Continuano le proteste per la riforma delle pensioni: 11.000 agenti in strada

Alla vigilia della seconda giornata di mobilitazione nazionale contro la contestata riforma pensionistica di Emmanuel Macron, il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, annuncia il dispiegamento di 11.000 poliziotti e gendarmi in tutta la Francia per garantire l'ordine pubblico durante le manifestazioni di piazza.
Intanto, la proposta di legge è sbarcata oggi in commissione all'Assemblea nazionale, la camera bassa del Parlamento di Parigi, con i deputati di opposizione che annunciano battaglia. I circa sessanta parlamentari della commissione per gli Affari Sociali dell'Assemblée Nationale sono chiamati ad analizzare, articolo per articolo, la bozza di legge che prevede, tra l'altro, il contestato innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni. Disposizione che fa infuriare gauche e i sindacati.
Quella che viene definita come la 'madre di tutte le riforme' di Macron sbarcherà poi in plenaria al Palais Bourbon il 6 febbraio. Ieri, la tensione è tornata a crescere dopo che la premier, Elisabeth Borne, ha dichiarato che l'innalzamento a 64 anni dell'età pensionabile non è «più negoziabile». Seppellita a fine 2019 dopo scioperi a oltranza e l'avvento della pandemia da Covid-19, la riforma previdenziale è stata tra le grandi promesse non mantenute di Macron nel precedente quinquennato all'Eliseo (2017-2022). Nella campagna elettorale che lo ha riconfermato alla presidenza lo scorso aprile, lui si era comunque impegnato dinanzi agli elettori a farla varare al più presto in caso di rielezione. Ma tra l'opposizione delle piazze e in parlamento la strada sembra tutta in salita. Lo scorso 19 gennaio, sono stati oltre 1 milione i manifestanti conteggiati in tutta la Francia durante la prima giornata di proteste contro la riforma.