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Colpito un ospedale a Gaza, si temono 500 morti

Save the Children: «Più di 1000 bambini morti a causa dei bombardamenti israeliani» — L'UNICEF: «Colpite scuole a Gaza, 2.450 studenti feriti» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Colpito un ospedale a Gaza, si temono 500 morti
Red. Online
17.10.2023 06:07
22:06
22:06
Scambio di accuse, si temono centinaia di morti

Strage all'ospedale di Gaza City con centinaia di morti, uno dei peggiori massacri della guerra che rischia di infiammare ancora di più il conflitto. Hamas ha subito accusato Israele di aver colpito l'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital causando tra i 200 e i 500 morti. L'esercito da parte sua ha negato ogni responsabilità e addossato la responsabilità dell'esplosione al lancio fallito di un razzo della Jihad islamica: «L'ospedale non era un edificio sensibile e non era un nostro obiettivo».

Ma la reazione del mondo palestinese e arabo è stata veemente: il presidente Abu Mazen ha cancellato l'incontro previsto ad Amman con Joe Biden e indetto tre giorni di lutto nazionale in Cisgiordania, mentre l'Olp ha fatto appello alla comunità internazionale chiedendo di «mettere fine a questo massacro». L'Egitto ha condannato «con la massima fermezza il bombardamento israeliano», l'Iran ha parlato di «brutale crimine di guerra e genocidio», la Giordania ha fatto sapere di considerare lo Stato ebraico «responsabile per questi pericolosi sviluppi». Proprio ad Amman in serata è esplosa la protesta di piazza con centinaia di persone che hanno tentato di assaltare l'ambasciata israeliana e appiccato il fuoco ai muri esterni.

Qualunque siano le circostanze del massacro dell'ospedale, si tratta di uno degli episodi più violenti del conflitto in corso. Questa è la situazione che si troverà di fronte il presidente Usa quando domani arriverà a Gerusalemme per portare solidarietà all'alleato di punta in Medio Oriente. Con una novità: l'attesa invasione di Gaza da parte di Israele non è più l'unica «opzione» nella guerra contro Hamas. «Potrebbe essere qualcosa di diverso», ha avvertito l'esercito.

Nella sua visita di 5 ore Biden - che poi volerà ad Amman per vedere il re giordano e il presidente egiziano al Sisi - dovrà confrontarsi con una realtà che all'undicesimo giorno di guerra sta diventando un rebus di difficile soluzione. Pesa su tutto il dramma umanitario nella Striscia dove, secondo Save the Children, tra gli oltre 3000 morti si contano più di 1000 bambini rimasti uccisi negli attacchi di Israele. Il leader americano e il primo ministro Netanyahu dovranno affrontare il nodo della chiusura del valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza, con gli stranieri ancora intrappolati nell'enclave palestinese e le colonne di camion con gli aiuti umanitari bloccati sul lato egiziano del confine. Senza dimenticare il problema dei 250 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Ma soprattutto, un possibile allargamento del conflitto se Israele dovesse entrare 'boots on the ground' a Gaza: minaccia ventilata dall'Iran e dai suoi alleati Hezbollah libanesi, che hanno continuato colpire il nord dello Stato ebraico. Il ministro degli Esteri di Teheran Hossein Amirabdollahian ha ammonito per esempio che l'estensione della guerra su altri fronti si sta «inevitabilmente» avvicinando.

