Condannati a morte per post «blasfemi» su Facebook
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Un tribunale della città pachistana di Rawalpindi ha condannato a morte quattro persone, tutte musulmane, accusate di blasfemia per aver offeso figure sacre islamiche o il Corano su Facebook e altre piattaforme di social media. Il tribunale di primo grado ha inoltre imposto pene detentive e multe agli imputati.
La corte li ha condannati a sette anni di prigione e ha imposto una multa separata di 100'000 rupie (325 franchi) ciascuno. Se non pagheranno, dovranno scontare altri sette anni.
Gli imputati hanno il diritto di presentare ricorso contro il verdetto e la pena capitale non sarà eseguita senza la conferma dell'Alta corte.
La blasfemia rimane una questione molto delicata in Pakistan e viene spesso utilizzata in modo improprio, portando alla persecuzione delle minoranze religiose. Fece scalpore il caso di Asia Bibi, una donna cristiana che ha trascorso otto anni nel braccio della morte prima di essere assolta dalla Corte suprema nel 2018.