Contro il riconoscimento facciale
Il riconoscimento facciale automatizzato e la sorveglianza biometrica di massa dovrebbero essere vietati nello spazio pubblico in Svizzera. A chiederlo sono tre organizzazioni, che hanno lanciato una petizione in questo senso.
Attualmente la Confederazione non dispone di una legislazione efficace per limitare l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento facciale, hanno sottolineato Amnesty International, AlgorithmWatch CH e Société Numérique (Società digitale) in un comunicato. Queste tecnologie permettono alle autorità e ad altre entità private di sorvegliare i luoghi pubblici 24 ore su 24 in maniera completamente automatizzata.
Le tre organizzazioni spiegano che tali sistemi sono sempre più utilizzati in Europa e che probabilmente una legge che ne autorizzerà un’ampia utilizzazione sarà creata prossimamente in Svizzera.
Inchieste - continuano le tre associazioni - hanno mostrato che forze di polizia in Svizzera lavorano già con programmi di riconoscimento facciale, ma «dubbi esistono sulla legalità di tali pratiche», viene evidenziato nella nota.
La sicurezza rischierebbe insomma di finire con il violare i diritti fondamentali della popolazione, ha detto il direttore di Société Numérique Erik Schönenberger, citato nel comunicato. «Le tecnologie di riconoscimento facciale sono inoltre discriminatorie, perché riconoscono meno bene i volti che non sono bianchi o maschili». La sorveglianza di massa è quindi inconciliabile con i diritti fondamentali, ha concluso.