Il caso

Dopo l'ascia e la molotov, le accuse: «La sicurezza, in Germania, è disastrosa»

Manuel Ostermann del sindacato di polizia tedesco è intervenuto a margine dell'episodio consumatosi oggi ad Amburgo, dove un uomo ha minacciato gli agenti non lontano dalla fan zone ufficiale
©Marcus Brandt
Red. Online
16.06.2024 16:15

Gli occhi, oggi, sono tutti puntati su Serbia-Inghilterra, a Gelsenkirchen. E questo perché, a detta delle autorità, stiamo parlando della partita più a rischio di tutto Euro 2024. Se, inizialmente, non sono stati segnalati scontri o episodi di violenza, con le due tifoserie che stavano ammazzando il tempo in attesa del match nei bar del centro, mescolandosi fra canti e birra, nel pomeriggio un hooligan inglese e un agente di polizia sono rimasti feriti dopo che gli stessi hooligan britannici hanno attaccato un bar popolato da tifosi serbi. Anche l'avvicinamento a Polonia-Paesi Bassi, ad Amburgo, è stato piuttosto movimentato: la polizia, infatti, è intervenuta per placare un uomo che, armato di ascia, stava minacciando gli agenti.  

Il fatto si è verificato poco dopo mezzogiorno, mentre la tradizionale marea Oranje stava prendendo possesso delle strade della città. A pochi metri di distanza dalla fan zone UEFA, nello specifico, la polizia è intervenuta sparando a un uomo che, armato di un'ascia e un «dispositivo incendiario» stava minacciando i poliziotti che stavano sorvegliando l'area. L'uomo, secondo quanto riferiscono i media tedeschi, era intenzionato a minacciare anche i tifosi all'interno della fan zone. 

La polizia, ha riferito un portavoce, inizialmente ha sparato un colpo in area e usato dello spray urticante. Entrambe le misure, tuttavia, non sono state sufficienti per fermare l’uomo. Uomo che, a quel punto, è stato neutralizzato e poco dopo portato via in ambulanza. I tifosi, a poca distanza, quasi non si sono accorti di nulla, sebbene le autorità per sicurezza abbiano chiuso la zona del Reeperbahn, il quartiere dell'intrattenimento che ospitava migliaia di tifosi olandesi e polacchi prima della partita. Secondo informazioni in possesso della BILD, l'autore del folle gesto sarebbe un 39.enne di Buchholz affetto da schizofrenia. Manuel Ostermann del sindacato di polizia tedesco, dal canto suo, ha dichiarato sempre alla BILD: «La situazione della sicurezza, in Germania, è disastrosa. Coltello, ascia o arma da fuoco. Ogni giorno i miei colleghi devono affrontare situazioni operative pericolose per la vita e i politici non hanno niente di meglio da fare che pronunciare frasi di circostanza. Viviamo in una Germania in cui il denaro dei contribuenti viene generosamente sprecato in tutto il mondo, mentre i risparmi vengono fatti a livello di sicurezza interna. Il governo federale dimostra ogni giorno che non è possibile avere una politica di sicurezza».

Quello consumatosi ad Amburgo, oggi, non è il solo incidente legato a Euro 2024. Venerdì, a circa 130 chilometri da Berlino, la capitale, un cittadino afghano è stato ucciso dalle forze dell'ordine dopo aver ferito a morte un connazionale con un'arma da taglio e, in seguito, attaccato alcune persone che stavano guardando Germania-Scozia in un giardino privato. Tre cittadini tedeschi sono rimasti feriti, due dei quali in maniera grave. All'arrivo della polizia, l'uomo ha attaccato anche gli agenti che, vista la minaccia, si sono visti costretti a intervenire aprendo il fuoco e uccidendo l'uomo. Le autorità non hanno spiegato i motivi dietro all'attacco, ma la polizia per sicurezza ha alzato il livello di guardia. 

Intanto, la Gazzetta dello Sport e altri media italiani riferiscono che i 67 tifosi dell'Italia fermati ieri sera prima della partita contro l'Albania, in possesso di passamontagna, coltelli e bombe carta nonché intenzionati a scontrarsi con i supporter della nazionale albanese vicino a un ristorante di Dortmund, sono stati tutti rilasciati. Gli ultras degli Azzurri hanno trascorso la notte in carcere ma, da oggi, sono di nuovo in libertà: la posizione di alcuni di loro, per contro, è al vaglio degli inquirenti nell'ottica di possibili denunce o divieti di accesso agli stadi tedeschi. 

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