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Riunione straordinaria dell'Assemblea generale dell'ONU per trovare un accordo sugli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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18:01
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«Dal 7 ottobre uccisi 20 ostaggi israeliani a Gaza»
«Dal 7 ottobre scorso Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani in cattività a Gaza». Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo nel briefing quotidiano con la stampa.
«Gli ostaggi a Gaza - ha proseguito - sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine; 126 sono cittadini israeliani e undici stranieri. Dieci del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini».
«Hamas - ha sottolineato - continua a detenere i cadaveri degli ostaggi uccisi».
16:03
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Berlino non procederà contro Abu Mazen per le frasi sull'Olocausto
La procura generale di Berlino non procederà contro il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) in merito alle parole di «incitamento all'odio» pronunciate nell'agosto 2022 in conferenza stampa nella capitale tedesca, quando «relativizzò» l'Olocausto. Lo stop arriva però solo perché Abu Mazen è protetto dall'immunità diplomatica.
Lo riporta l'agenzia di stampa tedesca Deutsche Presse-Agentur (Dpa). Secondo i magistrati tedeschi, il politico palestinese commise effettivamente il reato in questione, dicendo che Israele avrebbe compiuto dal 1947 «50 massacri, 50 olocausti» contro i palestinesi. Abu Mazen si trovava in quel momento in visita a Berlino e stava parlando accanto al cancelliere Olaf Scholz.
Per la procura tedesca resta da sottolineare che «il paragone fatto da Abbas è chiaramente privo di una base fattuale oggettiva, perché la situazione della popolazione palestinese dalla fondazione dello Stato di Israele non è certo paragonabile alla situazione della popolazione ebraica in Europa sotto il dominio dei nazionalsocialisti e banalizza sia la quantità che la qualità delle atrocità commesse in quel periodo».
13:01
13:01
Mosca chiede a Hamas il rilascio immediato degli ostaggi
L'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l'esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi.
Bogdanov, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Tass, ha parlato tra ieri e oggi con rappresentanti dell'Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk.
"La parte russa - si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca - ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi".
09:24
09:24
«Sanzioni contro i dirigenti di Hamas»
I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di creare «un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo».
In una lettera congiunta, Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock esprimono il loro «pieno sostegno alla proposta che dovrebbe permettere all'Ue di colpire i membri di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti».
09:17
09:17
«Morti altri 4 soldati israeliani»
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati: 3 di loro uccisi in combattimento nel sud di Gaza e il quarto in un incidente d'auto. Secondo le cifre ufficiali - dall'inizio dell'operazione nella Striscia - il totale dei soldati deceduti è ora di 101.
06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6
Dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un «cessate il fuoco umanitario» a Gaza, oggi prenderà il via una riunione straordinaria dell'Assemblea generale dell'ONU.
L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea Generale, le cui risoluzioni non sono vincolanti, potrebbe decidere un testo. La bozza di testo visionata dall'AFP riprende in gran parte la risoluzione respinta venerdì dal Consiglio di Sicurezza a causa del veto americano.
Il testo esprime preoccupazione per la «catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza», «chiede un immediato cessate il fuoco umanitario». Chiede inoltre la protezione dei civili, l'accesso umanitario e il rilascio «immediato e incondizionato» di tutti gli ostaggi.
Alla fine di ottobre, dopo quattro insuccessi in dieci giorni da parte del Consiglio di Sicurezza, l'Assemblea Generale aveva invocato, a larghissima maggioranza (120 voti favorevoli, 14 contrari e 45 astensioni), una «tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata, che porti alla cessazione delle ostilità» tra Israele e Hamas. Due settimane dopo il Consiglio è riuscito ad adottare una risoluzione che chiedeva «pause e corridoi umanitari» nella Striscia di Gaza, non un «cessate il fuoco» e nemmeno «una tregua».
La settimana scorsa, invocando per la prima volta l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite che permette al Segretario generale di riunire il Consiglio su una questione che «potrebbe mettere in pericolo il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale», Antonio Guterres aveva esortato il Consiglio a spingere per un »cessate il fuoco umanitario«, denunciando la «punizione collettiva» inflitta ai palestinesi. «Purtroppo il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a farlo», ha lamentato ieri, descrivendo un Consiglio le cui «autorità e credibilità sono state seriamente compromesse».
Venerdì la risoluzione preparata dagli Emirati Arabi Uniti in risposta alla richiesta del Segretario Generale, che chiedeva un «cessate il fuoco umanitario immediato» a Gaza, è stata bloccata dagli Stati Uniti. Ha ricevuto 13 voti a favore, uno contrario e un'astensione (Regno Unito).