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Che cosa è successo a Giulia Cecchettin e Filippo Turetta?

Da giorni le autorità italiane stanno cercando i due giovani di 22 anni di cui, da sabato 11 novembre, non si hanno più notizie
Vigonovo. © Wikipedia
Red. Online
16.11.2023 12:30

Che cosa è successo a Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, due giovani di 22 anni di cui – dalla sera di sabato 11 novembre – non si hanno più notizie? Le ricerche, fra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige, nel frattempo continuano. Ma le informazioni sono frammentarie e le ipotesi finora circolate sui media italiani sono prive di fondamento. Secondo la famiglia Cecchettin e le prime ricostruzioni, la responsabilità della scomparsa sarebbe di Turetta: avrebbe convinto o addirittura costretto la ragazza a seguirlo.

Cecchettin vive a Vigonovo, in provincia di Venezia, mentre Turetta a Torreglia, in provincia di Padova. Entrambi sono iscritti a Ingegneria biomedica all'Università di Padova. Prima che Cecchettin avesse deciso di interromperla, mantenendo comunque un rapporto di amicizia, i due avevano avuto una relazione. Stando alle informazioni fornite dalla famiglia di Cecchettin, i due continuavano a frequentarsi e, soprattutto, a studiare insieme.

L'11 novembre, la sera, Turetta aveva convinto Cecchettin a trascorrere qualche ora insieme in un centro commerciale vicino a Marghera, la Nave De Vero. Cecchettin aveva inviato un messaggio al padre attorno alle sette, spiegando che avrebbe cenato fuori. E in effetti i due, secondo alcuni testimoni, sono stati visti insieme ai tavoli di un McDonald's all'interno del centro commerciale. L'ultima comunicazione di Cecchettin con la famiglia, invece, è un messaggio inviato poco prima delle undici alla sorella. Il tema? Alcuni capi di abbigliamento. 

Da quel momento, nessuno ha più avuto notizie di entrambi. Un testimone, uscito sul balcone di casa per fumare, ha riferito che attorno alle undici e un quarto, il giorno della scomparsa, aveva notato una coppia litigare in un parcheggio nei pressi di una scuola dell'infanzia, a Vigonovo. Non molto distante dalla casa di Cecchettin. Lei aveva chiesto aiuto, ma in seguito era stata convinta a risalire sull'automobile. Automobile che, poco dopo, era ripartita. Il testimone aveva avvertito le autorità, ma oramai era troppo tardi. Detto ciò, l'uomo ha pure detto di non aver riconosciuto il modello dell'automobile e, di conseguenza, non è stato possibile stabilire con certezza se la coppia vista litigare fosse effettivamente quella scomparsa. Turetta, per la cronaca, usa una Fiat Grande Punto nera. A Fossò, a qualche chilometri dalla casa dei Cecchettin, sono state pure trovate delle grandi chiazze di sangue. Non si sa, al momento, ancora a chi appartengano.

Le telecamere e i sistemi di rilevazione delle targhe hanno permesso alla polizia di registrare il passaggio dell'automobile di Turetta in varie zone del Bellunese, all'indomani, domenica 12 novembre. Non è chiaro, per contro se a bordo ci fossero entrambi. Le ricerche, da queste rilevazioni, si sono complicate. Continuano sia attorno a Vigonovo sia in altre aree del Nordest. Non solo, si sono estese anche all'Austria.

Ieri, mercoledì 15 novembre, la famiglia di Giulia Cecchettin è stata convocata dai Carabinieri. Allo scopo di chiarire alcuni punti della vicenda e, a maggior ragione, i rapporti con Turetta. Prima di rientrare a casa, il padre della ragazza, Gino Cecchettin, ha spiegato che nelle ultime ore non ci sono state novità sostanziali. Andrea Camerotto, uno degli zii di Giulia, ha detto ad alcuni giornalisti che probabilmente Turetta non voleva che la ragazza si laureasse questa settimana. Prima di lui. E questo per il timore che questa circostanza avrebbe cambiato il loro rapporto, visto che Giulia aveva intenzione di proseguire gli studi in un altro ambito. A Reggio Emilia. Elena Cecchettin, la sorella maggiore di Giulia, ha invece spiegato a Repubblica che «Filippo aveva manie di controllo» e «ricattava emotivamente» Giulia. 

Cecchettin si sarebbe dovuta laureare entro la fine della settimana. Non avendo potuto consegnare l'ultima versione della tesi in tempo, tuttavia, il suo nome non è stato incluso negli elenchi dei laureandi presso l'Università di Padova. L'ateneo, a ogni modo, ha fatto sapere di essere disponibile a fare un'eccezione, vista la situazione venutasi a creare. 

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