Donald Trump ha scelto Pam Bondi quale nuova procuratrice generale
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato Pam Bondi quale nuovo procuratore generale. Una nomina arrivata poche ore dopo che Matt Gaetz, travolto dagli scandali, si è ufficialmente ritirato dalla corsa. Bondi, scrivono i media americani, ha una lunga esperienza alle spalle: dal 2011 al 2019, leggiamo, è stata procuratrice generale della Florida, dopo essere stata procuratrice aggiunta nella contea di Hillsborough.
Alleata di lunga data di Trump, Bondi ha fatto parte del suo team legale durante il primo processo di impeachment al Senato e ha anche sostenuto pubblicamente il tycoon presentandosi in tribunale durante il processo per il caso Stormy Daniels a New York. «Pam è stata procuratrice per quasi vent'anni, durante i quali è stata molto dura con i criminali violenti e ha reso le strade sicure per le famiglie della Florida» ha dichiarato Trump nel post sui social media che annunciava la sua scelta.
Bondi è stata vicina a Trump fin dalla sua campagna elettorale del 2016. Agli elettori, in occasione di un recente comizio, ha detto di considerare Trump un «amico». Nel 2019 si è unita alla prima amministrazione Trump, servendo sia come consulente legale sia come avvocato difensore durante il citato primo processo di impeachment, conclusosi con l'assoluzione. Bondi ha continuato a far parte del team legale di Trump nel 2020, nonostante il tycoon sostenesse falsamente che le elezioni erano state rubate a causa di frodi elettorali. La futura procuratrice generale ha pure fatto parte della Commissione sull'abuso di oppioidi e droghe di Trump e, più recentemente, ha diretto il braccio legale dell'America First Policy Institute, un think tank conservatore fondato da ex membri dello staff di Trump.
Se confermata dal Senato, Bondi diventerà il capo delle forze dell'ordine del Paese, responsabile degli oltre 115 mila dipendenti del Dipartimento di Giustizia e di un budget di circa 45 miliardi di dollari. Avrà, altresì, un ruolo chiave nell'aiutare Trump a «punire» i suoi nemici politici una volta insediatosi alla Casa Bianca. Bondi, in questi anni, ha criticato aspramente e apertamente le cause penali intentate contro Trump prendendosela, in particolare, con il procuratore speciale Jack Smith. «Per troppo tempo, il Dipartimento di Giustizia è stato usato come arma contro di me e altri repubblicani, ora non più» ha scritto Trump giovedì sera. «Pam riorienterà il Dipartimento di Giustizia verso il suo obiettivo di combattere il crimine e rendere l'America di nuovo sicura».
Gli altri piani di Trump per il Dipartimento includono la fine del «governo armato», la protezione dei confini degli Stati Uniti, lo smantellamento delle organizzazioni criminali e il ripristino della «fede e della fiducia malridotta» degli americani nel Dipartimento stesso. Il team di transizione di Trump, a questo punto, spera che il percorso di nomina di Bondi sia meno tumultuoso di quello di Gaetz. Nel commentare l'annuncio, il senatore repubblicano Lindsey Graham ha spiegato che Bondi verosimilmente «sarà confermata rapidamente». Graham ha definito la scelta un «grande slam, un touchdown, una buca in uno, un asso, una tripletta, una schiacciata, una medaglia d'oro olimpica». Insomma, una mossa vincente.
La notizia della nomina di Bondi è arrivata circa sei ore dopo che Gaetz aveva dichiarato che avrebbe rinunciato al posto. Una decisione arrivata dopo giorni di dibattito, intenso, sull'opportunità di rendere pubblico un rapporto del Congresso sulle accuse di cattiva condotta sessuale nei suoi confronti. Annunciando il suo ritiro, il 41.enne ha dichiarato che la controversia sulla sua potenziale nomina «stava ingiustamente diventando una distrazione» per il lavoro della prossima amministrazione Trump. Il rapporto in questione includeva i risultati di un'indagine scatenata da accuse di cattiva condotta sessuale e uso di droghe illecite. Gaetz ha negato con veemenza le accuse, ma ha detto che, ritirandosi, sperava di evitare una «rissa inutilmente prolungata a Washington». Più tardi, giovedì, Gaetz si è congratulato con Bondi, definendola «una scelta stellare da parte del presidente Trump». «È un'esperta di controversie, una leader stimolante e una paladina di tutti gli americani. Porterà le riforme necessarie al Dipartimento di Giustizia» ha dichiarato. Non è chiaro se Gaetz, che si è dimesso dal suo seggio alla Camera subito dopo essere stato scelto da Trump come procuratore generale, cercherà di mantenere il suo posto al Congresso.