«Conquistare la Moldavia per creare la Russia del Sud»

Si avvicina la data del 9 maggio, giorno in cui la Russia festeggia la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra mondiale. In un conflitto come quello ucraino, nel quale l’informazione e la disinformazione sono due facce della stessa medaglia attorno alle quali si consuma la propaganda di guerra, si moltiplicano anche le speculazioni su quanto accadrà quel giorno solenne a Mosca. All’inizio della settimana in corso si è fatta largo l’ipotesi che il Cremlino stia valutando di ridurre il potenziale bellico da sfoggiare durante la parata militare prevista sulla piazza Rossa, per far marciare 500 prigionieri ucraini catturati dalle milizie russe nell’ex Repubblica sovietica. Ma c’è dell’altro. I servizi segreti ucraini, con il passare delle settimane - con la guerra che è ormai entrata nel 69. giorno - avrebbero fornito le prove che Vladimir Putin, oltre ad alzare il tiro nel Donbass per conquistare le città portuali ucraine sul Mar d’Azov e sul Mar Nero, abbia anche deciso «l’invasione della Moldavia», ritenuta «imminente». Lo ha scritto il Times di Londra nella sua edizioni di lunedì. Secondo il quotidiano conservatore la Russia avrebbe «chiari piani» al riguardo. Questo tipo di invasione - è specificato nel testo - potrebbe far scattare il dispositivo di sicurezza dell’esercito ucraino e di quello rumeno, che è fortemente ancorato al contingente NATO sul territorio, non disponendo la Moldavia di mezzi militari e uomini sufficienti per difendersi da un eventuale attacco russo (Chisinau può contare solo su 3.500 soldati).
In precedenza si è anche discusso di un attacco russo dalla Transnistria, enclave moldava non ufficialmente riconosciuta da alcuno Stato. A questo proposito, da qualche giorno, in Moldavia e in Romania si è aperto un dibattito, anche a livello politico, che tenderebbe a escludere il possibile passaggio di milizie russe dalla città di Odessa fino alle frontiere - situate a circa 300 chilometri di distanza - di Palanca e Kuchurhan (confini moldavo e transnistriano). Sarebbe ritenuto troppo rischioso dagli stessi russi. Resterebbe sul tavolo l’ipotesi uno sconfinamento dei caccia di Mosca via Transnistria (per bombardare l’Ucraina dalla zona di frontiera) tramite l’aeroporto di Tiraspol. Ma tant’è.
Un altro documento, pubblicato da Radio Free Europe, che i giornalisti dell’emittente riferiscono di avere ottenuto da ambienti vicini a Russia Unita - il partito di Putin - paventa «piani per costituire un nuovo Stato» in risposta al «terrore e all’imposizione totalitaria dell’ideologia del nazismo e della bandiera». Il documento in questione ha anche un nome: «Il Manifesto del Consiglio popolare della Russia meridionale». Il nuovo Stato fantoccio si chiamerebbe «Sud Russia».