Con la Brexit il Regno Unito ha perso 140 miliardi di sterline

L'economia del Regno Unito ha perso 140 miliardi di sterline (più di 152 miliardi di franchi) a causa della Brexit. È quanto emerge in un rapporto che presenta oggi il sindaco laburista di Londra Sadiq Khan in un discorso anticipato dai media.

Oltre ad affermare che il divorzio britannico dall'Unione europea «non sta funzionando» e ha avuto gravi ricadute anche sull'occupazione, con la stima di 1,8 milioni di posti di lavoro in meno, il primo cittadino intende invocare legami più stretti con Bruxelles tramite un «nuovo accordo» per evitare ulteriori contraccolpi in futuro.

Nel rapporto, commissionato dal comune di Londra alla società Cambridge Econometrics, si afferma inoltre che la produzione dell'economia nazionale è inferiore del 6% rispetto a quella che sarebbe stata se il Regno fosse rimasto nell'unione doganale e nel mercato unico.

Khan da tempo cavalca il dossier delle conseguenze negative della Brexit - fra l'altro emerse nei mesi scorsi anche da alcune analisi condotte dalla Bank of England - che invece il leader del suo Partito laburista, Keir Starmer, appare intenzionato a tenere fuori dai temi della campagna elettorale in vista delle politiche previste per la seconda metà di quest'anno, ritenendo l'uscita dall'Unione europea una questione ancora potenzialmente divisiva (malgrado la delusione di molti testimoniata dai sondaggi di questi mesi) e comunque non formalmente reversibile nel breve o nel medio periodo.

Anche Khan ha davanti un cruciale appuntamento elettorale: in maggio infatti tenterà di conquistare il terzo mandato come primo cittadino della capitale.

Nell'intervento del sindaco è prevista anche una dichiarazione sul tema dell'immigrazione: per Khan è necessario un approccio guidato dai fatti e non dall'allarmismo, in quanto si devono ricordare anche i benefici economici, sociali e culturali del fenomeno.