presidente Kamala Harris per le sue aperture pro-aborto.

Un Pontefice 'globalista', anti-occidentale e paladino del Sud del mondo e dei poveri di ogni continente come Bergoglio non è mai andato a genio al nazionalista e ultra-nazionalista Trump, che ora amerebbe un cambio di fronte a lui più favorevole anche in Vaticano. La lettera dello scorso febbraio ai vescovi degli Stati Uniti, in cui il Papa diceva che «deportare le persone lede la dignità di intere famiglie» e invitava a costruire ponti non «muri di ignominia», ha lasciato il segno, aprendo uno scontro alla luce del sole. E sia per il buon andamento interno, sia per scongiurare frizioni internazionali, il tycoon preferirebbe evitare in futuro altri 'incidenti' di questo genere.

Anche il suo sodale Elon Musk sarà in Vaticano per l'ultimo saluto a Francesco, ma il suo lavoro al fianco di Trump va verso la scadenza: è difficile pensare per il Conclave a interventi plateali come quelli a favore dell'Afd in Germania e in genere delle formazioni di ultra-destra in Europa. Ma una pressione sotterranea dell'entourage di Trump per far salire al soglio di Pietro un candidato gradito è già nei fatti, anche tramite l'arcipelago mediatico presidiato dal cattolicesimo americano più conservatore.

«C'è un tentativo anche più ampio, un progetto più a lungo termine: quello che stanno costruendo guarda fino al prossimo secolo», dice all'ANSA lo storico del cristianesimo Massimo Faggioli, docente alla Villanova University, in Pennsylvania, recente autore di 'Da Dio a Trump'. «E' un progetto politico, anche intellettuale, di ricostruire un cattolicesimo 'all'americana' - spiega -. Potrà avere un'influenza sul Conclave, ma rappresenta un potere, di tipo finanziario, intellettuale, formativo, che può andare anche al di là del papato. Così come è stato già con Bergoglio, e per Trump ha funzionato benissimo». E' un progetto «nato 40 anni fa in forma moderata con il movimento neo-conservatore - prosegue Faggioli -. Negli anni 2000, dopo l'11 settembre, si è radicalizzato. Poi è esploso con papa Francesco, un Pontefice che portava avanti una posizione opposta».

Ora per avere un Papa 'gradito' in Vaticano, quest'area guarda al cardinale di New York Timothy Dolan, i cui numeri negli ultimi tempi sono in salita. Meno in sintonia con la linea Trump sono il cardinale di Chicago Blase Joseph Cupich e quello di Newark Joseph William Tobin, le cui voci si sono levate fermamente contro le deportazioni di migranti. Gli spazi per trattative con altri fronti conservatori del Sacro Collegio, però, ci sono, anche in favore di candidati non statunitensi. E molto si giocherà anche nelle 'cordate' da costruire in sede di Congregazioni pre-Conclave.

La situazione, comunque, è in divenire, e non è certo detto che il tentativo vada in porto. «Fino al dicembre scorso - osserva Faggioli - chi era cattolico e trumpiano poteva convincere anche altri che Trump fosse positivo per la Chiesa: 'è contro il gender, è contro l'aborto, insomma è dei nostri'». «Adesso le cose sono cambiate, e dopo gli espatri di migranti, dopo i tagli alla cooperazione, tutto è molto più difficile - conclude -. Occorrerà vedere quanto i cardinali avranno il coraggio per far passare quella linea come accettabile».

18:21
18:21
Il Papa e quel sogno di fare un viaggio a Gaza

Il Papa voleva andare a Gaza. La telefonata quotidiana alla parrocchia della Sacra Famiglia non era sufficiente, per Francesco, ad esprimere tutta la sua vicinanza.

«Il 20 gennaio scorso, già con quella brutta bronchite che provocò il ricovero al Gemelli, mi confidò il desiderio di compiere un viaggio a Gaza, una visita pastorale alla piccola comunità cattolica, con cui era stato sempre in contatto telefonico dall'inizio dei bombardamenti israeliani». A rivelarlo è Lucio Brunelli, scrittore e giornalista, ex vaticanista del Tg2, che ha avuto sempre un rapporto diretto con Bergoglio, fin dai tempi in cui era cardinale a Buenos Aires.

