Il profilo

Chi era Ali Qadi, il comandante di Hamas ucciso dai raid israeliani

Arrestato nel 2005 e rilasciato alcuni anni dopo come parte dell'accordo sulla liberazione di Gilad Shalit, sabato scorso era al comando delle forze di élite del gruppo militante palestinese
Un fermo immagine del raid.
Red. Online
14.10.2023 16:30

«Ali Qadi ha guidato il disumano e barbaro massacro di civili del 7 ottobre in Israele». E ancora: «Lo abbiamo appena eliminato. Tutti i terroristi di Hamas incontreranno lo stesso destino». Poche, durissime parole attraverso cui le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato, nelle scorse ore, di aver ucciso il 37.enne conosciuto anche come Ali al-Qadi. Ovvero, il leader delle forze di élite del gruppo militante palestinese. L'uomo alla testa dei miliziani che hanno condotto le incursioni vicino alla Striscia di Gaza. Figurava sulla lunga lista di obiettivi militari di Israele, assieme agli altri nomi grossi di Hamas. Ma di chi stiamo parlando, esattamente? Proviamo a fare chiarezza.

Secondo l'intelligence israeliana, Ali Qadi è stato colpito durante uno dei tanti raid compiuti nella notte fra venerdì e sabato nella Striscia. A individuare la posizione dell'uomo sarebbero stati gli agenti segreti di Tel Aviv. Il colpo decisivo, invece, è stato sferrato dall'aviazione militare israeliana (IAF). «Sulla base di informazioni precise dell'IDF e dell'intelligence, gli aerei dell'aeronautica militare hanno ucciso Ali Qadi, un comandante della compagnia del commando Nukhba di Hamas, che ha guidato l'attacco terroristico nelle comunità israeliane vicino alla Striscia di Gaza lo scorso fine settimana» ha spiegato l’aviazione israeliana, pubblicando sui social il video del bombardamento all'edificio in cui si trovava l'obiettivo.

Ali Qadi, secondo le stesse fonti, era nel mirino degli israeliani da tempo. Arrestato nel 2005 in seguito al rapimento e all'uccisione di alcuni israeliani, era stato rilasciato anni dopo come parte dell'accordo sulla liberazione di Gilad Shalit, militare franco-israeliano catturato da un commando palestinese nei pressi del confine con la Striscia di Gaza, in territorio israeliano. Il militare venne liberato nell'ottobre del 2011.

Interrogata dall'AFP, una fonte interna di Hamas ha preferito non commentare la notizia della morte del comandante Ali Qadi. Né, d'altronde, ha confermato direttamente quanto comunicato dagli israeliani. L'unica ammissione di Hamas è che l'uomo, 37 anni, originario di Ramallah in Cisgiordania ma residente a Gaza dopo la sua liberazione, era il comandante dell'unità Nukhba. L'élite, appunto.

L'esercito israeliano ha pure dichiarato di aver ucciso, nella notte, un altro comandante di Hamas. Merad Abu Merad, considerato il capo del sistema aereo di Hamas o, meglio, del sistema missilistico. «La scorsa notte, il capo del sistema aereo di Hamas a Gaza City, Merad Abu Merad, è stato ucciso da attacchi aerei effettuati da aerei da combattimento dell'IAF» si può leggere in un comunicato. «Durante l'attacco, aerei da combattimento dell'IAF hanno ucciso Merad Abu Merad, che era il capo del sistema aereo di Hamas a Gaza City, ed era in gran parte responsabile degli attacchi durante il massacro di sabato».

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