Russia

Che cosa avresti voluto chiedere, davvero, a Vladimir Putin?

Un sondaggio del Times, condotto a Mosca, rivela quali sono le vere preoccupazioni della popolazione: dalla fine della guerra alle pensioni basse, passando per lo stato di salute del presidente
© ALEXANDER ZEMLIANICHENKO / POOL
Red. Online
14.12.2023 14:00

Vladimir Putin ha parlato. In occasione della conferenza stampa di fine anno, a margine della quale il presidente russo ha risposto anche alle domande dei cittadini. Una strategia necessaria, secondo gli analisti, per riaffermare da una parte il controllo sul Paese e, dall'altra, aumentare il consenso in vista delle presidenziali del 2024. Secondo quanto comunicato dal call center istituito ad hoc dal Cremlino per l'evento, la maggior parte delle domande riguardava le bollette e il rincaro, la quotidianità diciamo. 

L'umore, nelle strade, sarebbe tuttavia differente secondo un sondaggio condotto dal Times a Mosca. Il quotidiano britannico, in particolare, ha interrogato cento persone nella capitale prima della conferenza di Putin. Chiedendo loro, banalmente, che cosa avrebbero davvero voluto domandare al presidente russo. Quasi un intervistato su cinque ha risposto che, più di ogni altra cosa, avrebbe desiderato chiedere a Putin quando finirà la guerra o, volendo seguire la narrazione del Cremlino, l'operazione militare speciale in Ucraina. La seconda domanda più gettonata, invece, riguardava le pensioni e il basso tenore di vita.

Alcuni intervistati hanno espresso chiaramente i loro sentimenti, pur senza menzionare direttamente ciò che sta accadendo al fronte. Criticare apertamente l'invasione russa dell'Ucraina, infatti, è rischioso e, soprattutto, punibile a livello di legge. Il conflitto, secondo le agenzie di intelligence occidentali, ha causato 300 mila fra morti e feriti nelle forze russe. «Qual è il significato di ciò che sta accadendo ora?» ha detto un uomo sulla ventina. «A cosa serve tutto questo? Da quello che ci dicono, non c'è nulla di chiaro». Un altro intervistato, invece, ha spiegato: «Che cosa potrei chiedere a Putin? Tutti hanno già chiesto tutto. Sai cosa voglio dire. Ma dove sono le risposte?».

Soltanto il 7% degli intervistati ha espresso il proprio sostegno al conflitto e al presidente. «Gli auguro buona fortuna. Sono un patriota» ha spiegato un passante. Un intervistato su quattro, per contro, si è rifiutato di dichiarare che cosa avrebbe voluto chiedere a Putin. In un parco giochi del quartiere centrale di Khamovniki, una delle zone più ricche della città, una donna ha inizialmente accettato di parlare, scrive il Times, ma poi si è allontanata rapidamente dopo aver sentito la parola «Putin».

Il leader del Cremlino, dal canto suo, ha dichiarato che il suo call-in show, come è stato ribattezzato, rimane uno dei mezzi più preziosi per misurare le preoccupazioni della nazione. Nonostante ciò, l'anno scorso l'evento era stato cancellato proprio a causa dell'invasione dell'Ucraina e del timore che alcune domande non fossero in linea con la narrazione ufficiale. Domande che, in ogni caso, quest'anno sono state filtrate dai membri del Fronte Popolare Panrusso, una coalizione di partiti pro-Cremlino che sostiene la guerra. Difficile, se non impossibile, che in diretta potessero arrivare anche solo le critiche più blande.

Detto dell'umore nelle strade, il Cremlino sta affrontando altresì la crescente pressione delle mogli e dei familiari dei soldati mobilitati. I servizi di sicurezza hanno bloccato non poche proteste di piazza annunciate in diverse città del Paese. Proteste che, a detta degli analisti, vanno interpretate come un segno della rabbia in aumento. Le mogli dei soldati hanno pure creato un canale su Telegram per raccogliere ed esprimere il malcontento generale. In vista dell'evento odierno, hanno pure inondato di chiamate e domande il call center. Al grido, disperato, «quando potranno tornare a casa i nostri mariti?».

«L'unico modo per tornare a casa è in una bara di zinco?» ha chiesto, con amara ironia, una donna. Un'altra, per contro, si è lamentata del fatto che Putin abbia concesso la grazia presidenziale a «satanisti, cannibali e stupratori» dopo aver prestato servizio in Ucraina. Il Cremlino ha liberato alcuni dei più noti assassini russi, in effetti, tra cui il capo di una banda satanista che uccideva e mangiava le parti del corpo delle sue vittime, in cambio di sei mesi al fronte. «Mio marito è andato in Ucraina perché è stato educato a rispondere alla chiamata della Madrepatria, ma ora il 90% dei ragazzi al fronte vuole solo tornare a casa» ha insistito un'altra moglie. «Non capisco bene gli obiettivi di questa operazione militare speciale. Pensavo che vivessimo in un Paese in cui la legge funziona. Ma ultimamente ho dei dubbi al riguardo».

I sondaggi ufficiali indicano che oltre il 70% della popolazione russa sostiene le azioni del proprio esercito in Ucraina. Ma chiedere direttamente alle persone se sono favorevoli o meno alla citata operazione militare speciale è un esercizio inutile, secondo i critici, poiché la maggior parte degli intervistati teme di essere denunciata alle autorità in caso di risposte non in linea. I media, al riguardo, hanno più volte riferito di azioni della polizia in luoghi pubblici: dall'uomo in metropolitana, a Mosca, fermato dopo che un suo compagno di viaggio lo aveva denunciato per aver guardato materiale contro la guerra sul telefonino alle irruzioni in ristoranti e locali notturni dopo che erano state segnalate critiche all'invasione. In ogni caso, un sondaggio del gruppo di ricerca indipendente Russian Field, lo scorso mese, ha rilevato che la percentuale di persone desiderose di colloqui di pace fra Cremlino e Ucraina (48%) ha superato per la prima volta quella degli oppositori ai negoziati (39%).

Tornando al sondaggio del Times, c'è chi ha legato la propria domanda al futuro: Putin, come detto, cercherà un quinto mandato presidenziale. A meno di scossoni, significa che rimarrà al Cremlino almeno fino al 2030. «Avremo una scelta alle elezioni presidenziali?» ha chiesto un intervistato. «Per quanto tempo ancora si andrà avanti così?» ha detto un altro.

Anche le recenti voci sullo stato di salute di Putin, concludendo, sono state oggetto di interesse nelle strade di Mosca. «Come va la tua salute, Vladimir Vladimirovich? Va tutto bene?» ha chiesto un uomo di mezza età. Un altro ha detto, sorridendo, che avrebbe voluto chiedere: «Come stai, ti fa male qualcosa?».

Altri sono stati più diretti: «Ho solo una domanda: quando morirà?» ha indicato un uomo di circa 30 anni. Una donna che era con lui ha fatto un cenno di assenso, prima che si allontanassero in fretta.

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