Il caso

Collisione nel Mare del Nord, avvistati migliaia di frammenti di plastica

I pellet, che misurano tra 1 e 5 millimetri e pesano meno di un grammo, sono stati individuati durante i voli di sorveglianza sia in mare che sulla costa dell'East Yorkshire
©DAN KITWOOD / POOL
Ats
17.03.2025 18:20

La guardia costiera britannica ha avviato le operazioni di recupero di migliaia di frammenti di plastica, detti pellet, che erano finiti nel Mare del Nord a seguito della collisione navale avvenuta una settimana fa tra la portacontainer Solong, un cargo tedesco battente bandiera portoghese, e la petroliera svedese Stena Immaculate, noleggiata dal Pentagono per il trasporto di carburante per jet militari.

I pellet, che misurano tra 1 e 5 millimetri e pesano meno di un grammo, sono stati individuati durante i voli di sorveglianza sia in mare che sulla costa dell'East Yorkshire, nel nord dell'Inghilterra. Non sono tossici ma possono rappresentare un rischio per la fauna selvatica se ingeriti dagli animali.

Subito dopo l'incidente, che ha causato la morte di un marittimo filippino imbarcato sulla Solong, Angelo Pernia di 38 anni, e portato all'incriminazione per "omicidio colposo per negligenza grave" del comandante russo del cargo, il 59enne Vladimir Motin, le autorità del Regno Unito non avevano riscontrato segni particolari di inquinamento. "Siamo profondamente preoccupati per i granuli che si depositano lungo il Wash, un'area protetta di importanza internazionale per uccelli come trampolieri, gabbiani e sterne", ha detto Calum Duncan della Marine Conservation Society, organizzazione impegnata nella tutela dei mari.