Domani i funerali del 12.enne ucciso nella scuola di Vantaa
Si terranno domani i funerali del dodicenne rimasto ucciso in una sparatoria in una scuola a nord di Helsinki in Finlandia. Ad aprire il fuoco un suo coetaneo che avrebbe preso l'arma, una pistola, da un parente stretto. Il giovane killer ha anche ferito gravemente altri due studenti coetanei che restano in ospedale sotto stretta osservazione. Secondo l'agenzia di stampa finlandese Stt domani gli uffici e le istituzioni statali sventoleranno le bandiere a lutto.
Intanto secondo la ministra dell'Interno Mari Rantanen, l'indagine sul caso è ancora nelle sue fasi iniziali: «Posso assicurarvi che la polizia scoprirà tutto ciò che riguarda questa vicenda e lo farà in modo approfondito», ha promesso Rantanen, che poi nel corso della conferenza stampa ha glissato su una domanda dei giornalisti che le chiedevano se la Finlandia dovesse o meno inasprire la legislazione relativa alla custodia delle armi. Secondo la ministra la legge finlandese «prevede già norme molto precise su come dovrebbero essere conservate o tenute le armi». «Ma la domanda è proprio questa - ha proseguito Rantanen -: come è possibile per un dodicenne mettere le mani su una pistola? Sicuramente è questa la domanda a cui tutti vogliamo una risposta».
La ministra dell'Istruzione Anna-Maja Henriksson ha parlato di una «grande tragedia» che è «un indicatore del malessere della società finlandese. Questo atto è scioccante e ha profondamente sconvolto l'intera comunità scolastica».
Non è la prima volta che il Paese scandinavo si confronta con episodi simili. La Finlandia è stata infatti teatro di due raccapriccianti sparatorie nelle scuole negli anni 2000. Nel novembre del 2007, un 18 enne aprì il fuoco in una scuola secondaria a Jokela, a circa 50 chilometri a nord di Helsinki, uccidendo il preside, un'infermiera insieme a sei studenti prima di puntare la pistola contro se stesso. Un anno dopo, nel settembre del 2008, un 22enne, Matti Juhani Saari, uccise 11 persone in una scuola professionale nella città occidentale di Kauhajoki. Da allora, centinaia di istituti scolastici hanno ricevuto minacce di sparatoria. Lo rivela, riporta la Afp, un articolo pubblicato sul Journal of Scandinavian Studies in Criminology and Crime Prevention, che indicava nei problemi di salute mentale la ragione principale dell'aumento di queste tragedie.