Il caso

Che cosa sappiamo sul misterioso e lentissimo treno di Kim Jong-un?

Il simbolico convoglio verde su cui sta viaggiando il leader nordcoreano è arrivato in Russia diverse ore fa: rappresenta tanto l'isolamento e la segretezza della nazione eremita quanto la ricchezza e lo stile di vita sfrenato di chi la governa
©KCNA

Un treno. Sì, ma non solo. Il convoglio verde a bordo del quale Kim Jong-un ha varcato il confine fra Corea del Nord e Russia è anche e soprattutto un simbolo: dell'isolamento e della segretezza della nazione eremita, ma anche della ricchezza e dello stile di vita sfrenato di chi la governa. Partito ieri per incontrare Putin, Kim Jong-un ha raggiunto e sorpassato la frontiera che separa il suo Paese dall'estremo oriente russo nelle prime ore di questa mattina (ne abbiamo parlato nel nostro articolo live). Si tratta di un raro, rarissimo viaggio del leader nordcoreano all'estero. Un evento che è stato pubblicizzato anche dai media statali di Pyognyang: le immagini pubblicate dalla KCNA mostrano Kim salire sul treno privato di colore verde: ai suoi piedi un lungo tappeto rosso, a riempire il quadretto anche soldati sull'attenti e funzionari pronti all'inchino. 

Il convoglio della famiglia Kim

Ma prima di arrivare a Vostochny, ossia quella che si vocifera essere la destinazione finale di Kim Jong-un per l'incontro con Putin, riavvolgiamo il nastro. Il treno su cui sta viaggiando il leader nordcoreano è da sempre stato oggetto di intrighi e misteri. Nel corso degli anni, ha trasportato infatti diverse generazioni della famiglia Kim. Basti pensare che Kim Jong Il, secondo quanto rivela la Reuters, lo avrebbe più volte scelto come mezzo per spostarsi, non amando particolarmente l'aereo. A testimoniarlo, sono anche i filmati dei media statali russi, quando il «presidente eterno» visitò la Russia nel 2002, dopo che le sanzioni sulla Corea del Nord si erano allentate e il Paese tornava, piano piano, a interagire con il mondo esterno.

Soprattutto, però, chi viaggiava sul convoglio vent'anni fa descriveva situazioni di lusso e benessere. Fra questi, ci sono i ricordi di un addetto del Ministero degli Esteri russo che si trovava a bordo del treno nel 2001, in occasione di un viaggio di un mese di Kim Jong Il. In un articolo pubblicato sul New York Times più di vent'anni fa, l'uomo rivelava che il treno era condotto da «belle donne» ed era possibile ordinare qualsiasi piatto della cucina russa, cinese, coreana, giapponese e francese. Di più, lungo il percorso venivano portate a bordo aragoste vive e persino casse di pregiati vini rossi francesi. 

Non solo. All'epoca, tra le carrozze vi era anche una sala conferenze, una sala per le udienze e diverse camere da letto, dotate di connessioni telefoniche satellitari e televisori a schermo piatto. 

Il treno oggi

Dal lusso dei primi anni 2000 a oggi, però, il passo è stato breve. Le sanzioni internazionali si sono di nuovo inasprite nel 2003, dopo che la Corea del Nord ha continuato il suo programma di armi nucleari e si è ritirata dal Trattato di non proliferazione nucleare. Lasciandosi alle spalle lo sfarzo che caratterizzava quell'epoca. Oggi, il Paese è isolato e solitario, complice la chiusura delle frontiere avvenuta durante la pandemia del 2020. Inoltre, Pyongyang, ormai da tempo, è alle prese con una carenza cronica di cibo. Secondo l'ONU, addirittura, quasi metà della popolazione nordcoreana, già prima dell'arrivo del COVID, era sottonutrita. 

