Il caso

Droni sulle basi in Virginia: è (ancora) mistero nei cieli statunitensi

Per diciassette giorni, a dicembre di un anno fa, una flotta di droni misteriosi ha sorvolato la base militare di Langley, violando lo spazio aereo su una zona che ha la più alta concentrazione di strutture sensibili per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti
©Carolyn Kaster
Ats
15.10.2024 19:03

Per diciassette giorni, a dicembre di un anno fa, una flotta di droni misteriosi ha sorvolato la base militare di Langley, in Virginia, violando lo spazio aereo su una zona che ha la più alta concentrazione di strutture sensibili per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Un fenomeno oscuro che ha innervosito il Pentagono e scatenato due settimane di incontri segreti alla Casa Bianca tra Joe Biden, funzionari dell'Fbi, del dipartimento della Difesa e dell'Homeland Security, tutti impegnati a capire se si trattasse di dronisti amatoriali o dell'infiltrazione di forze ostili agli Stati Uniti come Russia e Cina.

Secondo il Wall Street Journal, che riporta in esclusiva la notizia citando alcune fonti, il mistero è tutt'altro che svelato e ancora oggi, a quasi un anno di distanza, il governo americano non sa a chi appartenessero o chi ci sia dietro ai droni. Per far fronte all'emergenza, all'epoca il capo dell'aviazione americana, il generale Mark Kelly, ha sospeso le esercitazioni notturne a Langley per diverso tempo dopo aver visto lui stesso, salendo sul tetto della base, lo strano fenomeno. D'altra parte, la legge federale vieta che siano abbattuti droni vicino alle basi militari se non rappresentano un problema di sicurezza.

Tutti i giorni alla stessa ora, circa 45 minuti dopo il tramonto, i militari appostati sul tetto hanno visto comparire prima un velivolo lungo circa 6 metri ad una velocità di 150 chilometri all'ora ed un'altitudine di circa 900 metri, subito seguito da altri droni, uno dopo l'altro, circa una decina. Quella volta in cui il generale Kelly ha assistito al volo la flotta di droni si è diretta a sud, attraverso la baia di Chesapeake, e poi su un'area che ospita la base delle forze speciali dei Navy Seal a Norfolk, il più grande porto navale del mondo. Quella di dicembre non è neanche stata la prima incursione di droni non autorizzati nello spazio aereo americano: due mesi prima, ad ottobre del 2023, cinque droni hanno sorvolato un sito governativo utilizzato per esperimenti sulle armi nucleari in Nevada, fuori Las Vegas. E negli ultimi mesi ne sono stati avvistati altri nei pressi della base militare di Edwards, vicino a Los Angeles.

Tutti avvolti nel mistero, uno smacco per la difesa americana, come la storia del pallone spia cinese infine abbattuto su decisione di Biden. Quest'anno, a circa un mese dall'avvistamento degli ultimi droni il 23 gennaio, l'Fbi ha pensato di aver trovato una risposta con l'arresto a Washington di uno studente cinese dell'università del Minnesota, Fengyun Shi, che aveva scattato con il suo drone delle foto alla base navale di Norfolk.

Il 26enne è stato fermato mentre stava per imbarcarsi su un volo di sola andata per la Cina ma le autorità non sono state in grado di provare nessun legame con il governo di Pechino. «Se fosse una spia, sarebbe la peggiore della storia», ha commentato il suo avvocato dopo che lo studente si è dichiarato colpevole di aver scattato foto a strutture sensibili con un drone comprato in saldo nel grande magazzino Costco. Alla fine un buco nell'acqua per l'Fbi e il mistero dei droni è rimasto irrisolto.