Collisione fra una petroliera e un cargo: «Almeno 32 feriti»

Sono almeno 32 le persone rimaste ferite nella collisione avvenuta stamane nel mare del Nord, al largo delle coste britanniche, fra una petroliera e un cargo: collisione seguita da fiamme a bordo. Lo riferisce la BBC, citando fonti dei servizi di soccorso e aggiungendo che oltre 30 persone sono state finora portate a terra.
La Guardia Costiera fa sapere dal canto suo di aver disposto valutazioni ad hoc per verificare l'impatto del «probabile inquinamento» causato dall'incidente, avvenuto a poche miglia di distanza dal porto inglese di Hull.
L'intero equipaggio della petroliera Stena Immaculate risulta adesso conteggiato a terra, riportano i media britannici, allontanando il timore che l'incidente possa aver causato dei morti. Non è però ancora chiara la sorte della totalità dei marittimi che erano a bordo del cargo Solong, né - al momento - le esatte condizioni di feriti e contusi.
La ricostruzione dell'accaduto sembra confermare che il mercantile abbia speronato la Stena Immaculate: al momento dell'impatto la Solong navigava a una velocità di circa 16 nodi, mentre la Stena Immaculate era quasi ferma, dopo aver ormeggiato le ancore al largo di Hull. Resta da capire come si sia prodotta la collisione, in condizioni di mare e di meteo apparentemente non estreme.
Entrambe le navi coinvolte sono civili. La Solong appartiene a una società armatrice tedesca, ma batte attualmente bandiera del Portogallo essendo stata affittata da un'azienda portoghese. Mentre la Stena Immaculate risulta di proprietà dell'armatore svedese Stena Bulk, della famiglia Olsson, ma batte bandiera Usa essendo stata affittata dallo spedizioniere californiano Crowley.
La petroliera è una delle 10 unità civili autorizzate anche al trasporto di carburante destinato alle forze armate Usa, riferisce la Bbc. Tuttavia non è confermato che in questo viaggio fosse impegnata in tale tipo di attività.