«L'immagine del Papa, in carrozzina, tra le macerie della guerra sarebbe stata un messaggio potente di vicinanza a tutta la popolazione palestinese», commenta il giornalista. Poi, dalle colonne dell'Osservatore Romano, rivela il contenuto della mail ricevuta tre mesi fa da Francesco. «Sarebbe una buona cosa», scriveva il Pontefice. Aggiungendo: «Ne parlerò con la Segreteria di Stato per 'sondegiare' la cosa».

«L'aggravarsi delle condizioni di salute bloccò forse ogni verifica. Un viaggio che sarebbe stato impossibile, probabilmente, in ogni caso, per motivi politici. Ma commuove il pensiero del Papa quasi novantenne, malato - commenta Brunelli -, che desiderava essere fisicamente vicino alla popolazione della Striscia di Gaza».

Francesco non ha mai avuto paura della guerra per la sua incolumità. Ha sempre pensato alle popolazioni che sono vittime e riteneva che, con la sua presenza, l'appello a deporre le armi fosse più forte. Per questo aprì il Giubileo della Misericordia nel novembre 2015 a Banguì, in Centrafrica, quando tutti glielo sconsigliavano. A marzo 2021 era in una Baghdad blindata e poi tra le macerie della guerra a Mosul. E' stato lui stesso, successivamente, a raccontare che era pronto un attentato contro di lui, poi sventato dalle forze di sicurezza e la gendarmeria.

A gennaio del 2023 era a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, ma dovette cancellare, suo malgrado, la tappa in Nord Kivu. Troppo pericolosa. Nella zona era stato ucciso anche l'ambasciatore italiano Luca Attanasio.

Il 2 aprile del 2022, sul volo che lo portava a Malta, ai giornalisti che chiedevano se avesse preso in considerazione un viaggio a Kiev, dal 24 febbraio di quell'anno sotto attacco dei russi, rispose: «Sì , è sul tavolo». Ma il viaggio poi non si realizzò.

16:31
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Le immagini della folla a piazza San Pietro
16:16
16:16
A San Pietro verso la basilica circa 100 mila persone

Continua a riempirsi di minuto in minuto piazza San Pietro con l'afflusso di fedeli da Via della Conciliazione e dalle altre vie limitrofe diretti in basilica per l'ultimo omaggio a papa Francesco. Secondo stime informali del servizio d'ordine in piazza ci sono al momento non più di 100 mila persone.

14:15
14:15
La tumulazione nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore

Sabato prossimo, 26 aprile, al termine della Messa esequiale in Piazza San Pietro, il feretro di papa Francesco sarà accompagnato nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Sarà il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, a presiedere il rito previsto nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 110-123). Lo annuncia il maestro delle Celebrazioni liturgiche mons. Diego Ravelli.

Parteciperanno alla celebrazione, oltre al card. Farrell, gli altri cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, cardinale protodiacono, Stanisław Rylko, arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldassare Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; quindi i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; inoltre i canonici del Capitolo della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, i penitenzieri minori liberiani ordinari, i segretari del Pontefice e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

13:51
13:51
La lunghissima fila di fedeli nella basilica di San Pietro

È già lunghissima la fila dei fedeli all'interno della basilica di San Pietro per rendere omaggio al Papa defunto. L'accesso è unico per tutti dalla Porta santa e la fila si snoda lungo la navata centrale. Il tempo di un rapido saluto al pontefice e viene indicata l'uscita.

La fila di fedeli appare molto composta, in silenzio, si vedono bandiere di diversi paesi come quella del Brasile e dell'Argentina, famiglie con bambini piccoli, religiosi e pellegrini.

La basilica ha aperto da due ore.

Intanto secondo la stima della gendarmeria, riferita dalla sala stampa vaticana, per il rito della traslazione della salma del Papa i fedeli in Piazza San Pietro erano circa 20mila.

