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Dieci delle vittime appartenevano alla stessa famiglia – Abbattuto dall'Aeronautica militare israeliana un razzo proveniente dallo Yemen – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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16:22
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Gli Houthi lanciano missili su Israele e contro due portaerei americane
Gli Houthi yemeniti hanno annunciato di aver lanciato missili contro Israele e contro due portaerei americane nel Mar Rosso, la Uss Harry Truman e la Uss Carlo Vinson.
I ribelli sostenuti dall'Iran hanno promesso di continuare i loro attacchi nonostante i raid americani in Yemen. «La mobilitazione militare americana e il protrarsi dell'aggressione contro il nostro Paese non faranno che aumentare le nostre operazioni», ha dichiarato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, durante una manifestazione nella capitale Sanaa.
Intanto, secondo gli Houthi, il bilancio delle vittime degli attacchi statunitensi al porto yemenita di Ras Issa è salito a 58 morti.
Le autorità sanitarie di Hodeida nello Yemen controllato dai ribelli Houthi hanno precisato che negli attacchi USA, oltre ai 58 morti, sono rimaste ferite anche 100 persone. Secondo le stesse fonti citate dall'emittente televisiva Al-Masirah, si tratta degli attacchi più violenti da quando Washington ha intensificato la sua campagna aerea.
15:44
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Le forze militari statunitensi ridurranno la loro presenza in Siria
Le forze militari statunitensi in Siria ridurranno la loro presenza nel nord-est del Paese nel quadro del graduale disimpegno annunciato dall'amministrazione Trump.
Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui la riduzione dei circa 2.000 militari Usa in Siria avverrà a partire da tre basi militari nei distretti di Shaddade e Raqqa. Nei giorni scorsi, media israeliani avevano riferito della volontà del Pentagono di ridurre a circa 900 le unità militari in Siria.
14:17
14:17
Hamas: «Gli ostaggi saranno stati liberati solo con la fine della guerra»
Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha dichiarato in un discorso televisivo che «gli ostaggi israeliani potranno essere rilasciati solo se il governo di Benyamin Netanyahu accetterà di porre fine alla guerra e ritirare completamente le forze israeliane da Gaza». Lo riferisce Haaretz.
Al-Hayya ha aggiunto che Hamas respinge «accordi parziali» e si dice pronto a trattare solo su una «soluzione complessiva», che includa la liberazione completa di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Il dirigente ha sottolineato che Hamas insiste sul diritto di mantenere le armi: «È un diritto naturale del nostro popolo», ha affermato.
Al-Hayya ha anche accolto con favore le dichiarazioni di Adam Boehler, inviato speciale statunitense per la questione degli ostaggi, che ha detto a al Jazeera che i combattimenti cesserebbero «immediatamente» se Hamas rilasciasse gli ostaggi.
Un funzionario israeliano ha dichiarato che Gerusalemme non considera le parole di al-Hayya come un rifiuto ufficiale dell'ultima proposta israeliana: «Riceviamo risposte ufficiali solo attraverso i Paesi negoziatori», ha precisato.
11:45
11:45
Sale a 58 il numero dei morti nei raid americani nello Yemen
I ribelli Houthi affermano che il bilancio delle vittime degli attacchi statunitensi al porto yemenita di Ras Issa è salito a 58 morti.
Le autorità sanitarie di Hodeida nello Yemen controllato dai ribelli Houthi hanno precisato che negli attacchi USA, oltre ai 58 morti, sono rimaste ferite anche 100 persone. Secondo le stesse fonti citate dall'emittente televisiva Al-Masirah, si tratta degli attacchi più violenti da quando Washington ha intensificato la sua campagna aerea.
10:52
10:52
Uccusa una persona in un raid israeliano vicino a Sidone
Una persona è stata uccisa in Libano da un attacco aereo israeliano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, secondo cui l'attacco è avvenuto nei pressi della città di Sidone, 40 km a sud di Beirut, lungo l'autostrada che collega la capitale al porto meridionale.
Nelle ultime ore i jet dello Stato ebraico hanno preso di mira anche le regioni di Nabatiye, sempre nel sud del Libano e della valle della Bekaa.
Israele afferma di prendere di mira esponenti del movimento armato libanese Hezbollah.
07:42
07:42
Sono almeno 15 i morti in due attacchi dell'IDF a Gaza
La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato che il bilancio di due attacchi dell'esercito israeliano (Idf) avvenuti durante la notte nella Striscia è di almeno 15 morti. Nel primo attacco avvenuto vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia sono morte 10 persone, mentre in un altro raid condotto a Tal Al-Zaatar, nella Striscia di Gaza settentrionale, hanno perso la vita altre cinque persone.
L'esercito israeliano, che non ha commentato immediatamente gli attacchi, ha intensificato i bombardamenti aerei e ampliato le operazioni terrestri nel territorio palestinese assediato da quando ha ripreso l'offensiva il 18 marzo, rompendo una tregua di due mesi. La Protezione Civile ha segnalato la morte di almeno 40 residenti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nella giornata di ieri. (ANSA-AFP).
07:18
07:18
Gli Houthi: «Almeno 38 morti in un attacco americano al porto di Ras Issa»
Il ministero della Salute degli Houthi ha di nuovo aggiornato il bilancio dell'attacco aereo statunitense di ieri sul porto di rifornimento di carburante di Ras Issa, nel governatorato di Hodeidah in Yemen, affermando che almeno 38 persone sono state uccise e circa 102 sono rimaste ferite. Lo riporta l'emittente Al Jazeera.
06:36
06:36
Il punto alle 6.00
L'Aeronautica militare israeliana ha abbattuto questa mattina un razzo proveniente dallo Yemen: lo ha reso noto su Telegram l'esercito (Idf).
Le sirene d'allarme sono risuonate in diverse zone del Paese dopo il lancio del razzo, si legge in un comunicato.
Inoltre, la Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato la morte di 10 membri della stessa famiglia in un attacco dell'esercito israeliano (Idf) avvenuto durante la notte vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia.
«I nostri team hanno trovato i corpi di 10 martiri (morti, ndr) e di molti feriti nella casa della famiglia Baraka e nelle case circostanti prese di mira dalle forze di occupazione israeliane nella zona di Bani Suhaila, a est di Khan Younis», ha dichiarato su Telegram il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal.