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Crisi del grano: occhi puntati sul Mar Nero

Nato e Ucraina hanno fatto il punto su quello che potrebbe essere un nuovo capitolo della guerra: Mosca potrebbe colpire le imbarcazioni civili
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Crisi del grano: occhi puntati sul Mar Nero
Red. Online
27.07.2023 06:12
23:48
23:48
«Cerchiamo sistemi difesa aerea per Odessa e il Sud»

L'Ucraina cerca il modo di rafforzare la difesa aerea di Odessa e di tutto il Sud del Paese dagli attacchi russi. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale, in occasione della sua visita nella città portuale sul Mar Nero.

«Ho ascoltato un rapporto sull'eliminazione delle conseguenze degli attacchi russi a Odessa e nella regione. Qui, nella Chiesa della Santa Trasfigurazione che la Russia ha cercato di distruggere, si sente che il nostro popolo, il nostro spirito è ancora più forte. Più forte di quello russo. Stiamo cercando sistemi di difesa aerea per proteggere Odessa e tutto il nostro Sud», ha detto Zelensky.

22:16
22:16
Zelensky ispeziona la cattedrale a Odessa colpita da russi

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ispezionato durante una visita a Odessa, la Cattedrale della Trasfigurazione danneggiata durante un recente bombardamento dai terroristi russi». Lo riferisce il servizio stampa dell'ufficio del presidente, citato da Ukrinform.

21:12
21:12
Zelensky: «Liberato il villaggio di Staromayorske nel Donetsk»

Le forze ucraine annunciano di aver liberato il villaggio di Staromayorske nella regione del Donetsk, nell'est dell'Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha pubblicato un video su Telegram in cui dei combattenti rivendicano la liberazione del villaggio.

Anche la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha riferito sempre su Telegram della liberazione. «Ora i nostri difensori continuano a ripulire l'insediamento», ha aggiunto la viceministra.

20:35
20:35
Kiev: «Legge marziale e mobilitazione generale per altri 90 giorni»

Il parlamento ucraino ha approvato due progetti di legge che prorogano la legge marziale e la mobilitazione generale per altri 90 giorni. Lo riporta il Kyiv Independent, ricordando che il presidente Volodymyr Zelensky aveva presentato al parlamento una proposta per prorogare le due misure dal 18 agosto, quando scadranno, fino al 15 novembre.

Il presidente ucraino ha annunciato per la prima volta la legge marziale il 24 febbraio 2022, all'inizio dell'invasione russa. In base alla legge marziale, gli uomini ucraini di età compresa tra 18 e 60 anni, con alcune eccezioni, non possono lasciare il Paese perché potrebbero essere chiamati al servizio militare. Entrambe le misure sono state prorogate più volte dall'inizio della guerra.

20:33
20:33
Londra nega che la controffensiva di Kiev stia fallendo

Londra ha negato che la controffensiva ucraina contro le truppe russe stia fallendo. È quanto si legge sul Daily Telegraph che cita le parole del viceministro britannico James Heappey, numero 2 del ministero della Difesa, pronunciate per respingere i dubbi sulla condotta dell'operazione emersi nelle scorse ore in un rapporto militare tedesco trapelato sui media. Rapporto secondo cui la controffensiva non starebbe andando bene a causa delle scelte tattiche adottate da Kiev.

«L'Ucraina sta soddisfacendo le nostre aspettative al momento. Stanno ampiamente realizzando il piano che hanno elaborato con noi, gli americani e gli altri alleati, durante lo scorso inverno», ha detto Heappey in un'intervista al quotidiano britannico. Il viceministro ha aggiunto che Kiev è stata «opportunamente cauta» nel non inviare un grande numero di uomini e armamenti forniti dall'Occidente verso la prima linea dove è segnalata la massiccia presenza di campi minati russi. Inoltre, sempre secondo Heappey, non si può immaginare l'attacco delle forze ucraine «come un film di Hollywood» e serve tempo per portarlo a termine.

