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Cronologia di un anno di guerra in Medio Oriente

La ricostruzione delle tappe del conflitto a partire dal 7 ottobre 2023
© KEYSTONE (EPA/MOHAMMED SABER)
Red. Online
07.10.2024 06:00

«Alluvione al-Aqsa». Così Hamas ha chiamato l'attacco sferrato un anno fa contro Israele. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu – rispondendo con l'operazione «Spade di Ferro» – poche ore dopo ha dichiarato: «Siamo in guerra». Nel pomeriggio del 7 ottobre 2023 nulla appariva chiaro. «Quel che è certo è che la Striscia di Gaza pagherà un prezzo altissimo», aveva commentato Federica Frediani, collaboratrice scientifica all'Università della Svizzera italiana (USI) e Project Leader del Middle East Mediterranean (MEM) Summer Summit. E così è stato.

Quali sono i principali avvenimenti che hanno scandito quest'anno di guerra in Medio Oriente?

7 ottobre 2023

In seimila, tra terroristi e civili palestinesi, abbattono la recinzione di confine con la Striscia di Gaza e assaltano il sud del territorio israeliano con pickup, auto, furgoni, moto, parapendii. Portandosi dietro migliaia di lanciatori di razzi, kalashnikov, pistole, granate, bombe, coltelli.

11 ottobre 2023

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu forma un governo di emergenza.

12 ottobre 2023

Israele avverte la popolazione di evacuare il nord di Gaza.

23 ottobre 2023

Nella notte Hamas rilascia due donne ostaggio, di 80 e 85 anni, rapite durante il massacro di Nir Oz (il 20 ottobre erano state liberate due donne americane).

27 ottobre 2023

Israele lancia un'invasione di terra nella Striscia.

30 ottobre 2023

Una soldatessa rapita e portata a Gaza viene liberata dall'IDF e dallo Shin Bet. Nella stessa giornata, il portavoce dell'esercito annuncia che le forze speciali hanno recuperato il corpo di Shani Louk, la ventenne di nazionalità tedesco-israeliana presa in ostaggio al festival Nova.

31 ottobre 2023

Gli attacchi israeliani su Jabalya causano oltre 100 morti.

9 novembre 2023

L'IDF fa irruzione nel quartiere di sicurezza di Hamas a Gaza, scoprendo un tunnel sotto l'ospedale al Shifa. Il gruppo yemenita filoiraniano Houthi sequestra una nave commerciale nel Mar Rosso.

24 novembre 2023

Accordo Hamas-Israele per un cessate il fuoco temporaneo e la liberazione di oltre cento ostaggi in diverse giornate.

1. dicembre 2023

Riprendono i combattimenti.

2 dicembre 2023

Inizia la battaglia di Khan Younis.

15 dicembre 2023

I rapiti Yotam Haim, Samer Fouad al-Talalka e Alon Lulu Shamriz vengono uccisi per errore dall'IDF durante una battaglia.

Per approfondire l'argomento

2 gennaio 2024

Saleh al-Arouri, vice capo dell'ufficio politico di Hamas e comandante dell'ala militare in Cisgiordania, viene ucciso in un attacco mirato a Beirut.

9 gennaio 2024

Hezbollah attacca la base del Comando Nord a Safed. Nello stesso giorno, Ali Hossein Barji, comandante dell'unità aerea di Hezbollah nel sud del Libano, viene ucciso.

11 gennaio 2024

Il Sudafrica presenta un caso di genocidio contro Israele davanti alla Corte dell'ONU.

3 febbraio 2024

Israele annuncia l'inizio dell'avanzata su Rafah, dichiarando la «vittoria» a Khan Younis.

9 febbraio 2024

Netanyahu ordina l'evacuazione della popolazione da Rafah.

12 febbraio 2024

L'IDF libera due ostaggi israeliani nell'operazione Yad Zahav a Rafah.

11 marzo 2024

L'IDF uccide Marwan Issa, vice di Muhammad Deif e numero 3 di Hamas nella Striscia di Gaza.

1. aprile 2024

Sette operatori umanitari vengono uccisi in un attacco aereo israeliano a sud di Deir el-Balah. Nello stesso giorno, l'edificio del consolato iraniano a Damasco viene colpito: muoiono Mohammad Reza Zahedi, comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, e il suo vice Mohammad Hadi Rahimi.

7 aprile 2024

L'IDF ritira tutte le forze di terra da Gaza, a eccezione della Brigata Nahal.

13 aprile 2024

L'Iran lancia un attacco contro Israele, il primo diretto della storia, come ritorsione del raid su Beirut del 1. aprile.

6 maggio 2024

Inizia la battaglia di Rafah.

8 giugno 2024

Le forze israeliane liberano quattro ostaggi catturati il 7 ottobre, ma il capo delle forze speciali di salvataggio, Arnon Zamora, muore per le ferite riportate.

13 luglio 2024

L'esercito israeliano uccide a Gaza il numero due di Hamas, Mohammed Deif, capo dell'ala militare, e il suo vice Rafe Salama.

30 luglio 2024

Israele uccide Fuad Shukr, comandante militare di Hezbollah e consigliere di Nasrallah, in un attacco a Beirut.

31 luglio 2024

Il capo politico di Hamas all'estero, Ismail Danyeh, viene ucciso mentre è ospite a Teheran.

19-20 agosto 2024

L'IDF trova i corpi di sei rapiti in un tunnel a Khan Younis.

25 agosto 2024

Israele lancia un massiccio attacco preventivo contro Hezbollah in Libano.

27 agosto 2024

L'esercito israeliano salva il rapito beduino Kaid Farhan Alkadi in un tunnel nel sud di Gaza.

31 agosto 2024

L'IDF recupera i corpi di sei ostaggi uccisi in un tunnel sotterraneo vicino a Rafah.

17 settembre 2024

Migliaia di cercapersone esplodono in Libano e in misura minore in Siria uccidendo o ferendo centinaia di esponenti di Hezbollah in un'operazione ampiamente attribuita a Israele.

18 settembre 2024

A esplodere sono i walkie talkie dei miliziani sciiti.

27 settembre 2024

Un potente attacco israeliano con bombe anti bunker uccide a Beirut il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

1. ottobre 2024

L’Iran lancia circa 180 missili – si parla anche di 200 – contro Israele, quasi tutti intercettati. «Il Paese è entrato in stato di guerra», fa sapere Teheran. Sabato 5 ottobre, durante la commemorazione di Nasrallah a Teheran, la guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, è tornato a parlare dei fatti del 7 ottobre, definendoli «legittimi». E i missili del 1. ottobre? «Una punizione minima».

6 ottobre 2024

Il ministero della Sanità di Hamas quantifica in 41.870 le vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, senza però fare distinzioni tra civili e miliziani uccisi. I feriti, in totale, sono oltre 97.000. Israele afferma che, dall’inizio delle operazioni di terra in Libano, sono stati uccisi circa 440 combattenti di Hezbollah. In totale, però, le vittime in Libano sarebbero oltre duemila; oltre 9.000 i feriti, mentre sono 1,2 milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro case. Ieri, l’Istituto nazionale di assicurazione israeliano ha pubblicato un aggiornamento sulle vittime nell’ultimo anno: i civili uccisi in attacchi terroristici in Israele sono stati 885, tra cui 809 vittime del massacro del 7 ottobre (gli altri erano militari). Da quando Israele è stato fondato nel 1948, circa 3.200 civili sono stati uccisi in attacchi terroristici.

È passato un anno da quel 7 ottobre, un anno esatto oggi.

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