Donald Trump vuole (ancora) comprare la Groenlandia
Donald Trump vuole comprare la Groenlandia. No, non è una barzelletta. Il tycoon ha lasciato intendere – nuovamente – di voler acquistare il territorio autonomo della Danimarca, con tutti i suoi ghiacciai e iceberg. Una proposta che il presidente eletto aveva già avanzato nel 2019 e che ora è determinato a ripresentare.
Ma andiamo con ordine. Dietro a questo bizzarro desiderio si celano ragioni di sicurezza e di difesa. Secondo quanto scritto da Trump sul suo social Truth, infatti, assumere la proprietà e il controllo di quella che è l'isola più grande al mondo sarebbe, per gli Stati Uniti, «una necessità assoluta per la loro sicurezza nazionale». Oltre a una questione importante «per la libertà in tutto il mondo».
La questione, come detto, non è nuova. La Groenlandia, infatti, è già considerata un territorio cruciale per la difesa nazionale americana, essendo sede di una base aerea statunitense e di una stazione radar. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il suo valore militare è aumentato, per gli Stati Uniti e la NATO, data la posizione strategica dell'isola, tra l'Artico e il Nord Atlantico. Ed ecco che Trump, rieletto presidente a novembre, non ha perso occasione per esprimere, nuovamente, il suo interesse, sul territorio autonomo danese.
Domenica, come detto, il tycoon ha dichiarato ancora una volta il suo interesse. In primo luogo, nominando il co-fondatore di PayPal, Ken Howery, ambasciatore degli Stati Uniti nel Regno di Danimarca. Howery, a tal proposito, ha scritto su X che avrebbe lavorato «per rafforzare i legami tra Stati Uniti, Danimarca e Groenlandia». Prima di essere nominato per questo ruolo, il co-fondatore di PayPal aveva lavorato come ambasciatore in Svezia dal 2019 al 2021, nel corso della prima amministrazione di Trump.
Anche questa volta, però, il tycoon non ha fatto i conti con la Danimarca che, anni fa, aveva categoricamente respinto qualsiasi proposta di vendita dell'isola. Lo stesso copione che si è presentato sui social, dopo che Trump ha espresso, nuovamente, il suo interesse per il territorio. Commentando il post del presidente eletto, il primo ministro della Groenlandia, Mute Bourup Egede, ha ricordato che «l'isola non è in vendita e non lo sarà mai». Ribadendo, tuttavia, che la Groenlandia «deve continuare a essere aperta alla cooperazione e al commercio diretto con altri Paesi, soprattutto quelli vicini».
Pare, insomma, che Trump debba mettersi il cuore in pace anche questa volta. La sua prima proposta, nel 2019, aveva scatenato importanti tensioni tra Stati Uniti e Danimarca, tanto che il primo ministro danese Mette Frederiksen aveva descritto la richiesta come «assurda». Già all'epoca, la Danimarca aveva sottolineato duramente che la Groenlandia non era in vendita. E probabilmente, mai lo sarà. Nemmeno per Donald Trump.