Il pericolo per ora non sembra apparentemente scalfire la determinazione di Israele, anche nel quadro di una possibile opzione alternativa all'invasione. L'esercito ha annunciato che sta continuando a mettere in atto piani offensivi ad ampio spettro in tutto il sud del Paese e al tempo stesso al nord di fronte alla minaccia di Hezbollah. «Il combattimento» a Gaza «sarà condotto nei prossimi giorni con grande forza», ha ripetuto Netanyahu in visita ai soldati nel sud. Altrettanto chiaro è stato il ministro della Difesa Yoav Gallant. «I membri di Hamas hanno due opzioni: arrendersi o morire», ha avvertito. Non è una minaccia a vuoto: l'esercito in questi giorni ha ucciso vari dirigenti e comandanti di alto livello di Hamas. Oggi - solo nella notte sono stati oltre 200 i raid nella Striscia - è toccato al più importante di quelli eliminati finora: si tratta del comandante di Hamas Ayman Nofal (Abu Ahmad), centrato da aerei da combattimento nel campo profughi di Bureij. Israele ha messo sull'avviso anche gli Hezbollah. «Al nostro confine nord siamo in massima allerta. Se gli Hezbollah compiranno il grave errore reagiremo con una potenza elevata», ha avvisato il portavoce militare Daniel Hagari.

A Gaza gli sfollati hanno oramai raggiunto il numero di un milione e i morti sono al di sopra dei 3mila, con 12'500 feriti circa. In Israele il bilancio delle vittime è di circa 1400 (300 soldati) con oltre 500mila sfollati dal sud e dal nord del Paese sotto i razzi che continuano ad arrivare da Gaza. La polizia ha riferito di aver accertato tra i morti 947 civili israeliani uccisi nell'attacco di Hamas: il 70% delle vittime.

22:00
22:00
«L'ospedale è stato colpito dalla Jihad islamica»

«La Jihad islamica è responsabile di un lancio fallimentare del razzo che ha colpito l'ospedale». Lo ha detto in un nuovo intervento il portavoce militare in base «ad un esame dei sistemi operativi dell'esercito» e «di informazioni di intelligence di fonti diverse».

«Un'analisi dei sistemi operativi dell'esercito ha indicato - ha spiegato il portavoce - che una salva di razzi è stata lanciata dai terroristi a Gaza, passando in stretta prossimità dell'ospedale nel momento in cui è stato colpito».

21:54
21:54
«Nessun assalto, i dimostranti sono stati dispersi»

Le forze di sicurezza giordane smentiscono un assalto all'ambasciata israeliana ad Amman. Una nota conferma il tentativo di alcuni dimostranti radunatisi nei pressi ma sottolinea che «sono stati dispersi». Lo riferisce l'agenzia di Stato.

21:36
21:36
Assaltata l'ambasciata israeliana in Giordania

Centinaia di persone hanno assaltato la sede dell'ambasciata israeliana ad Amman, in Giordania, in seguito all'attacco all'ospedale al-Ahly a Gaza City. Le immagini mostrano centinaia di manifestanti che si proteggono il volto dopo aver appiccato il fuoco all'esterno dell'ambasciata. Il fumo e le fiamme sono visibili nei video rilanciati dai social.

21:09
21:09
Israele sull'ospedale colpito: «È stato un razzo di Hamas»

L'esercito israeliano, citato dai media, ha fatto sapere che l'esplosione nell'ospedale Al-Ahli Arabi Baptist di Gaza City è dovuta «al lancio fallito di un razzo di Hamas» e che «non c'è nessun legame dell'esercito stesso con l'esplosione».

21:07
21:07
L'Egitto condanna «con la massima fermezza il bombardamento israeliano»

L'Egitto condanna «con la massima fermezza il bombardamento israeliano» dell'ospedale battista Al-Ahly nella Striscia di Gaza «che ha provocato centinaia di vittime innocenti».

In una nota del ministero degli Esteri, Il Cairo ritiene che «questo deliberato bombardamento di strutture civili costituisca una grave violazione delle disposizioni del diritto internazionale e umanitario e dei valori più basilari dell'umanità e invita Israele a porre fine immediatamente alle sue politiche di punizione collettiva contro le popolazioni della Striscia di Gaza».

«L'Egitto - continua la nota - invita tutti i Paesi del mondo, in particolare quelli più importanti e influenti, a intervenire per fermare queste violazioni e condannarle inequivocabilmente».

Nella nota il ministero degli Esteri egiziano invita Israele a smetterla «di prendere di mira le vicinanze del valico di Rafah per consentire all'Egitto e a tutti gli altri Paesi e organizzazioni internazionali di fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza il più rapidamente possibile».