20:31
20:31
Kiev: «Nell'est battaglie dure, i russi sparano intensamente»

Le forze ucraine «stanno avanzando gradualmente a sud di Bakhmut», e a nord della cittadina dell'est dell'Ucraina, teatro da mesi di sanguinose battaglie, «respingono gli attacchi nemici». Lo ha riferito la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, su Telegram, sostenendo che «le battaglie sono piuttosto dure, il nemico sta sparando intensamente».

«Nella direzione di Kupyansk, il nemico sta attaccando, cercando di buttarci fuori dalle alture dominanti. Oggi i nostri difensori hanno respinto diversi assalti senza perdere posizioni. Nella zona di Lyman diversi attacchi nemici sono stati respinti anche nell'area della foresta di Serebryansky», ha aggiunto.

18:09
18:09
ONU: «Una manciata di grano gratis non risolve la crisi»

Una «manciata di donazioni ad alcuni Paesi» non risolverebbe l'impatto drammatico che la fine dell'accordo sul grano potrebbe avere. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, commentando l'annuncio del presidente russo, Vladimir Putin, il quale si è impegnato a fornire grano in modo gratuito a sei Paesi africani. Lo riferisce il Guardian.

18:05
18:05
Putin regala un elicottero al presidente dello Zimbabwe

Il presidente russo Vladimir Putin ha regalato al suo omologo dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, un elicottero presidenziale: lo riferisce il ministero dell'Informazione del Paese africano, citato dalla Bbc. Il regalo sarà consegnato a breve, si legge nel comunicato pubblicato sui social media.

Mnangagwa partecipa al vertice Russia-Africa a San Pietroburgo insieme ad altri leader africani e il Cremlino si è impegnato a fornire grano gratis ad Harare e ad altri Paesi africani.

Lo Zimbabwe ha legami di lunga data con la Russia risalenti alla guerra contro la segregazione razziale istituita dalla minoranza bianca, e rientra fra le nazioni africane dalla posizione 'neutrale' nella guerra in Ucraina, non avendone condannato l'invasione da parte di Mosca.

17:02
17:02
Kiev: «Mosca ha bloccato tutti i porti ucraini»

L'Ucraina non dispone di difese antiaeree per proteggere la sua infrastruttura per l'export del grano dagli attacchi russi poiché Mosca ha bloccato «praticamente tutti i porti» del Paese. Lo ha confermato alla France Presse un portavoce dell'esercito ucraino.

«Abbiamo bisogno di una difesa aerea e antimissili», ha rivelato in un'intervista Natalia Goumeniouk, portavoce del comando. Una difesa «rafforzata, potente, moderna e in grado di contrastare i tipi di missili che il nemico usa contro di noi», ha aggiunto.

16:39
16:39
«La Russia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, torneremo amici»

La Russia nella storia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, le sanzioni decise dalla Confederazione contro Mosca per la guerra in Ucraina stanno portando il paese in un vicolo cieco, Berna si può al momento scordare di svolgere un qualunque ruolo di mediazione, ma le due nazioni torneranno ad essere amiche: è questo, in estrema sintesi, il pensiero di Sergei Garmonin, ambasciatore russo in Svizzera.

«Ritengo che la strada delle sanzioni intrapresa dalla Svizzera porti a un vicolo cieco», afferma il diplomatico in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Purtroppo la Confederazione non ha mantenuto la posizione assunta dal 2014, che era quella di impedire solo l'elusione delle sanzioni attraverso il suo territorio. Ha invece adottato tutte le restrizioni illegittime dell'Ue contro il nostro paese. Ciò è avvenuto sotto l'evidente pressione collettiva dell'Occidente. Sono bastati pochi giorni, nel febbraio 2022, perché la Svizzera cambiasse posizione. Molti interlocutori lo riconoscono nelle discussioni». In relazione a queste pressioni Garmonin cita ad esempio un'intervista dell'ambasciatore americano e una lettera degli ambasciatori del G7, che in entrambi i casi fornivano indicazioni su come Berna avrebbe dovuto comportarsi.

«La Russia non ha mai minacciato la Svizzera. Al contrario, il mio paese ha svolto un ruolo importante nella storia della Confederazione. Dopo il Congresso di Vienna del 1815, la Russia, insieme ad altre grandi potenze, si fece garante della sua neutralità perpetua. L'eccezionale diplomatico russo e primo inviato in Svizzera, Giovanni Capodistria, partecipò alla stesura della costituzione. Anche oggi gli svizzeri non dovrebbero avere dubbi sulle buone intenzioni del nostro paese».

«La 'esaltazione guerresca' - come è stata definita dal presidente della Confederazione Alain Berset - e la folle idea di infliggere una sconfitta strategica alla Russia dominano il pensiero delle élite di potere in Occidente», prosegue l'intervistato, il cui padre e il cui nonno sono stati soldati dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. «Ma questo non durerà per sempre. È evidente che anche il più attivo sostegno militare dell'Occidente non può portare ai risultati sperati».

Berna - chiede il giornalista - può ancora svolgere un ruolo nel conflitto e contribuire alla pace? «La rappresentanza e la mediazione della Svizzera sono al momento fuori discussione», risponde l'interlocutore. «Come sapete, l'Unione europea ha riconosciuto la Confederazione come paese partner per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia. Berna ha un atteggiamento positivo al riguardo. Lo si evince in particolare dal comunicato stampa del Consiglio federale del 23 giugno 2023: la decisione dell'UE, si legge, è 'un altro riconoscimento dell'eccellente cooperazione della Svizzera con i paesi partner nell'attuazione delle sanzioni nei confronti della Russia'. Come si possa offrire contemporaneamente mediazione, rappresentanza o altri buoni uffici è incomprensibile».

L'ambasciatore sottolinea diversi episodi che hanno segnato il peggioramento delle relazioni fra le due nazioni dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022. «L'anno scorso sono state annullate numerose esibizioni di artisti russi e gruppi musicali di fama internazionale in Svizzera, tra cui le tournée dell'Orchestra Mariinsky con il virtuoso pianista Denis Matsuev. Il famoso direttore d'orchestra Valery Gergiev è stato costretto a dimettersi dalla carica di direttore musicale del Festival di Verbier. Ai rappresentanti russi è stato impedito di partecipare alle celebrazioni della Fondazione Sergei Rachmaninov a Villa Senar. Potrei continuare l'elenco. Purtroppo le tendenze russofobiche sono aumentate in modo significativo, soprattutto a causa dei media elvetici».

Continuano intanto le minacce al personale delle rappresentanze diplomatiche di Mosca in Svizzera. «C'è di di più: le auto sono state danneggiate, i tubi dei freni sono stati tagliati. Alla nostra ambasciata sono stati recapitati pacchi dal contenuto sospetto. Ci sono stati anche casi di vandalismo, per esempio la ripetuta profanazione del monumento di Suvorov ad Andermatt. E sì che il generalissimo russo ha contribuito a liberare la Svizzera dal dominio straniero».

I cittadini russi in Svizzera hanno inoltre seri problemi nel settore bancario, anche se non figurano nelle liste delle sanzioni, prosegue Garmonin. «Ad esempio, non possono aprire nuovi conti o devono chiudere quelli già esistenti. Vi è anche una persecuzione delle associazioni dei nostri connazionali».

Stando così le cose, russi e svizzeri - chiede il cronista - torneranno ad essere amici, un giorno? «Non ho dubbi su questo», risponde l'ambasciatore. «Sono anzi sicuro che torneremo a essere amici. Non abbiamo voltato le spalle alla Svizzera. Spero che la Confederazione sia uno dei primi paesi a costruire di nuovo dei ponti con la Russia quando l'Occidente porrà fine alla sua inutile pressione sanzionatoria nei confronti del nostro stato. Per questo siamo sempre favorevoli a mantenere ed espandere i nostri contatti umani, anche in un momento così difficile per le relazioni bilaterali. Saranno certamente la base per un nuovo inizio», conclude l'intervistato.