13:19
13:19
«Netanyahu pubblichi un messaggio di condoglianze per la morte del Papa»

Il parlamentare israeliano dei Democratici Gilad Kariv ha visitato oggi il Patriarcato latino di Gerusalemme per esprimere le sue condoglianze per la scomparsa di papa Francesco. «Sono qui per esprimere le mie condoglianze a nome della stragrande maggioranza dei cittadini israeliani», ha dichiarato, come riferisce il Times of Israel.

«Porgiamo le nostre condoglianze sia ai fedeli cristiani che vivono in Israele sia alle centinaia di milioni di cristiani cattolici in tutto il mondo». Kariv ha criticato duramente il governo per non aver fatto lo stesso: «Mi vergogno del fatto che il governo israeliano e la Knesset non abbiano pubblicato un messaggio ufficiale di condoglianze. Il nostro presidente Isaac Herzog lo ha fatto. Mi aspetto e pretendo che il primo ministro Benyamin Netanyahu, il ministero degli Affari Esteri e il ministero degli Interni facciano lo stesso», ha detto. Kariv ha sottolineato come a suo parere la stragrande maggioranza degli israeliani abbia apprezzato la profonda amicizia del defunto papa con il popolo ebraico, il suo impegno nel riportare indietro tutti gli ostaggi e il suo impegno a stabilire «una pace sostenibile nella Terra Promessa». Intervistato sulle controverse dichiarazioni critiche verso Israele rilasciate da Francesco dopo il 7 ottobre, Kariv ha affermato che «è legittimo avere opinioni diverse».

«So personalmente che papa Francesco era un caro amico del popolo ebraico e dello Stato di Israele, e gli era più che consentito esprimere preoccupazione per Gaza. Sappiamo come accogliere le differenze di opinione», ha concluso.

12:46
12:46
Oltre duemila agenti della polizia locale per le esequie

Task force della polizia locale per la morte di Papa Francesco. Un piano di vigilanza con centinaia di pattuglie è stato avviato intorno a San Pietro. Per le giornate di venerdì e sabato è previsto un dispiegamento di oltre 2000 agenti. È scattato sin dalla mattinata di lunedì, il piano potenziato dei servizi di vigilanza da parte della polizia locale di Roma Capitale.

In queste ore sono centinaia gli agenti impegnati nei servizi di viabilità e di sicurezza urbana nell'area di San Pietro, oltreché di supporto per le esigenze legate all'afflusso dei fedeli, anche in concorso con le altre forze di polizia, a cui si aggiungono ulteriori unità, in abiti civili, per il contrasto a fenomeni illegali e di abusivismo.

12:36
12:36
Delegazioni a Roma per il funerale di Francesco: a Fiumicino e Ciampino rinforzati i presidi

Gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, che dal 17 al 27 aprile vedono transitare 1,8 milioni di passeggeri per il ponte pasquale e del 25 aprile, hanno messo a punto la macchina organizzativa ed operativa per accogliere una parte delle delegazioni, con rappresentanti di Governo e altre personalità di alto profilo, per i funerali di Papa Francesco in programma sabato 26 aprile. Ma non solo: si stima che da oggi a sabato il potenziale e probabile aumento di tasso di riempimento degli aerei potrebbe portare a 15/20 mila passeggeri complessivi in più. A livello organizzativo è in corso uno stretto coordinamento tra Aeroporti di Roma, che gestisce entrambi gli aeroporti della Capitale, Enac e gli altri Enti di Stato coinvolti. È previsto un rinforzo di tutti i presidi operativi e tecnici nonché un incremento di bus, taxi nelle fasce orarie di punta.

La gestione del traffico aereo e dell'utilizzo delle piste sarà adeguata alle esigenze connesse alle delegazioni in arrivo. Tutte le infrastrutture del «Leonardo da Vinci» e del «G. B. Pastine» di Ciampino sono pronte ad accogliere le delegazioni e i rispettivi aeromobili , sulla base delle procedure di assistenza che vengono messe a punto in queste ore. All'interno dello scalo romano, da lunedì scorso sono visibili sui monitor le immagini di Papa Francesco che impartisce la benedizione dalla scaletta dell'aereo prima di imbarcarsi su un volo in partenza da Fiumicino per uno dei suoi tanti viaggi apostolici.

