Mondo
La diretta

Corea del Sud, «La legge marziale è stata revocata»

Il presidente Yoon Suk Yeo ha annunciato il passo indietro: la misura era stata imposta solo poche ore fa, quando Yoon aveva accusato l'opposizione di «attività contro lo Stato» – Il Parlamento di Seul si era espresso contro la mossa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Corea del Sud, «La legge marziale è stata revocata»
Red. Online
03.12.2024 17:41
22:00
22:00
«L'ONU osserva la situazione da vicino e con preoccupazione»

L'Onu sta monitorando i disordini politici in Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato e poi ritirato la legge marziale, "molto da vicino e con preoccupazione", ha detto Stephane Djuarric, portavoce del Segretario generale Antonio Guterres. "La situazione si sta evolvendo rapidamente", ha aggiunto.

21:22
21:22
Il governo coreano approva la revoca della legge marziale

Il governo coreano ha approvato la revoca della legge marziale, come aveva annunciato il presidente Yoon dopo le proteste di tutto lo schieramento politico e le manifestazioni di piazza. Lo riferisce l'agenzia Yonhap.

21:01
21:01
I sudcoreani scesi in piazza festeggiano

Gioia fra i manifestanti sudcoreani in piazza che stanno festeggiando l'annuncio del presidente Yoon sulla revoca della legge marziale. Lo riferisce l'Afp tv.

20:45
20:45
Il presidente della Corea del Sud ha dichiarato che revocherà la legge marziale

Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha annunciato che intende revocare la legge marziale che aveva imposto solo poche ore fa: lo riporta il Guardian.

Questo avviene mentre i legislatori hanno votato all'unanimità la revoca del decreto di legge marziale del presidente, con 190 dei 300 membri presenti.


20:06
20:06
Gli USA, spiazzati come tutti, temono un terzo fronte in Asia

Gli USA sono rimasti spiazzati come tutti dalla mossa a sorpresa della legge marziale decisa dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Lo ha riconosciuto il Consiglio per la sicurezza nazionale: «Gli Stati Uniti non sono stati avvisati in anticipo di questo annuncio».

Un'ammissione imbarazzante, che solleva interrogativi sull'intelligence americana e sui rapporti politici con uno degli alleati più stretti di Washington, soprattutto nel decisivo scacchiere asiatico.

Le prime reazioni sono di «forte preoccupazione» e si traducono in un invito a una soluzione non violenta e rispettosa delle leggi. «Stiamo osservando i recenti sviluppi con grave preoccupazione», ha detto il vicesegretario di Stato Kurt Campbell.

«Abbiamo ogni speranza e aspettativa che qualsiasi disputa politica venga risolta pacificamente e in conformità con lo stato di diritto», ha aggiunto, anticipando la linea tenuta poi nel briefing quotidiano di Foggy Bottom, dove è stata ribadita l'alleanza «di ferro» con la Corea e si è auspicato che il voto del Parlamento contro la legge marziale sia rispettato.

Il governo degli Stati Uniti «è in contatto con il governo di Seul e sta monitorando da vicino la situazione», si è limitato a dire un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, mentre Joe Biden veniva informato in Angola durante il suo primo storico viaggio in Africa.

Colta di sorpresa, non c'è dubbio che ora Washington tema l'apertura di un terzo fronte di tensioni in Asia - dove già la miccia di Taiwan è pronta ad accendersi da un momento all'altro - dopo quelli legati ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Gli USA hanno 28.500 soldati in Corea del Sud per proteggerla dal Nord, il suo vicino dotato di armi nucleari.

Washington e Seul conducono da tempo esercitazioni congiunte, facendo infuriare Pyongyang, che le vede come prove generali per un'invasione e ha spesso condotto test missilistici per rappresaglia.

Biden ha anche promosso un'alleanza trilaterale con Seul e Tokyo come baluardo contro la Corea del Nord e una Cina sempre più assertiva, due Paesi che hanno saldato una forte alleanza con Mosca. E ha ribadito l'impegno incrollabile a difendere i due alleati anche con l'ombrello nucleare americano.

La Corea del Sud è un partner strategico nell'area dove, secondo gli USA, si giocherà la partita decisiva dei prossimi anni, quella con Pechino, che intanto continua a rivendicare sempre più minacciosamente l'isola di Taiwan.

