Il punto

Ci sarà davvero un successore di Jens Stoltenberg alla NATO?

L'Alleanza, secondo Reuters, preme perché il norvegese rimanga in sella almeno un altro anno mentre il diretto interessato, a più riprese, ha fatto capire di voler lasciare il 30 settembre: ad attenderlo c'è la Banca centrale di Oslo
© OLIVIER MATTHYS
Red. Online
17.06.2023 17:30

La parentesi di Jens Stoltenberg alla NATO si avvia verso la conclusione. Segretario generale dell’Alleanza dal 2014, il norvegese agli occhi di molti Stati membri sarebbe l’uomo ideale per garantire, anche in futuro, stabilità. Tant’è che, secondo la Reuters, l’ipotesi di una proroga annuale del suo mandato sarebbe concreta, molto concreta. Secondo una fonte vicina al dossier, infatti, Stoltenberg gode di un ampio sostegno ed è visto come un leader efficace. «L’amministrazione Biden si sta avvicinando all’idea che Stoltenberg rimanga per un altro anno» ha detto, al riguardo, la fonte.

Il parere dell'esperto

Ma il diretto interessato, lo ha ribadito più volte in questi mesi, ha intenzione di farsi da parte. Anche perché a Oslo lo aspettano per assumere l’incarico di governatore della Banca centrale norvegese. Stoltenberg, da programma, dovrebbe lasciare ufficialmente la guida della NATO il prossimo 30 settembre. Il nome del suo successore, tuttavia, ancora non c’è. Se ne parla da almeno due anni, con candidature più o meno veritiere come quella di Boris Johnson.

Dopo aver beneficiato di tre proroghe a livello di mandato, ora Stoltenberg intende appunto farsi da parte. E tornare in Norvegia. Così Jamie Shea, ex vicesegretario generale per le sfide emergenti alla sicurezza della NATO, a Euronews: «È stato chiaro, il suo incarico scade il 30 settembre e intende dimettersi». Il suo mandato «è stato prorogato tre volte, il che è abbastanza insolito per un segretario generale della NATO, almeno nei tempi moderni».

Dunque, che succederà? Davvero non ci sono margini perché Stoltenberg possa restare un altro po’? Il vertice NATO dell’11 e 12 luglio a Vilnius, in Lituania, permetterà ai leader dell’Alleanza di fare il punto della situazione. Secondo Shea, addirittura, il nuovo segretario potrebbe venire presentato proprio in quell’occasione.

Che profilo serve?

Ma quali caratteristiche dovrebbe avere, detto di Stoltenberg, un segretario generale della NATO? Peso politico, esperienza di governo, ma anche competenze diplomatiche, capacità gestionali e di comunicazione. A detta di Shea, l’Europa avrebbe diversi candidati validi.

C’è anche chi, al riguardo, spinge affinché sia una donna a raccogliere l’eredità di Stoltenberg, qualora confermasse i suoi piani di addio. Il toto nomi sputa spesso fuori il terzetto formato da Kaja Kallas, Ingrida Simonyte e Mette Federiksen, il cui recente viaggio a Washington ha alimentato le speculazioni in merito nonostante le smentite ufficiali. Ma si parla anche dell’olandese Mark Rutte o di una candidatura, forte, dell’Est Europa: un chiaro messaggio a Mosca, in questo caso.

Servirà, in definitiva, qualcuno capace di spiegare perché, in questo preciso momento storico, è necessario che i singoli governi destinino tante risorse alla Difesa e che il sostegno economico e militare all’Ucraina sia costante. Qualcuno come Stoltenberg, se non direttamente lui come lascia intendere Reuters.

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