Cresce la disinformazione sulla Shoah

Numerose ricerche dimostrano che la conoscenza della storia della Shoah diminuisce nel mondo mentre cresce la disinformazione su questa tragica vicenda.
L’avanzare dell’età e la morte di quasi tutti i testimoni della persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti rischia di cancellare la memoria di quanto accaduto nei campi di sterminio. Per contrastare l’oblio della Shoah, in occasione dell’anniversario dei progrom del novembre 1938 e della Notte dei cristalli, l’Unesco ha organizzato un dibattito online, in collaborazione con il Programma sull’Olocausto delle Nazioni Unite.
L’evento, che si terrà il 10 novembre, vuole rispondere a tre quesiti: cosa insegnare della Shoah, come insegnarlo e a che fine. Il dibattito riunirà esperti provenienti da diversi contesti professionali e geografici che porteranno la loro esperienza dell’istruzione formale e informale dell’Olocausto, sia nelle scuole che nelle università, nei musei e nei luoghi di memoria.
Secondo l’Unesco l’istruzione può svolgere un ruolo essenziale nella prevenzione dei genocidi. Fornendo un quadro della violenza del passato si può aiutare a prevenire la violenza attuale anche contro altri gruppi di persone. Varie risoluzioni dell’Assemblea delle Nazioni Unite hanno evidenziano il significato storico dell’Olocausto e sottolineato l’importanza di insegnare questo evento nel contesto della prevenzione dei crimini di genocidio e delle atrocità criminali.
L’insegnamento dell’Olocausto e la prevenzione del genocidio fanno parte degli sforzi dell’Organizzazione per promuovere l’educazione alla cittadinanza globale, una delle priorità dell’Agenda per l’istruzione 2030.
In questo contesto, l’Unesco sostiene gli attori dell’istruzione nei loro sforzi per aiutare gli studenti a sviluppare il pensiero critico, diventare cittadini globali responsabili e attivi, apprezzando l’importanza della dignità umana e del rispetto per tutti, respingendo l’antisemitismo, il razzismo e altre forme di pregiudizio che possono portare alla violenza e al genocidio.