Dopo cinque anni di silenzio, le campane di Notre-Dame suonano di nuovo
15 aprile 2019. La Cattedrale di Notre-Dame de Paris viene divorata dalle fiamme. 8 novembre 2024. Le campane di Notre-Dame tornano a suonare. Dopo cinque anni e mezzo dal devastante incendio che ha colpito uno dei simboli della capitale francese per eccellenza, Notre-Dame è a un passo dalla sua rinascita.
Ufficialmente, la cattedrale riaprirà – in tutta la sua bellezza – il prossimo 7 dicembre. E la campane che questa mattina hanno suonato a festa ricordano che quel giorno è, finalmente, sempre più vicino. Come spiega l'agenzia France Presse, per la riapertura, che avverrà fra meno di un mese, sono in corso numerosi preparativi. Il 7 dicembre, la cattedrale accoglierà di nuovo fedeli e cittadini, con una cerimonia inaugurale in presenza del presidente Emmanuel Macron. A seguire, il giorno successivo, l'8 dicembre, verrà celebrata la prima messa solenne.
Per l'evento, insomma, c'è molta attesa. Moltissima. Basti pensare che, a suo tempo, le immagini dell'incendio avevano fatto il giro del mondo. Difficile non sentire un pugno nello stomaco di fronte ai video che avevano catturato la guglia della cattedrale spezzarsi, sotto al peso delle fiamme. Il rogo, in qualche modo, aveva toccato tutti: non solo i parigini o i francesi, ma anche i turisti che Notre-Dame la avevano ammirata con i loro occhi, e quelli che sognavano di visitarla, un giorno. Non è un caso, dunque, che l'incendio abbia suscitato uno slancio di solidarietà «senza precedenti». Contando le donazioni ricevute da ogni angolo del globo, per la ricostruzione della cattedrale sono stati raccolti ben 844 milioni di euro. Cifre importanti, che hanno contribuito a ridare vita a uno dei simboli di Parigi, ripristinandone tutta la sua bellezza e la sua storia.
Tornando alla cerimonia, il 7 dicembre, secondo Philippe Jost – responsabile del restauro di Notre-Dame – parteciperanno fino a 3.000 persone. «Ci saranno grandissimi artisti di portata internazionale», ha confermato Jost, precisando come la cattedrale sia stata «trasformata dai restauri». «La pietra ha ripreso un bel colore biondo, mentre le decorazioni dipinte hanno ritrovato tutti i loro colori. C'è un effetto "Cappella Sistina", da quando è stata ripulita, è stata una scoperta», ha raccontato il capocantiere ai microfoni di RTL. «È un passo bello, importante e simbolico. Non è ancora tutto perfetto, ma risolveremo ogni problema alla perfezione».
Un lavoro che non sarebbe mai stato possibile, senza la collaborazione di così tante persone. La rinascita della cattedrale di Notre-Dame passa anche dall'aiuto di migliaia di maestranze, architetti, restauratori e restauratrici che hanno lavorato per cinque anni malgrado numerosi vincoli e difficoltà. Tra questi, i rischi legati alle polveri di piombo o lo stop forzato dei lavori durante la pandemia di Covid-19, scoppiata a neanche un anno di distanza da quell'incendio che, per un attimo, cancellò uno dei simboli di Parigi.