Che cosa è successo, nella notte, a Sunderland?
Disordini violenti. Furti con scasso. E persino auto incendiate. La notte appena trascorsa, in alcune località del Regno Unito, è stata a dir poco movimentata. Complici le manifestazioni organizzate in diverse città inglesi per il fine settimana, dopo la strage di Southport compiuta da un 17.enne lunedì, in cui hanno perso la vita tre bambine.
Sunderland, in particolare, è stata travolta dal caos. Qui, otto persone sono state arrestate per reati di vario tipo. Negli scontri, inoltre, sono rimasti feriti tre agenti di polizia. Uno di loro, nelle scorse ore, è stato dimmesso. Ma la situazione in Inghilterra resta critica.
Secondo quando sottolineano i media britannici, l'ultima «esplosione di violenza» è avvenuta mentre la polizia si sta preparando «a un fine settimana di tensione». Come detto, infatti, le manifestazioni contro la strage di Southport hanno toccato altre località. Ma non è tutto. A Londra, la Metropolitan Police ha dichiarato di aver «aumentato il personale per rassicurare i cittadini», dal momento che, proprio in questo weekend, è prevista una marcia pro Palestina e una manifestazione contro gli immigrati. Eventi, insomma, che potrebbero alimentare ulteriore caos.
Tornando a Sunderland, secondo quanto riporta il Guardian, nella notte almeno un edificio è stato incendiato, mentre un'auto è stata ribaltata e data alle fiamme. Centinaia, secondo le prime stime, i manifestanti che hanno preso parte alla protesta. Molti di loro indossavano un passamontagna ed erano avvolti da bandiere inglesi.
Gli agenti, riferisce sempre il Guardian, sono stati presi di mira e colpiti con lattine di birra e pietre nel centro della città e in una vicina moschea su St. Mark's Road. Stando ad alcuni fonti, i manifestanti hanno fatto persino esplodere degli estintori contro i poliziotti.
Nick Lowles dell'organizzazione Hope Not Hate, sui social media, ha sottolineato che «tutti coloro che giustificano queste proteste devono vergognarsi». Dal canto suo, il ministro dell'Interno, Yvette Cooper, ha dichiarato che «i criminali che attaccano la polizia e fomentano i disordini nelle strade pagheranno il prezzo della violenza e del loro teppismo». Aggiungendo, inoltre, che la polizia ha «il pieno appoggio del governo per adottare misure più forti possibili», e che i manifestati «non rappresentano la Gran Bretagna».
Come detto, però, i disordini di Sunderland non sono stati un caso isolato. Anche Liverpool, in maniera minore, è stata interessata da alcuni scontri. Ieri sera, si sono verificate piccole risse, rapidamente interrotte dalla polizia. Secondo Hope Not Hate, tuttavia, nel weekend dovrebbero svolgersi fino a 35 proteste in tutto il Regno Unito «nell'ambito di un ampio programma anti-multiculturale, anti-musulmano e anti-governativo». Tra le città in cui sono previste manifestazioni, citiamo il Guardian, ci sono Blackburn, Blackpool, Bolton, Bristol, Cardiff, Doncaster, Glasgow, Hanley, High Wycombe, Hull, Liverpool, Leeds, Leicester, Manchester, Newcastle, Nottingham, Portsmouth, Preston, St Helens, Stoke-on-Trent, Swindon e Wrexham.
Come sottolinea Stephen Parkinson, direttore della procura pubblica, i recenti episodi di disordini violenti «vengono presi sul serio», e le autorità sono pronte «a rispondere rapidamente» qualora dovesse verificarsi un nuovo focolaio. «Abbiamo schierato decine di procuratori extra che stanno lavorando 24 ore su 24 questo fine settimana, supportando la polizia e pronti a prendere decisioni immediate sulle accuse in modo che giustizia venga fatta rapidamente», ha dichiarato Parkinson.
La sindaca del Nord Est Kim McGuinness, invece, ha scritto su X di essere «sconvolto dalle scene di Sunderland». «Non fraintendete, se la vostra risposta alla tragedia è quella di usarla per commettere violenza, abusare degli altri, attaccare la polizia e danneggiare la proprietà, non rappresentate altro che teppismo. Questa non è protesta. È crimine e disordine. Non parlate per Sunderland. Non parlate per questa regione. Coloro che soffrono a Southport non trarranno alcun conforto da questo».