19:46
19:46
Hamas: «Colpito un ospedale, almeno 500 morti»

Un raid israeliano ha colpito un complesso ospedaliero a Gaza, provocando almeno 500 morti. Lo hanno affermato le autorità di Hamas che governano la Striscia.

Si tratta, scrive il Guardian citando le autorità palestinesi della Striscia dell'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital al centro di Gaza City. Secondo Al Jazeera la maggior parte dei feriti sembrano essere donne e bambini. Nella struttura si erano rifugiate molte famiglie.

19:44
19:44
Cinque esperti forensi dalla Svizzera

Cinque esperti forensi sono arrivati oggi in Israele dalla Svizzera. Il loro compito è aiutare le autorità del Paese a identificare le vittime dell'attacco sferrato da Hamas dieci giorni fa.

Gli specialisti sono medici legali e tecnici forensi, ha annunciato questa sera il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) su X (ex Twitter). La squadra finale dovrebbe essere composta da dieci o venti membri.

Principalmente, gli esperti dovranno identificare i cadaveri sulla base di impronte digitali, dna o altre caratteristiche uniche. La richiesta di supporto in questo campo alla Svizzera è stata inviata direttamente dagli israeliani.

18:53
18:53
«Più di 1000 bambini morti a causa dei bombardamenti israeliani»

L'organizzazione Save the Children ha reso noto che più di 1000 bambini sono morti a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza degli ultimi 11 giorni, circa, uno ogni 15 minuti. Il numero dei minori morti rappresenta circa un terzo del numero totale delle vittime.

«Il tempo sta scadendo per i bimbi di Gaza», ha detto in una nota il direttore dell'organizzazione Jason Lee. «Oggi è prevista la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu: è necessario un cessate il fuoco per salvare la loro vita. Senza la fine dei combattimenti la vita di migliaia di bambini è appesa a un filo».

16:13
16:13
«Morti 724 studenti e 38 insegnanti a Gaza»

Sono 724 studenti e 38 insegnanti sono morti nella striscia di Gaza tra l'inizio del conflitto e il 15 ottobre. I feriti sono invece 2'450 tra gli studenti e 71 tra i docenti. Nel complesso i danni hanno riguardato 164 edifici che ospitavano 223 scuole, soprattutto nella zona attorno a Gaza City e nell'area nord della striscia, con ricadute su 166'433 studenti e 6'624 insegnanti.

Questi sono alcuni dati diffusi da Unicef in un report dell'Education cluster all'interno dei territori palestinesi occupati. L'associazione segnala anche che a causa del conflitto 625 mila studenti e 22'564 insegnanti hanno perso in totale sette giorni di lezione in 803 scuole nella striscia di Gaza. La maggior parte delle scuole (93) ha riportato danni minori, 53 danni moderati, 17 hanno danneggiamenti significativi e una è stata del tutto distrutta. 14 di questi edifici erano occupati da scuole dell'Unrwa, mentre i restanti ospitavano tutti scuole pubbliche.

Al momento, inoltre, le scuole sono utilizzate come rifugi. L'Unicef stima che 300 mila sfollati abbiano trovato riparo nelle strutture scolastiche dell'Unrwa, mentre altre 54'453 persone nelle scuole pubbliche.

16:00
16:00
«Ucciso uno dei principali comandanti di Hamas»

Hamas annuncia che uno dei suoi principali comandanti, Ayman Nofal, è stato ucciso in un attacco israeliano.

14:59
14:59
Il Sudafrica parla con Hamas per dare aiuti ai palestinesi

La ministra degli Esteri del Sudafrica, Naledi Pandor, ha parlato con il leader di Hamas per «discutere la fornitura di aiuti umanitari alla Palestina»: lo ha reso noto il suo ufficio, citato dalla Bbc. La ministra sudafricana ha confermato di aver avuto una telefonata con il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, a nome del governo sudafricano.

