Vaticano

Chi è il cardinale camerlengo Farrell e che ruolo avrà fino all'elezione del prossimo Papa?

Nato a Dublino nel 1947, in questa fase di transizione sarà la figura più importante della Chiesa: dalla sepoltura del pontefice all'organizzazione del conclave, i suoi compiti sono diversi
©Paolo Santalucia
Red. Online
22.04.2025 12:00

«Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte del nostro Santo Padre Francesco». A pronunciare queste parole, ieri, è stato il cardinale Kevin Farrell. Cardinale irlandese-americano poco conosciuto nel resto del mondo, ma che ora ricoprirà uno dei ruoli più importanti della Chiesa cattolica: quello di camerlengo, ossia la persona che gestisce il Vaticano dopo la morte o le dimissioni di un Papa. Un incarico, questo, per cui Papa Francesco lo aveva nominato nel 2019. 

Ma facendo un passo indietro, chi è il cardinale Kevin Farrell? Nato a Dublino nel 1947, dopo aver frequentato le scuole, nel 1966 è entrato nella congregazione dei Legionari di Cristo. In seguito, ha frequentato l'Università di Salamanca in Spagna e la Pontificia Università Gregoriana a Roma. 

Farrell, nonostante sia poco conosciuto, ha ricoperto ruoli diversi nelle chiese di tutto il mondo, per esempio servendo come cappellano all'Università di Monterrey, in Messico, o in una parrocchia di Bethesda, nel Maryland. Come spiega il Vaticano, il 77.enne – naturalizzato statunitense – ha trascorso più di 30 anni lavorando per le chiese degli Stati Uniti. 

Proseguendo, nel 2007, è stato nominato vescovo di Dallas. Un ruolo che ha ricoperto fino al 2016, quando Papa Francesco gli ha chiesto di guidare il nuovo dipartimento vaticano, responsabile della pastorale familiare, elevandolo, di conseguenza, al rango di cardinale. Come detto, nel 2019, Papa Francesco ha nominato Farrell camerlengo. Anni più tardi, nel 2023, lo ha scelto come presidente del Supremo Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, oltre a essere stato nominato anche presidente della Commissione per le questioni confidenziali. 

Il ruolo del camerlengo

Ora, dunque, in attesa che venga nominato il prossimo pontefice, sarà il cardinale Farrell a occuparsi del Vaticano, e non solo. Con la morte del Papa, il camerlengo diventa la figura più importante della Chiesa, fino alla nomina del nuovo Papa.

Oltre ad aver avuto il compito di accertare la morte del Papa, a lui, in qualità di camerlengo, spetterà anche quello di organizzare il conclave, nella massima riservatezza, attraverso il quale verrà scelto il successore di Papa Francesco. Toccherà sempre a lui guidare la processione che trasferirà il corpo del Papa dalla cappella della Domus Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Cerimonia che, secondo quanto riferito dal Vaticano, avverrà domani. «Mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 9.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65)», ha reso noto l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. «Dopo il momento di preghiera, presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall'Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l'altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice», si legge ancora. 

Inoltre, il camerlengo Farrell avrà il compito di provvedere anche alla sepoltura del pontefice. Durante il conclave, invece, dovrà farsi consegnare da tutti i cardinali documenti di qualunque genere relativi all'esito di ciascuno scrutinio, che subito dopo verranno bruciati. Non sarà lui, tuttavia, a pronunciare la famosissima formula «habemus papam», dal momento che questo compito spetta al cardinale protodiacono. 

Anche se, nel corso della storia della Chiesa cattolica è successo solo due volte, è possibile che un camerlengo possa, a sua volta, diventare Papa. La prima volta risale al 1878, anno in cui Gioacchino Pecci venne nominato Papa (Papa Leone XIII) dal conclave. La stessa cosa accadde anche nel 1939 con Eugenio Pacelli (Papa Pio XII). Tuttavia, il nome del cardinale Farrell non appare tra i candidati «papabili».  

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