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Unifil: «Due tank israeliani sono entrati in una nostra postazione»

L'Unifil ha accusato l'esercito israeliano di aver bloccato uno dei suoi movimenti, chiedendo «spiegazioni» dopo queste «scioccanti violazioni» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Unifil: «Due tank israeliani sono entrati in una nostra postazione»
Red. Online
13.10.2024 07:30
23:54
23:54
Idf: «4 soldati israeliani uccisi in un attacco di Hezbollah»

Quattro soldati israeliani sono morti nell'attacco Hezbollah di ieri con un drone lanciato su una base militare adiacente a Binyamina, nel nord del Paese. Lo ha detto l'esercito israeliano (Idf), precisando che altri 7 sono rimasti gravemente feriti. Tutti i feriti sono stati evacuati in ospedale e le loro famiglie sono state informate. «I loro nomi saranno resi noti in seguito. L'episodio è in fase di esame», aggiunge l'Idf.

23:42
23:42
UE: «Gli attacchi d'Israele all'Unifil sono una grave violazione»

«L'Unione Europea esprime grave preoccupazione per la recente escalation lungo la Linea Blu. L'UE condanna tutti gli attacchi contro le missioni Onu. Esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) contro la Forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), che hanno causato il ferimento di diversi peacekeepers. Tali attacchi contro le forze di pace delle Nazioni Unite costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e sono totalmente inaccettabili. Questi attacchi devono cessare immediatamente». Lo dichiara l'Alto rappresentante UE a nome dei 27.

22:25
22:25
«18 morti in un raid d'Israele su una scuola di Nuseirat»

L'agenzia turca Anadolu rende noto, citando fonti mediche, che «almeno 18 persone sono morte in un raid israeliano contro gli alloggi scolastici nel campo profughi di Nuseirat a Gaza». Le stesse fonti precisano che tra le vittime si contano «anche donne e bambini».

22:23
22:23
Idf: «25 lanci di razzi di Hezbollah da siti vicini all'Unifil in un mese»

«Nell'ultimo mese, circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro le comunità israeliane e le truppe dell'Idf dai complessi terroristici di Hezbollah insediati vicino alle postazioni Unifil nel sud del Libano, sfruttando la loro vicinanza alle forze delle Nazioni Unite. Uno degli attacchi ha provocato la morte di due soldati dell'Idf». Lo rendono noto le forze armate israeliane, precisando che «Hezbollah utilizza strutture situate sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele».

L'Idf aggiunge poi che «durante i raid terrestri limitati, localizzati e mirati delle forze armate basati su precise informazioni di intelligence nel sud del Libano, le truppe della 146/a divisione hanno localizzato centinaia di armi, granate e lanciarazzi puntati sul territorio israeliano. Queste armi erano immagazzinate all'interno di complessi sotterranei situati a poche decine di metri dalle postazioni Unifil situate vicino alla Linea Blu».

22:21
22:21
La Svizzera: «Israele cessi gli attacchi contro l'UNIFIL»

La Svizzera ha chiesto all'esercito israeliano di cessare immediatamente tutti gli attacchi contro la missione di osservatori dell'UNIFIL - la Forza ad interim delle Nazioni Unite, ndr -  in Libano, secondo una dichiarazione rilasciata dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) questa sera. Anche tre berretti blu svizzeri si trovano in Libano.

Il DFAE ha inoltre chiesto il rispetto della protezione delle strutture dell'ONU e del diritto internazionale. «Chiediamo inoltre a tutte le parti di adoperarsi per un immediato cessate il fuoco», si legge in un post pubblicato sul portale X (già Twitter).

I tre berretti blu svizzeri, cioè gli osservatori disarmati, attualmente di stanza in Libano, sono tutti sani e salvi. Lo ha confermato domenica sera a Keystone-ATS Daniel Seckler del Centro di competenza dell'Esercito svizzero (SWISSINT). Negli ultimi giorni, diversi membri dell'UNIFIL sono stati feriti a causa di colpi di arma da fuoco, in alcuni casi provenienti da una direzione inspiegabile.

21:15
21:15
Libano: sale bilancio dei raid israeliani, 51 morti e 174 feriti

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che gli attacchi israeliani in tutto il Libano nella giornata di ieri hanno ucciso 51 persone e ferito 174 persone.

L'aumento degli attacchi aerei su quelli che Israele descrive come siti del gruppo militante libanese Hezbollah in Libano dal 23 settembre ad oggi ha portato complessivamente ad un bilancio di più di 1'300 morti, secondo un conteggio ufficiale dell'Afp, compreso quello di sabato.

20:34
20:34
Israele: saliti a 67 i feriti dal drone nel nord

Sono 67 le persone rimaste ferite dall'esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell'area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa. Lo ha detto il Ceo del servizio ambulanze Eli Bin. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche.

Nel frattempo Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una «imboscata» a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano.

18:35
18:35
USA: «Invieremo un sistema anti-missile contro l'Iran in Israele»

Il Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele contro l'Iran.

Thaad, si legge in una nota del portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder, «potenzierà il sistema di difesa di Israele ed è la dimostrazione dell'impegno ferreo degli Stati Uniti contro qualsiasi attacco con missili balistici da parte dell'Iran». Ryder ha specificato che sarà inviato «il sistema Thaad e il relativo equipaggio di militari statunitensi in Israele per contribuire a rafforzare le difese aeree israeliane a seguito degli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il 1° ottobre».

Non è la prima volta che gli Stati Uniti utilizzano questo sistema di difesa nella regione. Lo scorso anno, dopo l'attacco del 7 ottobre, Joe Biden ordinò ai militari di schierare un Thaad in Medio Oriente per difendere le truppe e gli interessi americani nella regione.

18:22
18:22
Unifil, 15 peacekeeper intossicati dopo l'irruzione dell'Idf

«Nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo. I peacekeeper stanno ricevendo cure».

Lo ha riferito Unifil in una nota dopo il blitz israeliano di stamane alla postazione a Ramyah, con l'irruzione di due tank. I 15 peacekeeper sono rimasti intossicati dal fumo entrato nel campo emesso da alcuni colpi sparati dall'Idf a cento metri a nord dalla postazione Unifil, si aggiunge.

16:34
16:34
Unifil: «Due tank israeliani sono entrati in una nostra postazione»

Due carri armati israeliani «sono entrati con la forza» in una postazione delle Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) nel sud del Libano. Lo ha riferito la missione di peacekeeping Onu.

L'Unifil ha accusato l'esercito israeliano di aver bloccato uno dei suoi movimenti, chiedendo «spiegazioni» dopo queste «scioccanti violazioni». «Ieri i soldati dell'esercito israeliano hanno bloccato un movimento logistico cruciale dell'Unifil vicino a Meiss el-Jabal, impedendone il passaggio. Questo movimento cruciale non ha potuto essere effettuato», ha affermato la missione di peacekeeping nel sud del Libano.

«Questa mattina presto», riferisce in una nota Unifil, «le forze di peacekeeping dislocate presso una postazione a Ramyah hanno osservato tre plotoni di soldati dell'Idf attraversare la Linea Blu verso il Libano. Verso le 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell'Idf hanno distrutto il cancello principale della posizione e vi sono entrati con la forza. Hanno chiesto più volte che la base spegnesse le luci. I carri armati se ne sono andati circa 45 minuti dopo, dopo che l'Unifil ha protestato tramite il nostro meccanismo di collegamento, affermando che la presenza dell'Idf stava mettendo in pericolo i peacekeeper».

L'Unifil aggiunge che «verso le 6.40 del mattino, i peacekeeper nella stessa posizione hanno segnalato lo sparo di diversi colpi a 100 metri a nord, che hanno emesso fumo. Nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo. I peacekeeper stanno ricevendo cure».

15:35
15:35
«Ecco la rete di Hamas in Europa»

L'European Leadership Network (Elnet), organizzazione che ha come fine il rafforzamento dei rapporti tra l'Europa e Israele, ha pubblicato quattro rapporti che intendono mostrare le attività di decine di organizzazioni e leader affiliati ad Hamas in diversi paesi europei, tra cui Regno Unito, Germania, Italia, Paesi Bassi e Belgio. Elnet ha identificato circa 30 organizzazioni e individui affiliati alla fazione islamica che operano in Europa. Il documento, articolato in quattro edizioni diverse, è stato anticipato da Il Giornale.

Tre persone - Majed Al-Zeer, Adel Doghman e Mohammad Hannoun - e una delle organizzazioni, l'Associazione di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp) in Italia, sono state confermate dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, attraverso l'Office of Foreign Assets Control (Ofac), come coinvolte nella raccolta fondi per Hamas in Europa.

I rapporti rivelano che i gruppi affiliati ad Hamas operano liberamente in Europa, nonostante Hamas sia designata come organizzazione terroristica dai governi europei e dall'Ue. Mostrano che la rete affiliata ad Hamas in Europa ha chiuso tre organizzazioni designate come sostenitrici del terrorismo e trasferito le attività di raccolta fondi a nuove entità, molte delle quali prive di registrazione ufficiale.

Tra le organizzazioni individuate ci sono il «Palestinians in Europe Conference (Epc)», che ospita eventi annuali con oratori affiliati ad Hamas, e il «Consiglio Europeo Palestinese per le Relazioni Politiche (Eupac)», fondato da individui legati ad Hamas. Altre organizzazioni menzionate sono il «Palestinian Return Centre (Prc)» con sede nel Regno Unito, l'Abspp in Italia e il Vpnk in Germania.

I rapporti sottolineano anche figure chiave legate ad Hamas in Europa come Amin Abou Rashed, Zaher Birawi, Mohammad Hannoun e Majed Al-Zeer, che guidano molte di queste organizzazioni.

Elnet chiede ai governi europei di indagare e chiudere le organizzazioni affiliate ad Hamas che operano nei loro paesi, e incoraggia banche e istituzioni finanziarie a monitorare le attività finanziarie degli individui menzionati nei rapporti.

15:23
15:23
Il premier libanese condanna Netanyahu

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato la richiesta di Benjamin Netanyahu di un ritiro dell'UNIFIL dal confine meridionale del Libano, dove si sono intensificati gli scontri tra Hezbollah e le truppe israeliane.

Il Libano «condanna la posizione di Netanyahu e l'aggressione israeliana contro le forze di peacekeeping dell'UNIFIL», ha affermato Mikati. Aggiungendo che «l'avvertimento che Netanyahu ha rivolto a Guterres chiedendo la rimozione dell'UNIFIL rappresenta un nuovo capitolo nell'approccio del nemico nel non rispettare le norme internazionali».

15:22
15:22
Israele chiede l'evacuazione di venti villaggi nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha invitato i residenti di oltre 20 villaggi nel sud del Libano ad evacuare le loro case, mentre le truppe hanno ampliato le operazioni di terra contro Hezbollah oltre il confine.

«L'esercito non intende farvi del male. Per la vostra sicurezza, dovete lasciare immediatamente le vostre case e trasferirvi a nord del fiume Awali», ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee in arabo su X.

L'esercito israeliano ha lanciato regolarmente messaggi di evacuazione ai residenti in tutto il Libano meridionale e nella capitale Beirut, mentre bombarda le roccaforti e gli obiettivi di Hezbollah con attacchi aerei.

15:22
15:22
Teheran: «Vogliamo la pace ma siamo preparati per la guerra»

«Siamo pienamente preparati ad affrontare una situazione di guerra. Non abbiamo paura della guerra, ma non la vogliamo, vogliamo la pace e lavoreremo per una pace giusta a Gaza e in Libano». Lo ha detto ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa con il collega iracheno a Baghdad.

Allo stesso modo il ministro iracheno Fuad Hussein ha detto «la continuazione della guerra e la sua espansione verso la Repubblica islamica e lo sfruttamento (da parte di Israele) dello spazio aereo iracheno come corridoio sono completamente inaccettabili e vengono respinti».

«Lo scopo della visita - ha aggiunto il ministro iraniano - è quello di consultare e coordinarsi con l'Iraq sulle questioni regionali. Ci stiamo coordinando per frenare Israele e i suoi tentativi di espandere la tensione nella regione», ha aggiunto.

13:26
13:26
Netanyahu: «I leader UE facciano pressione su Hezbollah»

«Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l'UNIFIL come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l'UNRWA», lo ha detto in un discorso registrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

12:56
12:56
«Nessuna linea rossa per la difesa del nostro popolo»

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che non ci saranno «linee rosse» per il Paese nel difendere il suo popolo e i suoi interessi, in vista della prevista rappresaglia di Israele dopo il recente attacco missilistico iraniano. «Mentre abbiamo compiuto sforzi enormi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nel difendere il nostro popolo e i nostri interessi», ha scritto Araghchi in un post su X.

12:54
12:54
Netanyahu all'ONU: «Via UNIFIL dalle roccaforti di Hezbollah»

«È giunto il momento di rimuovere l'UNIFIL dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah», ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. «L'IDF lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano a Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah». E ancora: «Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l'infortunio subito dai soldati UNIFIL, facciamo tutto per prevenire questi incidenti», ha detto.

12:52
12:52
Il Papa: «Si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace»

«Continuo a seguire con preoccupazione quanto sta avvenendo in Medio Oriente e chiedo ancora una volta un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti». Lo ha detto papa Francesco all'Angelus. «Si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace», ha proseguito.

«Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte, Palestina, Israele, Libano, dove chiedo che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite», ha aggiunto il Pontefice.

«Prego per tutte le vittime, per gli sfollati, per gli ostaggi, che auspico siano subito rilasciati - ha continuato Francesco -. E spero che questa grande e inutile sofferenza generata dall'odio e dalla vendetta finisca presto».

«La guerra è un'illusione, è una sconfitta - ha detto ancora il Papa -. Non porterà mai la pace, non porterà mai la sicurezza. È una sconfitta per tutti, soprattutto per chi si crede invincibile». «Fermatevi per favore!», ha concluso.

Il Papa ha poi aggiunto: «Rivolgo il mio appello affinché gli ucraini non siano lasciati morire di freddo. Cessino gli attacchi aerei contro la popolazione civile, che è sempre la più colpita. Basta uccidere innocenti!».

12:52
12:52
«Arrestato terrorista di Hezbollah in un bunker in Libano»

I commando israeliani hanno arrestato un «terrorista» di Hezbollah che si nascondeva in un bunker sotterraneo nel sud del Libano, riferiscono le forze di difesa israeliane (IDF).

Le truppe hanno identificato un condotto di un tunnel all'interno di un edificio che portava a una stanza di 50 metri quadrati a sette metri sottoterra. Il miliziano del gruppo sciita filoiraniano era nascosto e aveva con sé molte armi e rifornimenti per una permanenza prolungata.

Nel video pubblicato dall'esercito si vedono i militari che gli ordinano in arabo di uscire lentamente dal bunker, indossando solo biancheria intima e scarpe. Secondo l'Idf, è stato portato in un centro di detenzione all'interno di Israele per essere interrogato.

12:32
12:32
Hezbollah lancia missile contro base militare Israele a Haifa

Hezbollah ha detto di aver lanciato un missile di precisione contro la base militare israeliana di Tira Carmel a Haifa, nel nord del Paese. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu.

12:28
12:28
I morti a Gaza sono 42.227

Il ministero della Sanità del governo di Hamas per la Striscia di Gaza ha annunciato oggi un nuovo bilancio di 42.227 morti dall'inizio della guerra con Israele più di un anno fa. Nelle ultime 24 ore, 52 persone sono state uccise, si legge in una nota del ministero, aggiungendo che 98.464 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.

11:50
11:50
Tank israeliani al confine della zona nord di Gaza City

Le forze israeliane hanno ampliato il loro raid nel nord di Gaza e i carri armati hanno raggiunto il confine settentrionale di Gaza City, colpendo alcuni quartieri del quartiere Sheikh Radwan, affermano i residenti, costringendo molte famiglie ad abbandonare le loro case. Lo scrive il Times of Israel.

Gli abitanti affermano che le forze israeliane hanno di fatto isolato Beit Hanoun, Jabalia e Beit Lahiya nell'estremo nord dell'enclave rispetto a Gaza City, bloccando l'accesso tra le due aree, salvo autorizzazione delle famiglie disposte a lasciare le tre città, rispettando gli ordini di evacuazione.

Israele - scrive il giornale - stima che decine di migliaia di palestinesi siano rimasti nel nord di Gaza durante l'ultimo anno di combattimenti, nonostante i ripetuti appelli a evacuare verso zone umanitarie designate. Tra coloro che sono rimasti, secondo gli israeliani, ci sono migliaia di operativi di Hamas sopravvissuti ai precedenti round di combattimenti con le forze israeliane.

A tal fine, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso nuovi ordini di evacuazione nel fine settimana per due quartieri al confine settentrionale di Gaza City, affermando che l'area era una «zona di combattimento pericolosa». Ha esortato i residenti a lasciare le loro case e dirigersi verso aree definite sicure nel sud.

11:49
11:49
«Dall'Iran danni più gravi da inizio guerra»

I danni alle proprietà civili in seguito all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre sono stimati come i più gravi causati da un singolo attacco missilistico contro Israele dallo scoppio della guerra.

Lo riferisce Ynet. Tra gli edifici gravemente danneggiati, gli appartamenti di lusso del Sea & Sun a Tel Aviv, famosi ristoranti e negozi - tra cui il ristorante Turquoise, che è stato quasi completamente distrutto - e circa 150 residenze di alto livello colpite dalle schegge di un missile caduto nelle vicinanze.

11:41
11:41
Il governo attacca i soldati che chiedono un accordo sugli ostaggi

Durante una discussione avvenuta giovedì sera, i membri del governo israeliano hanno duramente attaccato i 130 soldati di leva e riservisti che la scorsa settimana avevano firmato una lettera dichiarando che si sarebbero rifiutati di continuare a prestare servizio se il primo ministro Benjamin Netanyahu non si fosse impegnato per raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz.

Secondo fonti del giornale, Netanyahu ha dichiarato durante una riunione di gabinetto che i soldati «avevano perso, e in realtà non avevano mai avuto, una coscienza nazionale,» mentre un ministro ha chiesto che fossero imprigionati. I firmatari della lettera hanno risposto affermando che non cercare un accordo per il rilascio degli ostaggi «è un tradimento dell'etica sionista e dell'Idf con la quale siamo cresciuti.»

11:06
11:06
Hezbollah: «Lanciati razzi contro soldati israeliani»

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato «dei razzi» contro soldati israeliani nel villaggio di Maroun al-Ras, vicino al confine tra Libano e Israele. In precedenza, il movimento libanese filoiraniano aveva affermato che i suoi uomini stavano affrontando in combattimento truppe israeliane che tentavano di infiltrarsi vicino a un altro villaggio di confine, a pochi chilometri a ovest di Maroun al-Ras.

11:04
11:04
«Israele continuerà ad adottare misure per evitare danni alle basi UNIFIL»

Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha detto al suo omologo statunitense Lloyd Austin che Israele continuerà ad adottare misure per evitare danni alle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite dispiegate nel Libano meridionale. Lo ha affermato oggi il ministero israeliano della Difesa.

«Il ministro Gallant ha sottolineato che le IDF (le forze di difesa israeliane) continueranno ad adottare misure per evitare danni alle truppe UNIFIL e alle posizioni di peacekeeping» nel Libano meridionale, ha affermato il ministero in una dichiarazione in seguito ai colloqui notturni tra i due.

10:14
10:14
Feriti paramedici in raid nel sud del Libano

La Croce Rossa afferma che paramedici sono rimasti feriti durante raid nel sud del Libano dove erano impegnati in operazioni di soccorso.

La Croce Rossa riferisce che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti oggi in un attacco a una casa nel sud del Libano dove erano stati inviati «in coordinamento» con la missione delle Nazioni Unite che funge da cuscinetto tra Israele e Libano.

«Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze», ha riferito la Croce Rossa libanese. Questa squadra, ha aggiunto, «era stata inviata in coordinamento con la Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata nel sud del Libano, bombardato quotidianamente da aerei israeliani.

09:46
09:46
Salgono a 15 i morti per tre raid israeliani in Libano

È salito ad almeno 15 persone uccise il bilancio dei raid israeliani condotti ieri in tre villaggi a nord e a sud di Beirut, fuori dalle roccaforti filo-iraniane di Hezbollah. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Un «attacco nemico israeliano a Maaysra», un villaggio sciita in una regione a predominanza cristiana a nord di Beirut, ha provocato «nove morti e 15 feriti»; un secondo raid su Barja, villaggio sunnita nella regione dello Shouf a sud della capitale, ha fatto «quattro morti e 18 feriti»; e un terzo «due morti e quattro feriti» sulla costa settentrionale, a Deir Billa, a 15 chilometri da Batroun, si precisa.

09:32
09:32
Israele intercetta cinque razzi dal Libano

Israele afferma di aver intercettato cinque razzi provenienti dal Libano. «Le sirene hanno suonato tra le 08:59 e le 09:01 nelle regioni dell'Alta Galilea, della Galilea Centrale, della Galilea Occidentale, della Baia di Haifa e del Carmelo. Circa cinque proiettili lanciati dal Libano sono stati identificati e intercettati con successo», ha affermato l'esercito in un comunicato.

08:51
08:51
Raid israeliano distrugge moschea nel sud del Libano

I media ufficiali libanesi hanno affermato che un attacco aereo israeliano oggi ha distrutto una moschea nel sud devastato dalla guerra. «Verso le 3:45 del mattino (le 2:45 in Svizzera) aerei nemici hanno effettuato un attacco prendendo di mira la vecchia moschea al centro del villaggio di Kfar Tibnit, distruggendola completamente», ha riferito l'agenzia di stampa libanese Nna.

08:09
08:09
«Hamas pianificava un attacco stile 11 settembre su Israele»

Anni prima dell'assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l'abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Secondo documenti del gruppo sequestrati dall'esercito israeliano di cui il Washington Post ha preso visione, Hamas intendeva attaccare utilizzando treni, navi e e persino carri trainati da cavalli coinvolgendo i suoi alleati - Hezbollah e l'Iran -per un assalto coordinato contro Israele da nord, sud ed est, come ha già rivelato il New York Times.

07:31
07:31
Il punto alle 7

Secondo l'addetto stampa del Pentagono, il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha parlato sabato con il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per esprimere la sua «profonda preoccupazione per le notizie secondo cui le forze israeliane avrebbero sparato contro le postazioni di pace delle Nazioni Unite in Libano e per la morte di due soldati libanesi».

Le IDF, intanto, hanno riferito di una raffica di razzi verso il nord di Israele: identificati circa 40 lanci. Alcuni sono stati intercettati, gli altri sono caduti in aree aperte.

Il governo israeliano dovrebbe approvare oggi una proroga del divieto di trasmissione dei canali Al Jazeera e Al Mayadeen e la chiusura dei loro uffici in Israele.

I media libanesi hanno riferito di una serie di attacchi aerei israeliani nella città di Nabatieh, nel sud del Libano, e nella zona della Valle della Beqaa, nell'est del Paese.