11:47
11:47
I bookmaker britannici danno cardinale Pietro Parolin come favorito

I bookmaker del Regno Unito, come da tradizione, sono in piena attività nell'accettare scommesse sul nome del nuovo Papa in vista del Conclave e al momento è un testa a testa nelle previsioni fra il cardinale Pietro Parolin, dato come favorito al 35%, e il filippino Luis Antonio Tagle al 25%.

Si tratta comunque di valutazioni in continua evoluzione e con scarti relativamente ravvicinati. Ai primi posti vengono quotati anche l'ungherese Peter Erdo, il portoghese Jose Tolentino, altri due italiani (Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa) e gli africani Fridolin Ambongo Besungu, Peter Turkson e Robert Sarah.

Qualche agenzia del Regno non esclude neppure due ultraottantenni che non parteciperanno al Conclave ma sono comunque sulla carta eleggibili come l'italiano Angelo Scola, ex arcivescovo di Milano, e il canadese Marc Ouellet.

Intanto il tabloid britannico Daily Mail ha interrogato l'intelligenza artificiale su chi sarà il nuovo Papa e anche in questo caso è risultato il cardinale Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.

11:44
11:44
Venerdì alle 20 il rito della chiusura della bara

Venerdì prossimo, 25 aprile, alle ore 20.00 nella Basilica di San Pietro, il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della chiusura della bara di papa Francesco. Lo annuncia il maestro delle Celebrazioni liturgiche mons. Diego Ravelli.

Alla cerimonia prenderanno parte, oltre al cardinal Farrell, gli altri cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, cardinale protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldassare Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; quindi i Canonici del Capitolo Vaticano, i Penitenzieri Minori Vaticani Ordinari, i segretari del Pontefice defunto e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

11:43
11:43
«Il prossimo Papa deve riformare il Vaticano in un mondo dominato dall'incertezza»

«Il prossimo Papa deve riformare il Vaticano e offrire una direzione ferma» in un mondo dominato dall'incertezza e dall'instabilità geopolitica.

È quanto si legge in un editoriale pubblicato oggi dal britannico Times secondo cui in seguito alla scomparsa di Francesco, «la Chiesa cattolica romana rischia la deriva e l'incertezza» a fronte di una realtà in continua evoluzione per le grandi sfide globali, a partire dai conflitti in corso. Inoltre si sottolinea come anche all'interno del mondo cattolico ci sono divisioni, tra l'ala più innovatrice e quella più tradizionalista: il Vaticano non deve «restare intrappolato» tra queste due, si legge ancora nel giornale.

In un commento sul Times si parla invece della possibilità di un «Papa nero, che darebbe all'Africa la voce che merita». «Due africani figurano nella lista dei papabili. Il primo è Peter Turkson, 76 anni, del Ghana, relativamente progressista sull'omosessualità e sulla lotta al cambiamento climatico, nonché attivista per i diritti umani - scrive Roger Boyes - il secondo, Robert Sarah, della Guinea, ha assunto posizioni conservatrici su quella che definisce ideologia di genere e fondamentalismo islamico».

Mentre il Guardian sottolinea che nonostante l'azione di Francesco contro gli scandali di pedofilia nella chiesa «resta ancora del lavoro da fare». «Negli ultimi anni si sono verificati meno scandali e rivelazioni - si legge in un articolo del quotidiano progressista - ma la rabbia e il dolore dei sopravvissuti non sono diminuiti e le ripercussioni sulla chiesa continuano a farsi sentire».

11:23
11:23
Il cardinale Pizzaballa dà inizio alla messa «per l'eterno riposo dell'anima» del Papa

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, capo del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha dato inizio alla messa «per l'eterno riposo dell'anima» di papa Francesco nella chiesa del Santo Sepolcro nella Città Santa, dove secondo la tradizione cristiana fu sepolto Gesù. La cerimonia è cominciata con inni accompagnati dal coro e dall'organo.