Hamas, e non il Sudafrica, ha avviato i colloqui, precisa l'ufficio. Nella dichiarazione si legge: «Durante la chiamata, e in linea con la posizione del governo, la ministra Pandor ha ribadito la solidarietà e il sostegno del Sudafrica al popolo palestinese e ha espresso tristezza e rammarico per la perdita di vite innocenti sia palestinesi sia israeliane».

«La ministra Pandor e il leader di Hamas hanno discusso su come portare gli aiuti umanitari necessari a Gaza e in altre parti dei territori palestinesi», si aggiunge nella nota. L'ufficio della ministra ha smentito le notizie, circolate a livello locale, secondo cui Pandor avrebbe espresso sostegno all'attacco di Hamas contro Israele.

14:56
14:56
Quattro persone uccise in un bombardamento nel sud del Libano

Quattro persone sono state uccise nel sud del Libano, lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele.

Lo riferisce la Croce Rossa libanese che ha inviato sul posto squadre mediche per recuperare i corpi, nei pressi della località frontaliera di Alma Shaab, nel settore occidentale della Linea Blu tra i due paesi, presa di mira stamani da bombardamenti di artiglieria israeliani.

14:51
14:51
La Turchia critica Israele: «Hanno rubato le terre ai palestinesi»

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha criticato Israele per avere occupato terre appartenenti ai palestinesi. «La percezione che hanno creato negli anni ha fatto dimenticare alla gente la vera natura del problema, hanno mentito a loro stessi e al resto del mondo e questa bugia è stata istituzionalizzata ma ora è tempo di finire tutto questo, abbiamo bisogno di nuove definizioni. Occupi la terra di qualcun altro, sequestri la loro casa e la demolisci, cacci la popolazione e porti altre persone che si stabiliscono in queste case, voi li chiamate 'coloni' ma la definizione di ciò è furto e dovremmo chiamarlo in questo modo», ha detto Fidan durante una conferenza stampa congiunta a Beirut con l'omologo libanese Abdallah Rashid Bouhabib, come riporta Sabah.

«Questo non porta sicurezza e pace né per Israele né per la Palestina, dovrebbe essere posta fine a queste disgustose bugie», ha aggiunto Fidan.

14:43
14:43
Almeno due navi USA con marines verso la costa israeliana

Almeno altre due navi della Marina Usa che trasportano migliaia di marines si stanno dirigendo dal Golfo verso la costa israeliana per aiutare qualsiasi potenziale risposta degli Stati Uniti ai combattimenti sul terreno tra Hamas e Israele, in particolare per l'evacuazione di cittadini americani.

Si tratta della nave d'assalto anfibia USS Bataan e della nave da sbarco anfibia USS Carter Hall, che possono lanciare moto d'acqua per traghettare le persone dalla riva alle navi. Lo riferisce la Cnn citando due dirigenti del Pentagono.

L'Us Bataan Amphibious Ready Group, che comprende fino a 2.400 Marines della 26a Marine Expeditionary Unit, si recherà nel Mar Mediterraneo orientale nel caso in cui gli venga ordinato di evacuare gli americani da Israele, Gaza o Libano. Può anche fornire assistenza medica se necessario.

I marines sono anche a bordo della USS Mesa Verde, una terza nave anfibia della Marina che ha lasciato lunedì il suo porto di origine in Spagna. Un ufficiale della Marina ha confermato che la nave ha preso il largo, ma non ha detto se le sia stato ordinato di unirsi ad altre navi della Marina vicino a Israele.

14:30
14:30
Missili su Metulla dal Libano, tre i feriti

Tre israeliani, di cui due riservisti dell'esercito e un civile, sono rimasti feriti a Metulla nel nord di Israele dal lancio di stamani di missili anti tank dal Libano. Lo riferisce il portavoce militare israeliano.