Finora Yoon Suk- yeol sembrava offrire una sponda sicura: all'inizio di quest'anno aveva anche ospitato il Summit for Democracy, un'iniziativa di Biden che cerca di proteggere le istituzioni democratiche a livello globale.

Dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, il leader sudcoreano si è congratulato dicendo che spera di lavorare a stretto contatto con il tycoon. Che però intende far pagare a Seul di più per mantenere le truppe USA nel Paese. La crisi in Corea del Sud rischia di sfuggire di mano in questo momento di transizione in cui Biden è ormai un'anatra zoppa e Trump non è ancora nello Studio Ovale.

19:32
19:32
«Il voto del Parlamento contro la legge marziale in Corea Sud sia rispettato»

Gli Stati Uniti si augurano che «il voto del Parlamento contro la legge marziale in Corea del Sud sia rispettato». Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel.

19:30
19:30
«Non siamo stati avvisati in anticipo sulla legge marziale a Seul»

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non aver ricevuto alcun avvertimento dalla Corea del Sud che il presidente Yoon Suk Yeol avrebbe dichiarato la legge marziale in un paese che è uno degli alleati più stretti di Washington.

"Gli Stati Uniti non sono stati avvisati in anticipo di questo annuncio. Siamo seriamente preoccupati per gli sviluppi che stiamo vedendo sul campo", si legge in una dichiarazione del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

19:21
19:21
Chi è il presidente Yoon, l'ex procuratore allergico ai compromessi

Yoon Suk-yeol, ex potente procuratore capo della Corea del Sud dal 2019 al 2021, è noto per la proverbiale ostilità ai compromessi e il rispetto maniacale della legalità.

Nato a Seul nel 1960 in una famiglia di accademici, Yoon ha studiato giurisprudenza alla Seoul National University, ateneo dell'elite, e ha iniziato la sua carriera da procuratore nel 1994, acquistando notorietà per le indagini su clamorosi casi di corruzione, compresi quelli che travolsero l'ex presidente Park Geun-hye, finora l'unica a subire l'onta dell'impeachment.

Passato alla politica nel 2021 unendosi ai conservatori del People Power Party, ha vinto di misura le presidenziali nel 2022. Intransigente verso la Corea del Nord e promotore di un approccio senza compromessi, che ha portato i media locali a paragonarlo addirittura a personaggi come Winston Churchill, Yoon è inciampato sull'inesperienza legislativa, su un governo diviso e sulle controversie che hanno coinvolto la sua famiglia, a partire dalla moglie Kim Keon-hee, nel mirino per l'oscura e inattesa vicenda di una costosa borsa regalata da un noto predicatore locale.

Yoon ha dovuto affrontare un calo irreversibile degli indici di gradimento da quando è entrato in carica nel maggio del 2022. Le lotte per far passare le sue politiche in un Parlamento controllato dalle forze di opposizione, senza mostrare i segnali di mediazione tipiche di un sistema democratico e con la totale insofferenza anche verso il suo stesso partito, hanno esacerbato le divisioni. E la sua amministrazione è stata accusata di aver soffocato le indagini indipendenti sugli scandali che hanno coinvolto alti funzionari: 22 le mozioni proposte dal Parlamento, un record.

Poi c'è il caso che ha interessato lui e sua moglie per il traffico di influenze. La controversia ha avuto un forte impatto sulla sua popolarità e regalato munizioni politiche inaspettate ai suoi rivali: Yoon e la first lady avrebbero influenzato in modo improprio la selezione dei candidati dei conservatori alle parlamentari suppletive del 2022, su richiesta del 'mediatore' Myung Tae-kyun, un politico che aveva condotto sondaggi per conto di Yoon prima e in vista della sua presidenza. Le elezioni, per la cronaca, le ha malamente perse soprattutto per 'la gaffe dei cipollotti', incapace di valutare il carovita del Paese colpito dall'inflazione in funzione di un elemento principe della cucina sudcoreana.

A dispetto del diniego di ogni responsabilità, le opposizioni hanno continuato a sparare ad alzo zero sull'ufficio presidenziale, trasferito da Yoon dalla Blue House ("deve essere un luogo aperto alle visite della gente", disse) nel compound fortificato e protetto del ministero della Difesa, da dove ha deciso l'inattesa svolta autoritaria della legge marziale.

