Dopo Storm Shadow, ATACMS: che cosa cambia con i missili a lungo raggio americani?
Bye bye Storm Shadow, welcome ATACMS. Dopo un anno di insistenze, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sembra oggi più vicino che mai a ottenere l'arma dei desideri: gli Stati Uniti infatti, avrebbero deciso di concedere a Kiev i propri missili a lungo raggio, gli MGM-140 Army Tactical Missile System (ATACMS). Questi andrebbero ad aggiungersi agli SCALP EG (noti a Londra come Storm Shadow) concessi a inizio anno dalle amministrazioni di Francia e Regno Unito. Un passo avanti non indifferente per l'equipaggiamento ucraino.
In una parola: meglio
Facciamo chiarezza: qual è la differenza fra i missili americani e quelli europei? Sin qui gli Storm Shadow francobritannici hanno avuto un impatto evidente sul campo di battaglia. Basti pensare che i missili da crociera aria-superficie sarebbero responsabili, secondo fonti ucraine (e anche russe) del grande attacco alla base della flotta di Mosca nel porto di Sebastopoli, in Crimea, avvenuto la scorsa settimana.
Ma i missili a lungo raggio ATACMS, dati alla mano, presentano diversi vantaggi rispetto a quelli europei. Disponibili in diverse varianti, alcune delle quali equipaggiabili anche con esplosivi a grappolo, i missili americani sono innanzitutto più veloci. Mentre Storm Shadow e SCALP EG raggiungono la velocità massima di 323 metri al secondo – impiegando dunque circa 15 minuti a coprire una distanza di 300 chilometri – gli ATACMS possono arrivare a toccare il chilometro al secondo. A parità di distanza, 300 chilometri, ai missili prodotti da Lockheed Martin basta insomma solamente un terzo del tempo (5 minuti) per arrivare dal punto A al punto B. È vero, la gittata massima degli ATACMS è solo questa, 300 chilometri, contro i 550 degli Storm Shadow/SCALP. Ma ciò è compensato, appunto, dalla maggior rapidità e dal fatto che gli ATACMS – in quanto missili superficie-superficie – siano utilizzabili da terra, in combinazione con i lanciatori M-142 HIMARS già forniti in precedenza all'Ucraina (ne avevamo parlato qui). Un dispiegamento decisamente più semplice per gli ucraini, che per lanciare gli Storm Shadow dai (pochissimi) jet a disposizione devono affrontare non poche difficoltà, vista la superiorità aerea russa.
Questa combinazione di velocità e praticità permetterebbe a Kiev di colpire in modo più repentino gli obiettivi particolarmente sfuggenti o ben difesi, quali sistemi missilistici mobili o, appunto, basi militari importanti.
Per dirlo semplicemente: gli ATACMS promettono prestazioni migliori.
I problemi
Un articolo pubblicato recentemente dal Telegraph mostra bene la presenza di alcuni nodi nell'accordo. Sì, Washington si è dimostrata più aperta all'invio degli ATACMS. Ma quanti ne verranno consegnati? E quando? Secondo fonti vicine all'amministrazione Biden, la discussione riguarda sinora «un piccolo numero» di missili. Ma non è chiaro nemmeno a quali ci si riferisca. Gli ATACMS, come già accennato, sono disponibili in diverse versioni, con caratteristiche diverse: M39, M39A1, M48, M57, M57E1. Negli hangar americani le riserve sono ancora significative, ma la maggior parte di questi missili sono «scaduti» e quindi inservibili. Gli unici già operativi sono i recenti M57: efficienti e dotati di circa 90 chilogrammi di esplosivo, sarebbero in grado di dare una bella mano a Kiev. Ma Washington sarà disposta a privarsene? Molti esperti, evidenzia il quotidiano britannico, ritengono più probabile che Washington punti sulla rimessa in funzione degli M48 e M39 scaduti. I primi, gli M48, sono sostanzialmente paragonabili per caratteristiche agli M57, sebbene meno precisi. L'M39, invece, dispone di una caratteristica particolare: una testata a grappolo da 220 kg, in grado di disperdere i proiettili contenuti in un'ampia area. Il problema? La manutenzione potrebbe ritardare ulteriormente il dispiegamento sul campo di battaglia.