14:24
14:24
Biden in Israele per 5 ore, poi si sposterà ad Amman

Il presidente americano Joe Biden resterà in Israele nella sua visita di domani per circa 5 ore. Lo riferisce la tv israeliana canale 12. Confermata - secondo la stessa fonte - anche la successiva vista ad Amman per un incontro con re Abdallah II. Biden parteciperà ad un summit con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e quello egiziano Abdel-Fattah al-Sisi.

14:23
14:23
Dal Libano nuovi missili anti-tank sul kibbutz Yiftah

Nuovi scontri al confine nord di Israele con il Libano. Il portavoce militare ha fatto sapere che altri due missili anti-tank sono stati lanciati nei pressi del kibbutz Yiftah, accompagnati da spari verso postazioni militari israeliane sul confine. L'esercito sta ora attaccando con l'artiglieria siti militari di Hezbollah dall'altra parte della frontiera

14:08
14:08
Continua il lancio di razzi da Gaza verso Israele

Continua il lancio di razzi da Gaza verso Israele. In queste ultime ora - ha fatto sapere il portavoce militare - sono stati presi di mira il centro del paese (compresa Rishon Letizion) e la cittadina costiera di Ashkelon che non dista molto dalla Striscia.

14:07
14:07
L'annuncio del Pentagono: «2.000 soldati americani in allerta»

Il Pentagono annuncia che 2.000 soldati americani sono stati messi in stato di allerta per un eventuale dispiegamento nella regione nell'ambito del conflitto fra Israele e Hamas. La notizia era stata anticipata ieri dal «Wall Street Journal».

La messa in stato di allerta dei soldati è una decisione presa per fare in modo che siano pronti a un dispiegamento e punta a rafforzare la capacità del Dipartimento della Difesa americano di rispondere rapidamente all'evoluzione della situazione in Medio Oriente, afferma il Pentagono in una nota, sottolineando che il segretario alla Difesa Lloyd Austin continuerà a valutare la postura americana e resterà in stretto contatto con gli alleati e i partner.

13:31
13:31
Convogli di camion con gli aiuti fermi al valico di Rafah

I convogli con gli aiuti umanitari da giorni bloccati in Egitto, per i pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, si sono diretti oggi verso il valico di frontiera di Rafah con l'enclave palestinese assediata, segnalano funzionari umanitari.

Da quando Hamas ha lanciato il suo sanguinoso attacco contro Israele il 7 ottobre, l'Egitto ha tenuto chiuso il valico di Rafah, per facilitare l'ingresso o il passaggio dei propri cittadini che tentavano di fuggire, mentre Israele ha ripetutamente colpito il lato palestinese del valico.

«Siamo arrivati al terminal e ora stiamo aspettando il passo successivo», ha segnalato Heba Rashed, che dirige il gruppo umanitario Mersal.

Centinaia di altri camion si stanno dirigendo lungo la strada costiera per il viaggio di 40 chilometri dalla città egiziana di El Arish a Rafah, hanno rilevato altri funzionari umanitari.

Un funzionario della Mezzaluna Rossa ha confermato che convogli umanitari si stavano radunando sul lato egiziano della città di confine divisa di Rafah. «Non ci è stato detto a che ora attraverseremo, ma ci è stato chiesto di dirigerci a Rafah», ha detto aggiungendo che «si potrebbe dire che siamo vicini ad un accordo sull'ingresso degli aiuti e sull'uscita degli stranieri».

12:59
12:59
«Tutti parlano dell'invasione di Gaza, ma il piano di Israele potrebbe essere un altro»

L'esercito israeliano si sta preparando per le prossime tappe nella guerra contro Hamas ma i piani potrebbero essere diversi dall'attesa invasione via terra della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hecht.

«Ci stiamo preparando - ha spiegato in un briefing con i giornalisti - ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell'offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso».

12:41
12:41
«Hamas ci dica il prezzo per gli ostaggi»

«Noi abbiamo chiesto dei corridoi per riportare a casa gli ostaggi», ma senza offrire una contropartita. «Hamas ci deve dire che sono pronti e qual è il prezzo. Non abbiamo ancora avuto una risposta». Lo ha detto Yaakov Peri, ex capo dello Shin Bet e membro del team di negoziatori del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi nell'attacco del 7 ottobre, parlando con alcuni giornalisti, tra cui l'ANSA, a margine della conferenza stampa dei genitori di Maya Shem, la ragazza rapita apparsa ieri in video.