Diverse centinaia di persone sono arrivate al Santo Sepolcro per prendere parte alla messa.

11:20
11:20
I fedeli entrano in basilica per l'ultimo saluto al Papa

Cominciano ad entrare dopo ore di attesa i primi fedeli in basilica per l'ultimo saluto a papa Francesco. Dopo la traslazione da Casa Santa Marta e l'omaggio di cardinali e prelati e membri della famiglia pontificia, è il momento, finalmente, del popolo di fedeli.

10:35
10:35
Terminato il rito della traslazione del Papa

Il rito della traslazione della salma del Papa nella basilica di San Pietro si è chiuso. Dopo la preghiera dei defunti, l'Eterno riposo, il canto finale è stato dedicato alla Madonna: il Salve Regina.

10:34
10:34
Massima sicurezza in Vaticano

Pattuglie in superficie, nel sottosuolo e in volo. Sono le forze che la Questura di Roma ha messo in campo in queste ore per garantire la sicurezza degli eventi che precedono i funerali del Papa. In superficie equipaggi a piedi e a bordo di auto battono le vie di afflusso dei fedeli in tutte le direttrici per il Vaticano. Nel sottosuolo gli equipaggi dell'Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico controllano le stazioni e le banchine della metropolitana.

A completare la cornice della sicurezza sono i fronti di nuova generazione in dotazione alla Questura che sono stati schierati, così da garantire una visuale dall'alto che, in un processo integrato, offre supporto agli operatori impegnati in strada. Le immagini in 3D, remotizzate presso il Centro per la gestione della sicurezza dell'evento, consentono di assicurare una visuale a 360 gradi sulle aree che cingono piazza S. Pietro, con una mobilità che supera il limite delle barriere fisiche dell'architettonica edilizia.

A tutto questo dispositivo si aggiunge la Polizia fluviale che sin dalle prime ore successive all'annuncio della scomparsa del Santo Padre è impegnata in un costante pattugliamento del tratto del Tevere che taglia le due sponde della città proprio a ridosso di via della Conciliazione.

09:50
09:50
La salma di papa Francesco nella basilica di San Pietro

La salma di Papa Francesco, trasportata dai sediari e accompagnata dalla solenne processione, ha fatto ingresso nella basilica di San Pietro.

Come erano le volontà del Pontefice, la bara è stata deposta davanti all'Altare della Confessione. E su una piccola pedana leggermente inclinata, posta su un tappeto a terra, e non sul catafalco come è sempre avvenuto nel passato.

A partire dalle 11, sarà possibile per tre giorni l'omaggio di tutti i fedeli al Pontefice.

La salma del Pontefice era stata accolta, al suo ingresso a Piazza San Pietro, da un lungo e commosso applauso dei fedeli. Molte persone hanno catturato le immagini di questo momento, che è comunque storico per la Chiesa, con i loro telefonini.

09:32
09:32
Al via il rito della traslazione della salma del Papa

Al via il rito della traslazione della salma del Papa. La cerimonia ha preso il via nella Cappella di Casa Santa Marta con la preghiera recitata dal Camerlengo, il card. Kevin Farrell. Poi ci sarà la processione verso Piazza San Pietro e quindi nella basilica, dove dalle 11 prenderà il via l'omaggio dei fedeli.

Le campane suonano a morto a Piazza San Pietro e l'antifona dal Salmo 22, cantata in latino, accompagna la processione, nel rito della traslazione della salma del Papa.

Il Papa viene traslato da Casa Santa Marta alla basilica, passando per Piazza San Pietro, sulla bara aperta trasportata dai sediari. Erano queste le persone che nel passato portavano il Papa sulla sedia gestatoria. Da decenni, ovvero dai tempi di Giovanni Paolo I, trasportano il Papa in pratica solo nell'occasione della morte, e per il resto sono adibiti ad altri compiti.