Che cos'è il cosmodromo di Vostochny?
Abituati com'eravamo al cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, quasi ci eravamo dimenticati di quello di Vostochny, entrato in servizio nel 2016 e teatro, oggi, dell'atteso incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e il leader della Corea del Nord Kim Jong-un. Si tratta, leggiamo, del più moderno spazioporto della Federazione Russa. Situato nella regione dell'Amur, nell'Estremo Oriente del Paese, fra le foreste e non lontano dal confine con la Cina, nelle intenzioni del Cremlino dovrebbe consentire a Roscosmos, l'agenzia spaziale russa, di staccarsi (quasi) del tutto proprio da Baikonur, che si trova in territorio kazako (all'epoca Unione Sovietica) e per il quale Mosca versa ogni anno – secondo le stime – 115 milioni di dollari al governo del Kazakistan.
L'indipendenza del Kazakistan, dopo il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, favorì subito – in Russia – discussioni legate alla creazione di un nuovo cosmodromo nazionale. All'interno dei (nuovi) confini. La spinta definitiva, tuttavia, avvenne solo con Vladimir Putin. La scelta cadde infine su Vostochny e non fu casuale. Ai tempi dell'URSS, non molto distante, c'era una base missilistica nota come Svobodny-18. Base che venne chiusa definitivamente nel 1993. Vostochny, letteralmente orientale, vanta inoltre una latitudine ottimale. Che permette, in termini di quantità di carico utile, di programmare lanci simili a quelli di Baikonur.
Non è casuale neppure il fatto che il cosmodromo di Vostochny sia stato scelta per ospitare l'incontro odierno. Si tratta, manco a dirlo, di una decisione simbolica, che sottolinea probabilmente (e inevitabilmente) l'ambizione nordcoreana sul fronte missilistico. L'ultimo missile balistico intercontinentale di Pyongyang, lo Hwasong-18, il primo a utilizzare combustibile solido per missili, ha riacceso il dibattito su possibili (e altrettanto inevitabili, verrebbe da dire) collegamenti russi in termini di sviluppo.
La costruzione di Vostochny, tornando allo spazioporto, costò miliardi di dollari e, secondo le cronache locali, diede una spinta importante, se non decisiva, all'economia dell'Estremo Oriente russo. Le stesse cronache locali, tuttavia, riferirono di difetti a livello di costruzione e, soprattutto, di vari scandali di corruzione. Il primo lancio avvenne nel 2016, con il decollo di un Soyuz-2. Il più recente, invece, è quello che trasportava la navicella lunare Luna-25 schiantatasi sulla superficie del nostro satellite naturale.