12:39
12:39
Ucciso in un attacco israeliano il capo di Hamas dei valichi della Striscia

Il capo di Hamas dei valichi della Striscia Fouad Abu Btihan e alcuni suoi familiari sono stati uccisi in un attacco israeliano. Lo riferisce la radio di Hamas, citata dai media israeliani.

11:59
11:59
«Nei negozi di Gaza c'è cibo solo per altri 4-5 giorni»

Nei negozi di Gaza sono rimasti generi alimentari sufficienti solo per altri 4-5 giorni: lo ha reso noto oggi l'Onu.

10:54
10:54
Hamas diffonde il primo video di un ostaggio

«Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile». È il drammatico SOS lanciato nel primo video pubblicato da Hamas di una dei 200 ostaggi portati a Gaza nel sanguinoso blitz del 7 ottobre nel sud di Israele.

Gli occhi azzurri cerchiati, i capelli lunghi sciolti sulle spalle, il volto reso inespressivo dalla paura, la ragazza guarda nell'obiettivo e scandisce: «Mi chiamo Maya Sham, ho 21 anni e sono di Shohaam. In questo momento sono a Gaza», dice in ebraico raccontando lei stessa di come è finita nella mani dei terroristi, mentre rientrava dal rave nel deserto del kibbutz di Reim, finito nel sangue.

«Sabato mattina presto stavo tornando da una festa nell'area di Sderot. Sono stata gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e mi hanno curato all'ospedale per tre ore. Si sono presi cura di me, fornendomi farmaci», ricorda Maya.

Per poi lanciare il suo appello: «Vi chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile».

Il filmato, non verificabile, dura più di un minuto: nella sequenza precedente si vede Maya stesa su un letto con una coperta scura a tema floreale, mentre allunga il braccio destro ferito. Mani inguantate che spuntano da un camice bianco, di cui si vedono solo le braccia, le medicano una ferita che sembra profonda, che lascia tracce di sangue sulle garze. L'espressione della ragazza, smalto fucsia sulle dita e tatuaggi sul braccio, è visibilmente sofferente ed impaurita.

In una conferenza stampa la mamma di Maya, Keren Sherf Shem, ha dichiarato che «non sapevo se fosse viva o morta, ora ho la prova che è viva» anche se «spaventata e sofferente. Prego il mondo di riportare la mia bambina a casa, era solo andata a una festa. Non è la sola, questo è un crimine di guerra». «Si vede che dice quello che le dicono di dire», aggiunge la madre.

Secondo il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, il video «è terrorismo psicologico condotto da Hamas contro i cittadini di Israele». «Prevediamo che ci saranno altri filmati, e siamo determinati a combattere contro questo genere di guerra», ha aggiunto.

Riferendosi alle immagini in cui la giovane appare bendata, Hagari ha detto: «Hamas cerca di presentarsi come un'organizzazione umana, mentre ha compiuto crimini atroci». Hamas «ha infierito contro gli stessi abitanti di Gaza, rubando combustibile e scorte di cibo e chiudendoli nel nord della Striscia».

Secondo «Haaretz» la ragazza ha anche la nazionalità francese. Nella sua visita in Israele nei giorni scorsi, la ministra degli esteri di Parigi, Catherine Colonna, aveva incontrato la famiglia Sham nel sud del paese.

10:28
10:28
«L'artiglieria israeliana bombarda il Sud del Libano»

L'artiglieria israeliana sta colpendo colline del Sud del Libano a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi, nei pressi di Kfar Kila, di fronte alla cittadina israeliana di Metulla, in risposta a un attacco di razzi anti-carro lanciato dal Sud del Libano sul centro abitato di Metulla. Quest'ultimo è stato dichiarato zona militare chiusa, riferiscono i media israeliani.

