Italia

Colonnello in pensione con l'uniforme delle SS, scoppia la polemica

L'ex ufficiale dell'Aeronautica italiana ha condiviso la foto su Facebook: «Sono fascista e ne sono orgoglioso» - Sconcertanti le risposte agli utenti: «Se mi dessero un po' di spazio farei sparire gli Lgbt»
©Facebook
Ats
26.07.2024 16:51

«Colleziono uniformi e volevo dire 'sveglia' un po' come Vannacci». Si è giustificato così il colonnello Giovanni Fuochi, che giovedì 25 luglio su Facebook ha postato una fotografia in uniforme da ufficiale delle SS (giacca grigia, fascia rossa con svastica nera sul braccio, croce di ferro al taschino) corredata dalla frase «Sinistrorsi vi aspetto».

Il post e i commenti sono stati successivamente rimossi ma nel frattempo si è scatenata la polemica. Anche perché l'ufficiale dell'Aeronautica, in pensione, ha aggiunto risposte ai vari interventi, scrivendo ad esempio «devi vedere l'intera uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa», ma anche il più sconcertante «se mi dessero un po' di spazio vedresti come spariscono gli Lgbt e coglioni vari» e «sono fascista e ne sono orgoglioso, chi si professa democratico è di gran lunga più intollerante di me».

Fuochi, che è piacentino ed è stato candidato come indipendente nelle liste di Fratelli d'Italia (FdI) alle amministrative di Piacenza del 2022 raccogliendo 41 voti, ha prestato servizio alla base dell'Aeronautica di San Damiano dal 1998 al 2001, mentre già nel 1983 controllava il traffico aereo al 3/o Stormo e nel 1986 era nella segreteria di comando della Scuola di guerra aerea. Nel 1996 è stato ufficiale addetto al Generale comandante della prima Regione Aerea. Quando l'aeroporto di San Damiano è diventato Distaccamento, l'Aeronautica ha nominato Fuochi comandante della base.

Rispondendo al quotidiano «Libertà» di Piacenza che gli chiedeva spiegazioni sulla divisa ha detto tra l'altro «ne ho un'altra, è di un colonnello scozzese della Royal Air Force, stanno l'una accanto all'altra». E alla successiva domanda sul perché esibire però proprio quella nazista ha risposto «riconosco la legittimità del turbamento e mi dispiace. Ho voluto buttare il sasso nello stagno. Non sono un nostalgico e non ho nemmeno l'età per combattere certe cose. Mi duole però vedere l'Italia inginocchiata davanti a certe cose che a me non piacciono». Appena dopo la cancellazione del post ha però anche pubblicato un messaggio sarcastico: «Ci vogliono tutti sudditi».

«Trovo vergognoso il post ma anche il like apposto in calce dalla consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Sara Soresi - commenta la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi - la Resistenza è incisa nella Medaglia d'oro al Valor Militare che a Piacenza venne conferita per il sacrificio di tanti suoi figli nel complesso e doloroso cammino verso la Liberazione, che nel 2024 ci sia ancora qualcuno che incita all'odio vuole proprio dire ignorare gli insegnamenti della storia e questo lo ribadisco lo trovo vergognoso».