Vaticano

Chi arriverà dopo Francesco? Tra i «papabili» anche un vescovo nato in Ticino

Il cardinale Anders Arborelius, nato nel 1949 a Sorengo e cresciuto a Lund in Svezia, è uno dei possibili candidati: oggi è il primo vescovo cattolico di origine svedese dai tempi della riforma luterana e il primo cardinale dei Paesi nordici europei
© EPA/SOFIE WIKLUND SWEDEN OUT
Red. Online
22.04.2025 13:30

Chi sarà il successore di Papa Francesco? Sulla lista dei «papabili» c'è anche un cardinale legato al Ticino. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, è nato infatti il 24 settembre del 1949 a Sorengo, da genitori svedesi. È cresciuto a Lund, in Svezia, in una famiglia protestante. Nonostante fosse stato battezzato nella comunità luterana, a vent'anni si è convertito, scegliendo di entrare nella Chiesa cattolica, verso la quale avvertiva «una vera e propria attrazione». Oggi, è il primo vescovo cattolico di origine svedese dai tempi della riforma luterana, oltre che il primo cardinale dei Paesi nordici europei. 

Il Vaticano lo descrive come «un uomo che sa ascoltare e dialogare, con uno stile fatto di mitezza e spiritualità». In passato, ha studiato teologia a Bruges, in Belgio, dove ha preso anche i voti perpetui. In seguito, si è perfezionato al Teresianum di Roma. Anders Arborelius, però, viene definito anche «un uomo di grande cultura», dal momento che ha ottenuto anche una laurea in lingue moderne – inglese, spagnolo e tedesco – all'università di Lund. 

Dopo aver scelto la Chiesa cattolica, nel 1971 è entrato nell'ordine dei carmelitani scalzi: una consacrazione che, come rivela il vaticano, «lo ha segnato così tanto» da lasciarlo profondamente legato all'abito religioso anche da vescovo. Anni dopo, nel 1979, è diventato sacerdote a Malmö. Da quel momento, ha vissuto a lungo nel convento carmelitano di Norraby, nel sud della Svezia. A seguire, dopo una ventina d'anni di vita monastica, il 17 novembre del 1998 è stato nominato vescovo di Stoccolma da Papa Giovanni Paolo II. A fine dicembre di quell'anno, il suo predecessore, monsignor Hubertus Branderburg, che lo aveva già nominato sacerdote, gli ha conferito l'ordinazione episcopale. Nel 2017, Papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale. 

Come si legge sul sito del Vaticano, tra il 2005 e il 2015 Anders Arborelius è stato anche presidente della Conferenza episcopale della Scandinavia, di cui attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente. Inoltre, è stato membro della commissione di presidente del Pontificio consiglio per la famiglia tra il 2002 e il 2009 e anche consulte del Pontificio consiglio per i laici dal gennaio del 2014.

Il profilo

«Vorrei segnalare (...) un uomo che è un modello di guida: il cardinale Anders Arborelius. Non ha paura di nulla. Parla con tutti e non è contro nessuno. Punta sempre al positivo. Credo che una persona come lui possa indicare la strada giusta da seguire», aveva dichiarato Papa Francesco parlando del cardinale Anders Arborelius, con i direttori delle riviste europee dei gesuiti. Chi lo conosce, lo descrive come «una persona genuinamente mite e umile, un ascoltatore attento, elogiato per la sua calma e fedeltà all'insegnamento della Chiesa».

Sul sito collegeofcardinalsreport viene descritto anche come «un grande sostenitore della vita contemplativa», che vorrebbe promuovere in Svezia. Di più, il portale svela quali sono le sue posizioni sui temi rilevanti nella Chiesa (e non solo). Per cominciare, il cardinale Arborelius è contrario all'ordinazione sacerdotale delle donne. Sebbene non abbia affrontato in modo particolare la questione delle «donne diacono», sostiene che mentre è della «massima importanza» trovare ruoli per le donne nell'evangelizzazione, «allo stesso tempo, è importante vedere che ci sono altri modi» per le donne di servire la Chiesa «oltre al ministero ordinato». Il vescovo di Stoccolma si dice inoltre favorevole al mantenimento della disciplina del celibato sacerdotale e non crede che renderlo facoltativo sia «una soluzione agli abusi sessuali dei chierici». Inoltre, Arborelius è fortemente legato alla lettura e alla condivisione dei Vangeli. 

Per quanto riguarda la teoria del gender e la lobby LGBT, il cardinale Arborelius ha difeso con forza «la natura universalmente applicabile e immutabile della tradizione della Chiesa», in particolare per quanto riguarda l'etica sessuale e il gender. Soprattutto, in risposta diretta al cammino sinodale tedesco. La sua posizione su contraccettivi, aborto e matrimonio omossessuale risulta essere «in linea con l'insegnamento della Chiesa». Diversamente, il cardinale Arborelius è piuttosto favorevole alla comunione dei cattolici divorziati e risposati con rito civile. 

Passando ad altri temi, il cardinale Arborelius è molto attento al cambiamento climatico e sostiene che sia importante concentrarsi su ciò che può salvaguardare la Terra, la natura e il clima. A tal proposito, si è espresso anche a favore di una legge internazionale contro l'ecocidio. La sua posizione particolarmente favorevole all'immigrazione, invece, in passato gli ha fatto ricevere alcune critiche. A suo dire, tuttavia, un Paese multiculturale come la Svezia gioca un ruolo positivo anche alla fede cattolica.  

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