16:38
16:38
Kim ha mostrato a Shoigu gli ultimi missili balistici testati

Nell'incontro a Pyongyang con la delegazione russa guidata dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e dirigenti cinesi, in occasione delle celebrazioni di Pyongyang del 70° anniversario dell'armistizio della guerra di Corea segnate da parate militari, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha esibito armamenti che includevano il missile balistico intercontinentale Hwasong (Icbm), testato di recente con successo ad aprile. Lo riferiscono fonti citate dalla Bbc.

Si ritiene che l'Icbm sia il primo missile balistico intercontinentale del paese a utilizzare propellenti solidi, il che rende più rapido il lancio rispetto a quelli a combustibile liquido.

Il regime di Pyongyang, che tradizionalmente utilizza le parate militari per esibire nuovi armamenti in funzione del rafforzamento dell'unità interna, ha mostrato anche due nuovi modelli di droni, fra cui uno simile al drone d'attacco offensivo principale utilizzato dall'aeronautica americana, secondo il sito Nk News, specializzato sulla Corea del Nord.

La visita di Shoigu ha ravvivato le accuse secondo cui Pyongyang starebbe fornendo alla Russia armi da utilizzare nella sua guerra in Ucraina, un'affermazione che sia Pyongyang che Mosca negano.

L'agenzia di stampa della Corea del Nord Kcna ha affermato che Kim e Shoigu hanno discusso di «questioni di reciproco interesse» nei settori della difesa nazionale e dell'ambiente di sicurezza internazionale.

15:56
15:56
«La dolce vita degli oligarchi russi a Londra, tra chef e autisti»

Il nuovo programma di sanzioni della Gran Bretagna contro la Russia fa acqua da tutte le parti e i tanti oligarchi che risiedono a Londra continuano a vivere tra chef privati, autisti e milioni di dollari spesi ogni anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Lo rivela il New York Times.

Secondo il quotidiano americano, nonostante i loro conti siano stati congelati all'inizio della guerra, attraverso un sistema di esenzioni creato dopo la Brexit, i milionari russi sono riusciti a mantenere il loro stile di vita lussuoso. In alcuni casi, agli oligarchi è stato concesso oltre 1 milione di dollari l'anno per pagare le loro spese personale.

Al magnate bancario Mikhail Fridman, ad esempio, il governo britannico ha concesso una «licenza» dalle misure per pagare 19 membri del personale, inclusi autisti, cuochi privati, governanti e tuttofare, durante il primo anno di guerra, attraverso un pagamento di 300.000 sterline (quasi 400.000 dollari) in dieci mesi.

Fridman ha anche ricevuto un assegno mensile di circa 7.000 sterline per coprire «i bisogni primari della sua famiglia». Non solo, al suo ex socio in affari, Petr Aven, Londra ha concesso un'indennità di 60.000 sterline al mese, che per la maggior parte è andata ad una società di proprietà del direttore finanziario dell'oligarca che è stato indagato per averlo aiutato ad eludere le sanzioni.

Fridman e Aven sono descritti dal governo britannico come «oligarchi filo-Cremlino», strettamente associati al presidente russo, Vladimir Putin, un'accusa che entrambi hanno negato e stanno contestando in tribunale. Ma sono soltanto due tra i tanti milionari russi colpiti ufficialmente da sanzioni che, in segreto, sono state poi allentate. Secondo il Nyt, il Tesoro britannico ha concesso almeno 82 esenzioni l'anno scorso e ci sono molte altre domande in attesa di una risposta.