«Al nostro confine nord siamo in massima allerta. Nella misura in cui gli Hezbollah compiranno un grave errore reagiremo con una potenza molto elevata», ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo che nella notte è stata sventata un'infiltrazione armata dal sud del Libano e prima dell'attacco odierno alla cittadina di Metulla, nell'alta Galilea.

«Lo Stato del Libano deve chiedersi se è disposto a mettere in pericolo il paese per i terroristi dell'Isis a Gaza. Deve proprio porsi questa domanda».

09:48
09:48
Colpita dal sud del Libano la città di Metulla

L'insediamento israeliano di Metulla è stato colpito da proiettili sparati dal Sud del Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e fonti dell'intelligence militare libanese in contatto con l'ANSA nel sud del Libano, ma non autorizzate a parlare con i media.

Una colonna di fumo, che sale da uno degli edifici di Metulla, è visibile dal lato libanese della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi.

Stando alle stesse fonti intensi bombardamenti israeliani si sono registrati per tutta la notte nel sud del Libano. Non ci sono notizie di vittime. Immagini televisive e sulle reti sociali documentano l'attività di artiglieria israeliana lungo tutta la Linea Blu di demarcazione tra i due paesi fino alle prime luci dell'alba.

09:01
09:01
«Neutralizzati 4 terroristi che volevano infiltrarsi dal Libano»

L'esercito ha fatto sapere «di aver ucciso quattro terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele dal Libano». Secondo il portavoce, i quattro stavano cercando di piazzare un ordigno esplosivo vicino al confine. Come risposta - ha aggiunto il portavoce - l'esercito ha lanciato un attacco aereo nella zona.

08:29
08:29
Dopo 11 ore di pausa ripresi lanci razzi da Gaza

Dopo 11 ore di pausa, sono ripresi i lanci di razzi da Gaza verso le comunità nel sud di Israele al ridosso della Striscia, dove sono risuonate le sirene d'allarme. Lo riferisce l'esercito israeliano.

07:27
07:27
Biden anche in Giordania: vedrà re Abdallah e Abu Mazen

Il presidente americano Joe Biden farà sosta anche in Giordania nel suo viaggio di domani in Israele.

Biden in Giordania incontrerà re Abdallah e il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen. In Israele il presidente Usa vedrà il premier Benjamin Netanyahu.

07:26
07:26
«Fra i 200 e i 250 ostaggi: sono nostro ospiti»

Ci sono attualmente tra i 200 e i 250 ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha detto, citato dai media il portavoce dell'ala militare dei Hamas Abu Obeida spiegando che non c'è un conto preciso viste «le difficoltà pratiche e di sicurezza».

Obeida, in un'intervista tv a Gaza, ha aggiunto che 200 degli ostaggi sono in mano a Hamas e altri 50 in mano a «fazioni della resistenza e ad altre parti». I cittadini stranieri «sono nostri ospiti» e «saranno rilasciati quando le condizioni sul campo» lo permetteranno.

Da parte sua Khaled Meshal, uno dei leader ed ex capo dell'ufficio politico di Hamas, ha affermato in un'intervista all'emittente tv qatariota Al-Arabiya che «le considerazioni sui soldati prigionieri e i civili sono diverse». A suo dire «Israele dà valore solo al numero dei prigionieri. Abbiamo abbastanza prigionieri per garantire il rilascio di tutti i detenuti palestinesi».

«Le forze di resistenza di Gaza hanno studiato tutti gli scenari, compresa un'invasione di terra. Non è la prima volta che Israele minaccia di schiacciare Hamas, e non scoraggia nemmeno né ci spaventa», ha detto Meshal.

07:24
07:24
Gaza: 600mila evacuati ma ancora 100 mila in città

Secondo il portavoce dell'esercito israeliano Jonathan Conricus, 600.000 abitanti di Gaza hanno evacuato l'area in seguito agli avvertimenti lanciati venerdì scorso dalle Forze di difesa israeliane (IDF) ma altre 100.000 non hanno ancora lasciato la città.

