Chi è Han Kuo-yu, il nuovo speaker del Parlamento di Taiwan «Beijing-friendly»?

Il parlamento di Taiwan ha un nuovo leader. Si chiama Han Kuo-yu e, a partire oggi, sarà il nuovo speaker dello Yuan legislativo. Ex sindaco populista di Kaohshiung, il 66.enne, candidato dell'opposizione del Kuomintang (KMT), ha ottenuto 54 voti, contro i 51 totalizzati dall'uscente You Si-kun, appartenente al Partito democratico progressista, come il neo eletto William Lai. Dal canto suo, il terzo partito più grande dell'isola, il TPP, non ha preso parte al voto.
Quella di Han, tuttavia, è stata un'elezione che non è passata inosservata. Soprattutto per un motivo: il 66.enne è «amico di Pechino». Beijing-friendly, per dirla usando le parole degli stessi media cinesi. Una caratteristica che si evince dalla sua appartenenza al principale partito di opposizione pro-Cina, ma non solo. In particolare negli ultimi tempi, Han ha infatti appoggiato l'aumento delle spese per la difesa come parte di una strategia di «deterrenza, dialogo e allentamento della tensione» con il Paese del Dragone. Che, va da sé, considera Taiwan una parte «inalienabile» del suo territorio, e non perde occasione per ricordare che, anche con la forza, cercherà di «riprendersi l'isola».
E c'è di più. Con la vittoria di Han, il principale partito di opposizione pro-Pechino è riuscito ad assicurarsi il controllo dell'aula. Un'opportunità per nulla irrilevante, specie pensando alle sfide future e ai piani di riforme del democratico progressista William Lai. Il presidente che la Cina considera «un piantagrane» e «un grave pericolo per Taiwan», oltre che un «istigatore di guerra» per le sue posizioni indipendentiste.
Da «outsider» a «membro più carismatico»
Nonostante, stando a quanto riferisce il Taipei Times, oggi sia considerato uno dei membri «più carismatici del KMT», per molto tempo Han è stato reputato un «outsider politico». I suoi primi successi arrivarono nel 2018, anno in cui, a novembre, diventò sindaco di Kahosiung. Nel 2019, invece, fece particolare scalpore il suo incontro a Hong Kong con l'allora governatrice Carrie Lam e il massimo funzionario cinese di base nell'ex colonia, Wang Zhimin.
Solo un anno dopo, conquistò la nomination del KMT alle presidenziali del 2020. Presidenziali che, tuttavia, lo videro sconfitto contro Tsai Ing-Wen, nonostante avesse promesso ai taiwanesi di renderli «ricchi sfondati». Prima di dedicarsi interamente alla politica, Han era stato docente universitario, oltre che un direttore aziendale.
Nel suo primo discorso, dopo l'elezione, Han ha fatto leva sulla «grande responsabilità» che questo incarico porterà sulle sue spalle. «La gente si aspetta un nuovo inizio e una riforma dello Yuan legislativo, che porterà sicuramente felicità ai taiwanesi. Questa è la mia responsabilità», ha dichiarato.