15:48
15:48
Putin: «Si intensificano i combattimenti in Ucraina»

Il presidente russo, Vladimir Putin, sostiene che i combattimenti in Ucraina si siano intensificati nei giorni scorsi, soprattutto in direzione di Zaporizhzhia. Lo riporta l'agenzia Interfax.

«Per quanto riguarda gli ultimi giorni, confermiamo davvero che le ostilità si sono notevolmente intensificate. Gli scontri principali si sono svolti, come si dice in Occidente, nella direzione dell'attacco principale: Zaporozhizhia», ha detto Putin. Lo zar sostiene che le forze ucraine avrebbero perso 200 combattenti nelle ultime 24 ore e che questa cifra sia «più di dieci volte superiore» a quella delle perdite nelle file russe.

14:42
14:42
«La foto di Prigozhin? Scattata nell'albergo Trezini di San Pietroburgo»

La misteriosa foto pubblicata sul web, secondo la testata online Fontanka non sarebbe stata scattata a margine del forum Russia-Africa ma nell'albergo Trezini di San Pietroburgo, che - sempre secondo il giornale - apparterrebbe alla famiglia di Prigozhin. Resta anche da capire quando sia stata scattata.  

13:13
13:13
«Prigozhin è a San Pietroburgo, al vertice Russia-Africa»

Il fondatore della Wagner Yevgeny Prigozhin che stringe la mano a un rappresentante della Repubblica Centrafricana mentre è in corso il vertice Russia-Africa a San Pietroburgo. È quanto si vede in una foto twittata da Nexta Tv, rimbalzata sui social e ritwittata anche dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino Anton Gerashenko. Prigozhin, secondo Nexta Tv, sarebbe in Russia e avrebbe libero accesso a eventi nei quali è presente il presidente russo Vladimir Putin, malgrado l'ammutinamento dello scorso 23 giugno.

12:32
12:32
Unione Africana: «Serve la pace tra Mosca e Kiev»

Il presidente dell'Unione Africana e presidente delle Comore, Azali Assoumani, nel corso del suo intervento al forum Africa-Russia a San Pietroburgo, ha dichiarato che «oggi è necessario lottare per una pace sostenibile tra Russia e Ucraina». «A nome dell'Unione africana, chiedo ancora una volta la pacifica convivenza tra Russia e Ucraina, tra popoli fratelli, tra popoli vicini, e sono grato che ascolterete il nostro appello», ha detto Assoumani secondo l'agenzia Interfax.

11:47
11:47
«La Russia è pronta a inviare grano gratuitamente all'Africa»

«La Russia è pronta a inviare grano gratuitamente nei Paesi africani nei prossimi 3/4 mesi». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in apertura del summit con i Paesi africani a San Pietroburgo. Lo riferiscono le agenzie russe.

La Russia, ha spiegato Putin citato dalla Tass, è pronta a fornire tra le 25 mila e le 50 mila tonnellate di cereali gratuitamente ciascuno a Zimbabwe, Burkina Faso, Somalia ed Eritrea.

09:43
09:43
«Attaccate infrastrutture portuali della regione di Odessa»

Una persona è morta durante un attacco russo la notte scorsa contro le infrastrutture portuali della regione di Odessa: lo ha reso noto al canale United News la portavoce del Comando Operativo Sud di Kiev, Natalia Humeniuk, come riporta Ukrinform.

«Il nemico ha insidiosamente utilizzato i (missili) Kalibre provenienti dal Mar Nero, colpendo le infrastrutture portuali della regione di Odessa», ha affermato Humeniuk. «Un edificio amministrativo è stato distrutto e una guardia di sicurezza è stata uccisa in uno dei porti. Anche alcune strutture produttive di uno dei terminali portuali sono state danneggiate», ha aggiunto.

Humeniuk ha sottolineato che i russi hanno approfittato delle cattive condizioni meteorologiche e hanno lanciato i missili da un sottomarino «proprio durante i tuoni e la tempesta... a un'altitudine estremamente bassa, per renderli difficili da individuare».