Tra le sue performance, ospite di Joe Biden nel 2023 alla Casa Bianca, ha cantato 'American Pie' di Don McLean, strappando una standing ovation che gli ha portato forse l'unico rimbalzo di popolarità. Da ultimo ha ammesso di aver ripreso a giocare a golf in vista dell'incontro con Donald Trump, mostrando almeno sul fronte della diplomazia internazionale doti di notevole duttilità.

19:11
19:11
«Allarmante la situazione in Corea del sud»

Il Cremlino ha definito "allarmante" la situazione in Corea del Sud dopo la dichiarazione della legge marziale e sta osservando da vicino gli sviluppi: lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "La situazione è allarmante. Stiamo osservando da vicino", ha detto Peskov. Lo riporta Interfax.

18:55
18:55
Giunte militari e democrazia, le due facce di Seul

Una potenza economica, la quarta dell'Asia dopo il Giappone, la Cina e l'India, che da anni si affaccia nel teatro geopolitico mondiale come un global pivotal state, impegnato a contribuire al mantenimento dell'ordine internazionale fondato sui valori delle democrazie liberali e alleato di ferro degli Usa.

Ma la storia della Corea del Sud, lo Stato nato sotto il 38mo parallelo con la divisione della penisola coreana alla fine della Seconda guerra mondiale, è contrassegnata da dittature militari e progresso: un'economia hi-tech in continua crescita e un modello che, anche grazie al K-pop, si è fatto largo nel mondo nonostante una quadro sociale sempre più in difficoltà, come dimostra l'epidemia di suicidi nel Paese.

E un fantasma che non l'ha mai abbandonata, quello comunista agitato da Pyongyang che ancora oggi mina un sistema democratico all'apparenza occidentalizzato con una forte polarizzazione politica interna.

Nella repubblica semipresidenziale, basata sulla divisione dei poteri politico, legislativo e giudiziario, la legge marziale e l'autoritarismo per contenere eventuali derive hanno sempre svolto un ruolo significativo, segnando momenti di tensione politica, proteste di massa o minacce vere o presunte alla sicurezza nazionale.

Imposta per la prima volta durante la guerra di Corea (1950-1953), quando il Nord la invase, fu fatta scattare di nuovo durante la Rivoluzione d'Aprile del '60 nel pieno della lotta democratica nel Paese che vide violente proteste contro le frodi elettorali e l'autoritarismo, con l'esercito schierato e le libertà civili limitate.

E poi ancora l'anno dopo, con il colpo di Stato che portò ai 18 anni del governo di Park Chung-hee che prese il potere, a suo dire, per ristabilire l'ordine. Per poi essere assassinato nel 1979 e sostituito dal governo di Chun Doo-hwan, un capo militare che dichiarò la legge marziale in tutto il Paese mentre manovrava per prendere il controllo del governo, con la brutale repressione della rivolta di Gwangju, culminata nell'uccisione di centinaia di civili.

Gli ultimi anni della legge marziale in Corea del Sud, prima di quella annunciata oggi dal presidente Yoon, risalgono alla fine degli '80, quando le proteste di massa del 1987, note come rivolta democratica di giugno, costrinsero la giunta militare al potere ad adottare una costituzione più democratica e a tenere elezioni presidenziali dirette.

18:34
18:34
«L'esercito farà rispettare la legge marziale finché non sarà revocata dal presidente»

L'esercito della Corea del Sud ha dichiarato che «farà rispettare la legge marziale finché non verrà revocata dal presidente». Lo riferisce la tv locale.

17:57
17:57
«I militari lasciano l'edificio del Parlamento»

Il presidente del Parlamento sudcoreano ha riferito che i militari stanno lasciando l'edificio legislativo a Seul.

17:49
17:49
«Grave preoccupazione per la Corea del Sud»

Gli Usa hanno una «grave preoccupazione» per la Corea del Sud dopo che il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale e vogliono una soluzione che segua «lo stato di diritto»: lo ha detto il vicesegretario di Stato Kurt Campbell.

«Stiamo osservando i recenti sviluppi nella Corea del Sud con grave preoccupazione», ha detto Campbell. «Abbiamo ogni speranza e aspettativa che qualsiasi disputa politica venga risolta pacificamente e in conformità con lo stato di diritto», ha aggiunto.

