Cinque incidenti in poche ore: ma il Superjet 100 russo è sicuro?
Gli incidenti, cinque, sono avvenuti (quasi) in contemporanea. Nel giro e nello spazio di poche, pochissime ore l’uno dall’altro. Un caso, indubbiamente, ma anche una conferma: il Superjet 100, l’aereo che avrebbe dovuto rilanciare l’aviazione commerciale russa e, addirittura, conquistare fette di mercati esteri, è (o sembrerebbe essere) un velivolo problematico. Di sicuro, dopo quanto accaduto in Turchia, con l’esemplare di Azimuth Airlines avvolto dalle fiamme sulla pista di atterraggio, l’immagine di questo aereo è peggiorata ulteriormente.
Riavvolgiamo il nastro, forti delle rivelazioni del canale Telegram Aviatorshina. Il primo caso riguarda un altro Superjet in dotazione ad Azimuth Airlines. Durante il volo A4 6041 da Ufa a Krasnoyarsk, a un’altitudine di 10.650 metri, l’equipaggio ha riferito di aver notato un livello troppo basso del fluido nel secondo sistema idraulico. I piloti non hanno dichiarato lo stato di emergenza ma, una volta atterrati, hanno richiesto una sosta sulla pista e, in seguito, di essere trainati al gate con un trattore aeroportuale.
Lo stesso problema, ore dopo, è stato riscontrato dall’equipaggio di un volo Rossiya da San Pietroburgo a Mosca. A un’altitudine di 10 mila metri, sul display è apparso un allarme relativo al basso livello del fluido nel secondo sistema idraulico. Il comandante ha deciso di proseguire verso l’aeroporto di destinazione ma, al contempo, ha richiesto un trattore aeroportuale dopo l’atterraggio poiché presumeva che non sarebbe stato in grado di controllare lo sterzo del carrello anteriore. Allo scalo moscovita è stata annunciata un’allerta: l’aereo ha effettuato un atterraggio normale e in sicurezza, riuscendo a rullare in autonomia fino al gate. Nonostante ciò, durante l’ispezione post-volo sono state scoperte tracce di perdita di fluido idraulico e danni importanti alle tubazioni del secondo sistema idraulico.
Il terzo incidente, quello più mediatizzato, riguarda l’atterraggio brusco (con conseguente incendio) di un Superjet 100 di Azimuth Airlines in viaggio da Sochi ad Antalya, in Turchia. I passeggeri, 89, e i sei membri dell’equipaggio (tre piloti e tre assistenti di volo) sono riusciti a evacuare l’aereo tramite gli scivoli gonfiabili mentre la squadra di soccorso dell’aeroporto ha domato rapidamente l’incendio. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito.
E ancora: un Superjet di Red Wings, in decollo da Sochi e diretto a Mosca, ha interrotto la procedura mentre stava sfrecciando in pista a una velocità di 150 chilometri orari a causa di un non meglio precisato malfunzionamento. Quasi contemporaneamente, l’equipaggio di un Superjet di Rossiya partito da Mosca e in procinto di atterrare a San Pietroburgo ha riferito di un messaggio, sul display, relativo al malfunzionamento al sistema di controllo dello sterzo del carrello anteriore. I piloti, una volta segnalato il guasto e avvisato lo scalo, hanno effettuato un atterraggio in sicurezza sfruttando il carrello principale. Gli stessi piloti hanno poi richiesto il rimorchio fino al gate.
Gli incidenti, cinque, sono avvenuti (quasi) in contemporanea dicevamo a inizio articolo. Nel giro e nello spazio di poche, pochissime ore l’uno dall’altro. Un caso, indubbiamente, ma anche una conferma: il Superjet 100 è (o sembrerebbe essere) un velivolo problematico.