Spagna

Continuano le ricerche dei dispersi a Valencia, mentre il maltempo si abbatte sull'Andalusia

È salito a 158 il numero di morti confermati, mentre rimane ignoto quello dei dispersi – Cinquecento militari si uniranno oggi all'unità di emergenza già schierata negli scorsi giorni – Allarme di grado rosso nell'area di Huelva: qui, nella notte, un violento temporale ha inondato diversi comuni
©MAXAR TECHNOLOGIES HANDOUT
Red. Online
01.11.2024 08:41

Il bilancio delle vittime nell'alluvione in Spagna fa sempre più paura. È salito, infatti, a 158 il numero di morti confermati: 155 nell'area di Valencia, mentre altre tre persone sono morte in Castilla-La Mancha e in Andalusia. L'epicentro del dramma rimane attualmente l'hinterland di Valencia, una città sotto shock nonché parzialmente isolata. Se, infatti, l'aeroporto rimane funzionante, i treni resteranno invece fuori uso per almeno 15 giorni, mentre notevoli danni alla rete stradale limitano la circolazione delle auto.È in diverse aree della sua periferia dove si concentra il grosso dei morti: almeno 45 (di cui sei ospiti di una casa di riposo) a Paiporta, altre 13 tra La Torre e Castellar, mentre non è ancora certa la cifra, che si teme alta, dei deceduti a Sedaví.

Le ricerche

La ricerca dei dispersi, intanto, continua senza tregua, «casa per casa», ha detto il premier spagnolo Pedro Sánchez. «Il nostro impegno, per terra, mare e aria, con tutti i mezzi e per tutto il tempo necessario, è volto a ritrovare le persone scomparse». Quest'oggi, hanno fatto sapere i media spagnoli, 500 soldati dell'esercito si uniranno ai 1.200 messi in campo dall'Unità di Emergenza militare (UME), che da giorni ormai si impegnano nelle operazioni di ricerca, mentre il numero dei dispersi, al momento, rimane ignoto. Due ministri del governo spagnolo si uniranno, inoltre, al Centro di coordinamento operativo integrato che sta supervisionando la situazione insieme al governo regionale valenciano: il focus sarà riposto sul ripristino delle strade ancora bloccate.

In un altro giorno destinato a veder lievitare il numero di morti, una buona notizia: il ministero degli Esteri dell''Ecuador ha reso noto che sette degli otto ecuadoriani dispersi in seguito alle inondazioni che hanno ucciso almeno 158 persone a Valencia e dintorni sono stati ritrovati vivi. L'ambasciata ecuadoriana a Madrid e i consolati di Valencia, Madrid e Barcellona stanno monitorando la situazione nel caso in cui vengano identificate altre persone, ha fatto sapere il ministero ai media spagnoli.

Altre regioni

L'allerta maltempo, nel frattempo, rimane alta. «L'episodio di piogge torrenziali e forti inondazioni che ha causato più di 155 morti a Valencia continuerà per tutto il fine settimana», ha avvertito Rubén del Campo, portavoce dell'Agenzia meteorologica di Stato (AEMET), nelle dichiarazioni rilasciate a El País ieri sera. E così è stato. L'AEMET mantiene in allerta cinque comunità oggi, venerdì, inizio di un lungo fine settimana festivo in cui la DGT ha chiesto ai cittadini di non recarsi nell'area di Valencia, Andalusia, Isole Baleari, Catalogna, Estremadura.

Particolare preoccupazione, in queste ore, è stata registrata in Andalusia, dove l'allerta ha raggiunto il grado rosso nelle zone costiere di Huelva, Andévalo e Condado, almeno fino alle nove del mattino. Un forte temporale si è infatti abbattuto sull'area di Huelva alle due del mattino, allagando gran parte della città. Nei villaggi vicini alla capitale andalusa sono stati registrati fino a 100 litri per metro quadrato nelle prime ore del mattino. Secondo il servizio di emergenza della Junta de Andalucía, sono stati segnalati più di 40 episodi di inondazione anche ad Aljaraque, Cartaya, Punta Umbría e Gibraleón.

Su X, il presidente della Giunta dell'Andalusia, Juanma Moreno, ha chiesto alla popolazione di Huelva di non uscire di casa se non strettamente necessario, invitando i cittadini alla «prudenza» e a «evitare spostamenti o qualsiasi rischio non necessario».

Una DANA anomala

Le intense precipitazioni che in questi giorni stanno colpendo la Spagna sono provocate da un fenomeno noto come DANA (Depresion Aislada en Niveles Altos, o depressione isolata ad alto livello): ne avevamo parlato qui. L'AEMET ha fatto sapere oggi che la DANA continuerà a causare condizioni meteorologiche avverse fino a domenica: una virulenza, insieme alla persistenza, del tutto nuove. Tanto che fra i meteorologi spagnoli, si legge sui media locali, c'è qualcuno che parla di «DANA anomala» o, addirittura, di «DANA di nuova generazione».

In questo articolo: