Il profilo

Dmitry Utkin, il Wagner per eccellenza

Tatuaggi nazisti, una fascinazione per il Terzo Reich, secondo Rosaviatsia era sullo stesso aereo di Yevgeny Prigozhin
Red. Online
24.08.2023 09:41

Su quell’aereo, secondo quanto comunicato da Rosaviatsia, c’era anche lui. Dmitry Utkin, già, spesso descritto come il fondatore o il co-fondatore del Gruppo Wagner. Una figura chiave, per la milizia privata, al pari di Yevgeny Prigozhin. Sebbene il suo ruolo, stando a esperti e analisti, non sia mai stato veramente chiarito. Utkin, per dirla con la giornalista Anna Zafesova, era «IL» Wagner. Oltre ad aver contribuito alla fondazione, aveva dato alla compagnia l’indicativo di chiamata ripescando dalla memoria il compositore preferito di Adolf Hitler.

E Hitler, per Utkin, era più di un riferimento. Nel 2020, il sito investigativo Bellingcat aveva scritto che Utkin aveva una fascinazione ossessiva per la storia del Terzo Reich. Un report più recente, invece, indica che Utkin aveva molti tatuaggi di chiara ispirazione nazista, fra cui anche una svastica.

Detto questo, stando al Center for Strategic and International Studies, un think tank americano, il ruolo di Utkin all’interno del Gruppo Wagner non era affatto chiaro. Poteva, insomma, essere colui che diede avvio all’intera struttura come un semplice elemento di spicco. Lo stesso Prigozhin, d’altro canto, ha ammesso soltanto l’anno scorso di aver fondato la milizia privata dopo aver passato anni e anni a denunciare qualsiasi testata che lo associasse a Wagner. Tanto Prigozhin quanto Utkin, ad ogni modo, da tempo erano sotto sanzioni USA e UE.

Nato nel 1970, Utkin poteva vantare un decennio quale membro dei servizi militari segreti russi (il famigerato GRU) e aveva partecipato a entrambe le guerre cecene. Era presente anche in Siria. Nel 2014, assieme al Gruppo Wagner prese parte alle operazioni russe nell’Est dell’Ucraina. La sua presenza, in pubblico, era estremamente rara. L’ultima volta era stato visto in un video postato da Prigozhin lo scorso luglio, nel quale il leader del Gruppo Wagner si rivolgeva ai mercenari in Bielorussia. Il Paese che aveva accolto la milizia dopo il fallito golpe di giugno. Prigozhin stesso, nel filmato, aveva introdotto Utkin «in scena». Utkin che, a sua volta, parlando alle truppe aveva detto: «Questa non è la fine, è solo l’inizio del nostro grande lavoro nel mondo, che proseguirà presto». Quindi, in inglese, una sorta di ammonimento: «Welcome to hell».

Su quell’aereo, detto di Prigozhin e Utkin, c’erano anche altre figure del Gruppo Wagner. Fra gli altri un cameraman, il responsabile della logistica e la guardia del corpo personale di Prigozhin. I nomi degli altri passeggeri? Sergey Propustin, Evgeniy Makaryan, Aleksandr Totmin, Valeriy Chekalov e Nikolay Matuseev. Chekalov era stato sanzionato dagli Stati Uniti lo scorso mese per via dei suoi legami con Prigozhin.

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