Crollo della funivia del Monte Faito, nei prossimi giorni il primo sopralluogo dei periti

Si terrà nei prossimi giorni il primo sopralluogo dei consulenti della Procura di Torre Annunziata sul luogo del disastro avvenuto giovedì scorso nel Napoletano, dove una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito è precipitata causando quattro morti e un ferito grave. I magistrati del pool costituito dal procuratore Nunzio Fragliasso affiancheranno i periti che saranno accompagnati sul luogo della tragedia dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dagli uomini del soccorso alpino.
Secondo quanto si è appreso la cabina precipitata era ancora agganciata al cavo quando è caduta, quindi l'attenzione degli inquirenti si dovrà inevitabilmente focalizzare proprio sul cavo e sull'inefficacia dei freni che, a differenza della cabina a valle, non hanno bloccato la corsa a ritroso del veicolo. Com'è noto i pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, insieme con l'aggiunto Giovanni Cilenti ipotizzano al momento i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo, insieme alle lesioni colpose (per il ferito).
C'è attesa, intanto, per gli esami autoptici sulle vittime che, peraltro, potrebbero anche comportare l'iscrizione dei primi indagati. A perdere la vita lo scorso 17 aprile sono stati un 59enne italiano, operatore presente nella cabina, due fratelli inglesi, di 64 e 57 anni, e una 24enne araba israeliana. Il fratello di quest'ultima, un 23enne, è l'unico sopravvissuto, ricoverato in condizioni critiche nell'ospedale del Mare di Napoli.