Il caso

Così la Russia elude le sanzioni e importa auto di lusso europee

I contrabbandieri acquistano i veicoli in Europa, li trasportano in Paesi terzi e poi li rivendono in Russia a prezzi gonfiati
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Michele Montanari
01.01.2025 06:00

Nonostante le sanzioni, le auto di lusso europee continuano ad arrivare in Russia. Non per vie ufficiali chiaramente, ma attraverso rotte secondarie che permettono ai contrabbandieri di guadagnare decine di migliaia di euro.

Lo riporta il Financial Times, sottolineando di aver individuato cinque aziende russe che contrabbandano dall'Europa veicoli con cilindrate per le quali sono in vigore le sanzioni dell’Unione europea relative al divieto di esportazione di beni di lusso in Russia.

Di fatto, gli importatori russi offrono sui loro siti veicoli a prezzi gonfiati che si trovano ancora in Paesi europei. Una volta arrivata la proposta dell’acquirente, scatta il meccanismo: l'auto viene comprata e portata in un Paese terzo, prima di finire in Russia.

È il caso di una BMW 530 d M Sport proposta dall’importatore russo AvtoImport sul sito web Auto.ru al prezzo di 7.200.070 rubli (64 mila euro). L'auto in questione, stando al FT, a metà dicembre si trovava ancora in Germania al prezzo di 31.900 euro sul sito web del venditore tedesco Autopartner BGL.

«Gli annunci pubblicitari che circolano in Russia non hanno nulla a che fare con noi», ha spiegato un portavoce di Autopartner BGL, suggerendo che i rivenditori tedeschi non abbiano nulla a che fare con la vendita di auto nel Paese di Putin. Sarebbero i contrabbandieri russi a proporre le auto in vendita nelle concessionarie europee, le acquisterebbero lecitamente per conto di un acquirente russo e poi le farebbero trasportare in un Paese terzo che non ha imposto sanzioni contro Mosca.  

Il FT sostiene di aver individuato sul sito web russo Auto.ru più di 50 veicoli di lusso provenienti da 25 diverse concessionarie tedesche, che gli importatori russi offrivano con un ricarico medio di circa 19 mila euro.

Tra gli esempi, si cita una Mercedes-Benz S350 nera venduta a gennaio 2024 dalla concessionaria tedesca Kessler & Haag a una compagnia di taxi del Kirghizistan. Il veicolo è poi stato registrato, a marzo, a nome di una compagnia di taxi di Mosca.

La fornitura di auto europee alla Russia avviene nonostante l'UE abbia inasprito le sanzioni contro la Russia nel tentativo di soffocare la macchina da guerra del Paese di Putin, cercando inoltre di provocare danni economici e il malcontento della popolazione russa verso il Cremlino.

Dallo scorso luglio, l'UE ha pure inasprito le restrizioni sui beni di lusso in ingresso in Bielorussia, un tempo Paese terzo più ovvio per le importazioni russe, costringendo i contrabbandieri a studiare rotte di commercio più lunghe e spesso costose.

Un rappresentante commerciale della russa AvtoImport ha fatto sapere che le auto tedesche spedite dall'Europa «non vengono trasportate attraverso la Bielorussia, ma attraverso la Turchia e la Georgia», sottolineando come il meccanismo sia diventato «estremamente complicato».

Secondo la fonte, inoltre, sarebbe più economico e veloce contrabbandare auto di lusso attraverso la Corea del Sud piuttosto che i Paesi baltici e la Bielorussia, in quanto il Paese asiatico ha imposto sanzioni «minime» alla Russia.

Un funzionario doganale di un Paese baltico ha confermato al FT che le esportazioni di auto sospette dalla Germania sono diminuite da quando sono state aggiornate le sanzioni alla Bielorussia. Tuttavia ci sono ancora auto che finiscono in Kirghizistan e Kazakistan.

Negli scorsi mesi la BBC aveva evidenziato come la cittadina di Rustavi, in Georgia, fosse diventata un hub multimiliardario per il mercato internazionale delle auto usate, con numerosi veicoli provenienti in gran parte dagli Stati Uniti che sarebbero finiti in Russia.

Stando ai dati ufficiali, solamente l’anno scorso la Georgia ha importato veicoli per 3,1 miliardi di dollari, esportando auto per un valore di 2,1 miliardi di dollari, principalmente nelle ex repubbliche sovietiche del Caucaso e dell'Asia centrale. Molte di queste vetture sarebbero poi giunte nel Paese di Putin

Da quando l’esercito russo ha invaso l'Ucraina si è registrato un forte aumento delle esportazioni di auto usate verso Kazakistan, Kirghizistan e Armenia, tutti membri, insieme a Russia e Bielorussia, dell'Unione economica eurasiatica (UEE). Di fatto, questa appartenenza facilita le procedure per i concessionari di auto, poiché i membri beneficiano di un sistema unificato di sdoganamento. Le auto sdoganate o acquistate all'interno di questi Paesi non necessitano di ulteriori procedure di sdoganamento quando entrano in Russia.

I dati dell'agenzia nazionale di statistica della Georgia suggeriscono che ci sia effettivamente un movimento di veicoli usati occidentali verso la Russia. Nel 2022 la Georgia aveva esportato 7.352 auto usate in Kazakistan, mentre nel 2023 le vendite sono salite a quota 39.896. Dopo lo scoppio della guerra, le esportazioni verso il Kirghizistan sono invece aumentate del 680%. 

I funzionari dell'UE, riporta infine il FT, sono consapevoli del fatto che le auto di lusso finiscano ancora in Russia, ma il principale obiettivo per l’Europa è quello di contrastare l’elusione delle sanzioni relative a merci tecnologiche che potrebbero essere usate per scopi militari.

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