Che cos'è la base di Pituffik in Groenlandia, dove atterrerà JD Vance

«Benvenuti in cima al mondo». Questo, verosimilmente, sarà il messaggio con cui JD Vance e la sua delegazione verranno accolti quando, fra qualche ora, atterreranno in Groenlandia, nella base spaziale di Pituffik. La base militare più a nord degli Stati Uniti, nonché l'unica sul territorio artico. Ma anche uno dei luoghi più isolati al mondo.
Un tempo nota come «base aerea di Thule», per nove mesi all'anno Pituffik – che si trova nel nord-ovest della Groenlandia – è bloccata dai ghiacci. Rimane raggiungibile, però, tramite aereo, per tutto l'anno. Anche quando, per tre mesi, il sole non sorge mai e lascia la base avvolta nell'oscurità del grande nord. In questo luogo, a tratti così inospitale, oltre a volpi artiche, lepri artiche, buoi muschiati e orsi polari, stazionano circa 150 uomini delle forze aeree e spaziali statunitensi, oltre ad alcuni cittadini danesi e groenlandesi.
JD Vance, inutile girarci attorno, metterà piede in un sito «di importanza strategica». La base di Pituffik sorge a circa 1.500 chilometri di distanza da Nuuk, capitale groenlandese, ben 750 chilometri più a nord del Circolo Polare Artico. Questo posto, così remoto, gioca però un ruolo essenziale nel rilevamento dei missili da parte degli Stati Uniti.
La base, infatti, ospita innanzitutto un sistema radar di allarme precoce in grado di rilevare missili balistici. E non solo. Monitora anche lo spazio, alla ricerca di detriti provenienti da satelliti dismessi, oltre a ospitare il porto in acque profonde più a nord del mondo.
La visita statunitense, va da sé, viene vista come l'ennesimo tentativo, dell'amministrazione Trump, di avvicinarsi alla Groenlandia, su cui Trump continua a ribadire di voler mettere le mani. In questo immenso territorio artico gli Stati Uniti vantano una presenza militare fin dalla Seconda guerra mondiale, quando l'isola fu lasciata «indifesa» durante l'occupazione nazista della Danimarca, di cui la Groenlandia era, all'epoca, una colonia. In quell'occasione, gli Stati Uniti si trasferirono sull'isola, installando campi d'aviazione, stazioni meteorologiche e difese, sorvegliando i sottomarini tedeschi nell'Atlantico settentrionale.
Dieci anni dopo, come ricorda il Guardian, l'accordo venne formalizzato attraverso un trattato di difesa con la Danimarca (parte della NATO), che concesse agli Stati Uniti il diritto di gestire strutture militari in loco. Di lì a poco, durante la Guerra Fredda, la base di Pituffik assunse un'importanza chiave per gli Stati Uniti. Quello che, un tempo, era il villaggio di cacciatori inuit più a nord della Groenlandia, si trasformò in un punto strategico per gli USA. Dopo l'inaugurazione della base nel 1951, due anni dopo, nel 1953, tutti i residenti furono infatti costretti a spostarsi 130 chilometri più a nord, nel villaggio di Qaanaaq.
Ma tornando alla visita della delegazione USA, fa discutere anche il repentino cambio di programma, che porterà il gruppo a Pituffik. Dalle prime comunicazioni, infatti, era emerso che solo Usha Vance, moglie del vicepresidente, avrebbe dovuto recarsi in Groenlandia con il figlio, «per partecipare ad alcuni eventi culturali», come una gara di slitte trainate da cani, e per visitare la capitale Nuuk. I vasti preparativi di sicurezza nel territorio artico, però, hanno fatto capire che non si trattava di un semplice tour culturale, ma di qualcosa di più grande.
Due giorni dopo l'annuncio, «l'itinerario culturale» di Usha Vance è stato abbandonato e sostituito da una «visita nella stazione militare di Pituffik». Visita a cui la second first lady parteciperà insieme al marito, JD Vance, ma a cui si uniranno anche Mike Waltz – il consigliere per la sicurezza nazionale al centro dello scandalo della chat segreta su Signal –, il segretario all'Energia Christ Wright e il senatore repubblicano dello Utah, Mike Lee. Con grande disappunto del governo groenlandese e dei cittadini. Che, come ha ricordato il primo ministro ad interim, Mute B. Egede, vedono questa visita come l'ennesima «provocazione».