17:41
17:41
Il Parlamento di Seul chiede la revoca della legge marziale

Il parlamento sudcoreano ha approvato all'unanimità il rifiuto della legge marziale adottata dal presidente Yoon Suk Yeol. L'Assemblea nazionale, in sessione plenaria, ha approvato una risoluzione che ne richiede l'abolizione. Hanno votato a favore tutti i 190 deputati presenti. Lo rende noto l'agenzia Yonhap.

17:01
17:01
Centinaia di persone davanti al Parlamento in protesta

Centinaia di persone si sono radunate davanti al parlamento sudcoreano per protestare contro l'imposizione della legge marziale, come mostra la Tv in diretta. «Aprite il cancello, per favore. Il vostro compito è proteggere l'Assemblea nazionale. Perché ve ne state lì a guardare mentre i parlamentari vengono calpestati?», ha urlato un uomo di mezza età a un gruppo di poliziotti di guardia al cancello.

Poco prima, il leader dell'opposizione Lee Jae-myung aveva invitato le persone a riunirsi davanti al parlamento per protestare, denunciando la nuova legge marziale come «illegale».

16:52
16:52
Washington: «Monitoriamo da vicino la situazione»

Gli Usa hanno dichiarato che stanno «monitorando da vicino la situazione» in Corea del Sud, dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale in questo Paese strettamente alleato di Washington.

Il governo degli Stati Uniti «è in contatto con il governo della Repubblica di Corea e sta monitorando da vicino la situazione», ha detto in un comunicato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

16:44
16:44
Forze speciali nel Parlamento sudcoreano

Soldati delle forze speciali sono all'interno dell'edificio dell'Assemblea nazionale, il Parlamento sudcoreano. Lo scrive la Bbc citando il parlamentare di opposizione Hong Kee-won e spiegando che attualmente circa 70 membri dell'opposizione sono all'interno dell'assemblea, mentre gli altri si stanno radunando all'esterno.

Secondo il legislatore, quando arriverà il presidente del Parlamento Woo Won-shik, si chiederà una votazione per revocare la legge marziale.

16:03
16:03
ll won sudcoreano arretra sul dollaro

La moneta sudcoreana arretra sul dollaro dopo la dichiarazione a sorpresa della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol: il won è scivolato a quota 1430 sul biglietto verde nelle contrattazioni notturne, ai livelli più bassi da ottobre del 2022. Negli scambi onshore, la divisa di Seul ha chiuso a 1402,90 alle 15.30 locali, in calo dell'1,6%.

15:17
15:17
Al bando le attività di Parlamento e partiti politici

Il capo dell'esercito Park An-su è stato nominato comandante della legge marziale dichiarata in tarda serata dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. Lo riferisce la Yonhap, secondo cui Park ha disposto i primi provvedimenti mettendo al bando le attività parlamentari e dei partiti politici. Elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento sudcoreano dopo la proclamazione.

Il decreto emesso dal capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Park An-su, nominato comandante della legge marziale, è entrato in vigore alle 23.00 (15.00 in Svizzera) e mette anche sotto controllo tutti i media e gli editori, oltre a ordinare ai medici tirocinanti in sciopero di tornare immediatamente al lavoro entro 48 ore.

Tutti coloro che violano la legge marziale «possono essere arrestati o perquisiti senza mandato», in base al decreto.

14:56
14:56
La Corea del Sud dichiara la legge marziale

Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha dichiarato la legge marziale d'emergenza, affermando che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle «forze comuniste».

«Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato... dichiaro con la presente la legge marziale di emergenza», ha detto Yoon in un discorso trasmesso in diretta televisiva alla nazione.

Maggioranza e opposizione sono unite nel condannare la legge marziale. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party al potere a Seul, ha definito «sbagliata» la mossa e ha assicurato che «la bloccherà» con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa a stretto giro dal messaggio tv di Yoon.

Dello stesso tenore la risposta del Partito democratico, forza principale d'opposizione, che ha parlato di azione «incostituzionale», chiamando una convocazione d'urgenza dell'Assemblea nazionale, il parlamento di Seul.

Il presidente ha accusato l'opposizione di attività «contro lo Stato». Nel suo inatteso messaggio tv serale alla nazione, Yoon ha detto che la legge marziale di emergenza era un passo necessario per proteggere il Paese dalle «forze comuniste» durante le dispute parlamentari su una proposta di bilancio.

«Senza riguardo per i mezzi di sostentamento del popolo, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per il bene dell'impeachment, di indagini speciali e per proteggere il loro leader dalla giustizia», ha aggiunto.