Israele ha avvertito la popolazione di lasciare l'area di Gaza City prima di quelle che ha annunciato come «operazioni militari rafforzate» dei prossimi giorni. Conricus ha affermato che tali manovre inizieranno «quando i tempi saranno adatti all'obiettivo».

07:23
07:23
Visita a sorpresa del supervisore delle forze USA in Medio Oriente

L'ufficiale americano più alto in grado nella supervisione delle forze USA in Medio Oriente è arrivato in Israele per una visita a sorpresa, riferiscono i media locali e statunitensi.

Il generale Michael 'Erik' Kurilla, capo del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), ha affermato che la sua visita viene effettuata per «garantire che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi, con particolare attenzione a evitare che altre parti espandano il conflitto».

06:15
06:15
«Quasi 500 mila gli sfollati interni israeliani dopo gli attacchi di Hamas»

Sono quasi 500.000 gli sfollati interni israeliani dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, ha detto oggi il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) in conferenza stampa.

«Circa mezzo milione di israeliani sono sfollati» all'interno dei confini del Paese. «Abbiamo evacuato tutto il sud di Israele, tutte le località vicine alla Striscia di Gaza, seguendo le direttive del governo. Abbiamo fatto lo stesso nel nord, dove sono state evacuate 20 località vicine al confine», ha detto l'ufficiale dell'Idf.

06:07
06:07
Il punto alle 6.00

Nella notte, il segretario di Stato Antony Blinken ha annunciato da Tel Aviv che gli Stati Uniti e Israele «hanno concordato di sviluppare un piano che consentirà agli aiuti umanitari delle nazioni donatrici e delle organizzazioni multilaterali di raggiungere i civili a Gaza». «È fondamentale che gli aiuti inizino ad affluire a Gaza il prima possibile», ha dichiarato Blinken in una sede diplomatica statunitense a Tel Aviv, citato dalla CNN.

«Il presidente Joe Biden non vede l'ora di discuterne ulteriormente quando sarà qui in Israele, mercoledì», ha affermato poi il segretario di Stato, confermando così le voci riguardanti l'arrivo del leader americano nei prossimi giorni. 

Biden visita Israele in un «momento critico», ha sottolineato Blinken. Il presidente parlerà dell'assistenza «umanitaria per assicurarsi che lavoriamo tutti insieme e per assicurarci che gli aiuti non vadano a Hamas ma ai civili», ha aggiunto il portavoce del Consiglio alla Sicurezza nazionale americano John Kirby. Gli Stati Uniti e Israele, ha annunciato Blinken, svilupperanno un piano per «consentire agli aiuti umanitari da Paesi donatori e organizzazioni multilaterali di raggiungere i civili a Gaza, inclusa la possibilità di creare aree» sicure.

La visita di domani di Joe Biden, ha affermato il New York Times, ritarderà l'operazione di terra pianificata dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza di almeno 24 ore. Israele continua a prepararsi per operazioni militari «potenziate» a Gaza rispondendo al tempo stesso ai «tentativi di infiltrazione» di Hezbollah dal Libano, secondo il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus. Parlando stamattina in conferenza stampa, l'ufficiale delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha detto che i tempi delle mosse di Israele su Gaza dipenderanno da «molte variabili», compreso il movimento dei civili all'interno dell'enclave a cui è stato ordinato di evacuare. Alla domanda se la visita di Biden domani in Israele ritarderà le operazioni militari rafforzate in vista di un'invasione di terra, Conricus ha detto: «Dovremo vedere». Il portavoce delle IDF ha affermato che c'è un «significativo svantaggio» dal punto di vista strategico nell'annunciare le intenzioni dello Stato ebraico a Gaza, ma ha sottolineato che Israele è preoccupata per la sicurezza dei civili. «Non è nostro compito uccidere o ferire in altro modo civili non combattenti», ha detto Conricus.