09:16
09:16
«Bombe russe nella regione di Kharkiv»

Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite durante un attacco russo la notte scorsa nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Syniehubov, come riporta Ukrinform.

«La scorsa notte, il nemico ha attaccato il villaggio di Kivsharivka nel distretto di Kupiansk con una bomba aerea guidata KAB-250. È stato registrato un colpo vicino a un edificio residenziale di cinque piani. La casa è stata danneggiata, un muro è crollato in uno degli appartamenti. Anche un vicino edificio residenziale di nove piani è stato danneggiato», si legge nel rapporto.

«Purtroppo, una donna di 74 anni è morta. Tre donne di 35, 81 e 71 anni e un uomo di 74 anni sono rimasti feriti», ha aggiunto Syniehubov. Nella notte, inoltre, un missile S-300 ha colpito un edificio non residenziale nel villaggio di Velykyi Burluk, nel distretto di Kupiansk.

07:49
07:49
«La banca del gruppo BRICS rispetterà le sanzioni»

Dilma Rousseff, ex presidente brasiliana e attuale titolare della Nuova banca di sviluppo (Nbs) del gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) ha incontrato ieri il leader russo Vladimir Putin a San Pietroburgo, cogliendo l'occasione per mettere in discussione l'egemonia del dollaro nelle transazioni internazionali.

L'incontro è avvenuto durante il viaggio di Rousseff per partecipare oggi al vertice fra le autorità della Russia e i Paesi africani. Nel colloquio con l'ospite del Cremlino, Rousseff ha difeso le prospettive delle transazioni in valute locali, come lo yuan, fra Paesi emergenti, una possibilità prospettata anche dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.

«Non c'è alcuna giustificazione - ha detto - per i Paesi in via di sviluppo di non poter stabilire scambi in valuta locale tra di loro, visto fra l'altro che la nostra strategia per il periodo 2022-2026 prevede che il 30% dei nostri finanziamenti debba essere in valuta locale».

D'altra parte Rousseff ha chiarito che la banca Brics non ha intenzione di salvare la Russia, che è soggetta a sanzioni internazionali a causa della sua invasione dell'Ucraina.

«La Nuova Banca di sviluppo - ha concluso - non sta prendendo in considerazione nuovi progetti in Russia e opera nel rispetto delle restrizioni applicabili nei mercati internazionali».

06:54
06:54
«Presto la Crimea tornerà all'Ucraina»

L'Ucraina riuscirà a reintegrare rapidamente la Crimea nel suo tessuto statale, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky citato dall'agenzia Ukrinform.

«Ho tenuto diverse riunioni importanti sulla preparazione di eventi internazionali ad agosto, tra cui la Piattaforma di Crimea. Stiamo anche preparando un elenco di misure di disoccupazione per la Crimea. Passi completi: sicurezza, economia e sociale. Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell'Ucraina», ha detto Zelensky.

Il presidente ucraino ha avvertito quindi «gli occupanti russi di considerare il fatto di tornare a casa di considerare mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo», afferma Ukrinform. «La Russia perderà questa guerra e nessun missile la salverà», ha concluso Zelensky.

06:13
06:13
IL PUNTO ALLE 6

«E' un giorno di immensa gratitudine per i nostri guerrieri della difesa aerea per ogni missile russo abbattuto»: così il presidente Volodymyr Zelensky confermando la distruzione di «oltre 30 missili» russi diretti su obiettivi ucraini nella giornata di ieri.

«Pochi obiettivi sono stati colpiti e alcuni frammenti sono caduti. Ma l'attacco è stato respinto, la difesa aerea ha fatto un grande lavoro», ha aggiunto nel consueto messaggio serale al Paese. «Sono grato a tutti quelli che proteggono i cieli ucraini».

Intanto gli occhi sono tutti puntati sul Mar Nero: è lì che la Russia potrebbe concentrare la sua offensiva sul grano. La Nato e l'Ucraina hanno fatto per la prima volta il punto su quello che potrebbe essere un nuovo capitolo della guerra.