Ciononostante, il treno dei misteri nordcoreano ha continuato a far la sua comparsa. Diverse volte, anzi, da quando nel 2011 Kim Jong-un è salito al potere. Uno dei viaggi più famosi è quello che il leader fece verso Pechino nel 2018: il primo all'estero in qualità di Capo di Stato. In quell'occasione, i filmati diffusi dalla KCNA raffigurarono Kim e alcuni funzionari cinesi seduti su due file di divani rosa nel treno. L'anno successivo, Kim, nuovamente, salì a bordo del magico convoglio per raggiungere prima, ancora, Pechino, e poi Vladivostok, nell'aprile del 2019. Durante quell'evento, vennero scattate fotografie degli operai nordcoreani mentre pulivano l'esterno — rigorosamente verde — del treno.

Ancor più recente è l'episodio che risale allo scorso anno, quando un filmato diffuso dai media di Stato nordcoreani mostrò Kim al lavoro nel suo ufficio personale presente sul treno, in una delle iconiche carrozze verde oliva con il soffitto bianco e tende blu. Al suo interno, delle sedie verde acqua e un tavolo bianco al centro. In un documentario mandato in onda dai media statali, sullo sfondo della stessa stanza facevano capolino anche un computer portatile e un monitor. E non è tutto. Si vocifera che il treno trasporti anche l'auto personale del leader nordcoreano, oltre a un elicottero da utilizzare in caso di emergenza.

Oggi, il treno è famoso anche per le sue caratteristiche di sicurezza. Secondo un rapporto del 2009 del quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, il treno è talmente tanto blindato da riuscire a viaggiare solo a una velocità media di 60 chilometri all'ora. Novanta, al massimo, nei casi limite. Non solo: il convoglio è interamente antiproiettile e dovrebbe essere sufficientemente resistente anche ad eventuali attacchi bomba. Al suo interno, inoltre, sono sempre presenti diverse guardie del corpo. 

Dov'è diretto il treno?

Come detto, però, il treno di Kim Jong-un è spesso avvolto dal mistero. E, anche questa volta, non è da meno. Le immagini satellitari catturate su quello che si presume sia stato il percorso del convoglio per ora non svelano un granché. Anzi, nulla. Al momento, stando a BBC Verify, il mezzo speciale con a bordo il leader nordcoreano non è mai stato ripreso. 

Ciò che si sa, fino ad ora, è che il treno ha fatto un cambio ruote alla stazione di confine nordcoreana di Tumangang. Per procedere sul territorio russo, infatti, servono ruote più larghe. Tuttavia, non vi è alcuna immagine satellitare della «piccola» sosta, complici anche le nuvole che hanno ostacolato la visuale. 

La televisione Rossiya-1, invece, ha mostrato immagini del treno mentre attraversava un ponte su un fiume. E stando ad altre informazioni dell'emittente russa, il convoglio sarebbe transitato in «totale segretezza» per la stazione di Chasan, situata su territorio russo vicino al confine, prima di proseguire sulla ferrovia transiberiana. 

Per il momento, tuttavia, permane un alone di mistero anche sul luogo effettivo dell'incontro tra Putin e Kim. Stando a quanto riportato da vari media internazionali, l'incontro potrebbe svolgersi al cosmodromo di Vostochny. In un primo momento, si pensava infatti che la destinazione finale del treno nordcoreano fosse Vladivostok. Idea che è stata smentita quando il treno a ripreso a viaggiare a nord della città. Inoltre, Kyodo News, citando «fonti vicine alle autorità russe», ha a sua volta dichiarato che il treno sia diretto a nord, verso la regione russa dell'Amur, esattamente dove si trova il cosmodromo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva riferito che i due si sarebbero incontrati «nell'Estremo Oriente russo», senza però precisare il luogo preciso, ancora in fase di decisione. 

Tuttavia, resta l'incertezza anche su quando Kim, a tutti gli effetti, raggiungerà Putin. E quali saranno i temi di discussione. Secondo i media russi, l'incontro dovrebbe avvenire «entro questa settimana». E, a detta degli esperti, Mosca dovrebbe presumibilmente chiedere a Pyongyang proiettili di artiglieria e missili anticarro, in cambio di tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare. Di più Peskov aveva precisato che i due leader discuteranno di «temi sensibili», ignorando gli avvertimenti degli Stati Uniti, che lasciano perfettamente intendere che qualora Pyongyang donasse armi a Mosca per combattere in Ucraina, le conseguenze sarebbero importanti. 

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