Sensibilizzazione

Dopo «Adolescence», il Portogallo lancia una campagna sul pericolo delle emoji

La polizia avverte che i più giovani, non sapendo chi ci sia dall'altra parte dello schermo, potrebbero chattare con persone più anziane, aumentando così il rischio di essere vittime di grooming
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
27.03.2025 12:03

«Adolescence» ha convinto anche la polizia portoghese. Ispirata dal recente successo della serie Netflix, ha deciso di lanciare una campagna attraverso le sue reti sociali destinata a educare e sensibilizzare i genitori sui significati occulti degli emoji.

«I genitori e i giovani devono fare attenzione al doppio significato degli emoji, perché potrebbero trovarsi di fronte a una situazione di adescamento sessuale», dice il comunicato pubblicato nelle scorse ore dalla polizia di pubblica sicurezza (PSP), al quale segue una vera e propria traduzione di alcuni dei simboli più usati per indicare organi sessuali o occultare messaggi legati al consumo di droghe.

In particolare, si segnala il pericolo del cosiddetto «grooming». La polizia avverte che i più giovani, non sapendo chi ci sia dall'altra parte dello schermo, potrebbero chattare con persone più anziane, aumentando così il rischio di essere vittime di grooming, un processo di manipolazione che inizia con un approccio non sessuale per guadagnare la fiducia della vittima e poi incoraggiarla a condividere contenuti intimi o a organizzare un incontro.

La serie e il comunicato della PSP hanno riaperto anche il dibattito sull'eventuale proibizione dei telefonini a scuola. Se ne era parlato all'inizio dell'anno scolastico, ma poi il Ministero dell'Istruzione aveva optato per una semplice raccomandazione a non usarli piuttosto che per un'esplicita proibizione.