Mosca non solo si è ritirata dall'intesa sull'export di grano mediata da Nazioni Unite e Turchia bombardando ripetutamente le infrastrutture di stoccaggio dei cereali ucraini, ma ora potrebbe anche causare un incidente ad una delle centinaia di imbarcazioni civili che solcano l'antico Ponte Eusino. E l'Alleanza, dopo aver moltiplicato il pattugliamento sul Baltico, ha annunciato un aumento della vigilanza anche sul fronte sud-est.

La riunione del Consiglio Nato-Ucraina, la prima dopo quella inaugurale di Vilnius, si è concentrata sui diversi aspetti della crisi del grano, a cominciare da quelli militari. Poche ore prima a lanciare l'allarme era stato il Comando operativo Sud ucraino. «Molte navi straniere navigano nel Mar Nero. La Russia potrebbe provocare una situazione insolita con un attacco a una nave straniera e incolpare l'Ucraina per questo», aveva affermato la responsabile per i media Natalia Humeniuk.

Gli attacchi proverrebbero dalla Crimea e avrebbero tra i suoi obiettivi ancora una volta il grano ucraino. I rappresentanti degli Alleati e di Kiev, riuniti a Bruxelles, hanno sottolineato che «la nuova area di allerta della Russia nel Mar Nero, all'interno della zona economica esclusiva della Bulgaria, ha creato nuovi rischi di errori di calcolo e di escalation, oltre a creare seri impedimenti alla libertà di navigazione».

«Condanniamo il ritiro della Russia dall'accordo sul grano, la sua cinica arma della fame e le sue pericolose azioni nel Mar Nero. La Nato è unita», ha twittato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg al termine dell'incontro.

Mosca, dal canto suo, prosegue la sua strategia. A San Pietroburgo, Vladimir Putin sarà al forum Russia-Africa. La partecipazione dei leader africani, rispetto al vertice del 2019, è pressoché dimezzata e il Cremlino ha messo sotto accusa «la sfacciata ingerenza» dell'Occidente. Con i leader presenti, tuttavia, Putin punta a rafforzare la cooperazione e, forse, a vendere anche il suo grano.

Lo stop all'accordo per l'export di quello ucraino rischia infatti di mettere in seria difficoltà Medio Oriente, sud-est asiatico e Africa. Bangladesh, Kenya e Egitto sarebbero i Paesi più colpiti dalla crisi. «Il cibo non può essere un'arma di ricatto, ed è per questo che sosteniamo l'accordo sul grano» tra Mosca e Kiev, ha sottolineato il vice premier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani chiudendo il vertice sulla sicurezza alimentare alla Fao.

Mosca però ha già escluso qualsiasi apertura ad una nuova intesa. E l'Ue, nel mese di agosto, tenterà di mettere in campo un piano B, con più fondi ai trasporti che attraversano le 'Solidarity Lanes' e moltiplicando le possibili vie d'uscita alternative per il grano ucraino: il Baltico e il confine tra Moldavia e Romania al momento appaiono quelle più percorribili. Bruxelles, però, deve fare i conti con la trincea di Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria: alla riunione dei Rappresentanti dei 27 in Ue, i 5 hanno ribadito la richiesta di estendere il divieto all'import del grano ucraino oltre il 15 settembre se non saranno trovate soluzioni che tutelino i mercati nazionali. Il 17 agosto i 5 Stati membri torneranno a vedersi per fare il punto.

I 27, nell'ultima riunione del Coreper prima dell'estate, hanno concentrato la loro attenzione anche sulla Bielorussia, dove si stanno ammassando i miliziani della Wagner. È stato dato via libera a nuove sanzioni contro Minsk. Una volta ratificata l'intesa, sarà colpito l'export di prodotti dual use e sarà allungata la black list europea di personalità e entità bielorusse.