Due milioni di sfollati per le inondazioni nel Corno d'Africa
Più di due milioni di persone nel Corno d'Africa sono state costrette a lasciare le loro case a causa delle piogge torrenziali e delle inondazioni. Lo si evince da un conteggio dell'Afp compilato oggi in base ai dati dei governi e delle Nazioni Unite.
Quasi 300 persone hanno perso la vita in Somalia, Kenya ed Etiopia mentre la regione è alle prese con il suo ultimo devastante disastro climatico. Le forti piogge, legate all'andamento meteorologico di El Nino, hanno colpito l'area, mentre la regione sta uscendo dalla peggiore siccità degli ultimi 40 anni che ha portato milioni di persone alla fame.
«È una situazione terribile», ha denunciato mercoledì scorso l'organizzazione benefica Action Against Hunger, alla vigilia dell'inizio del vertice sul clima Cop28 a Dubai. «Le regioni che stanno lottando per riprendersi dagli impatti economici e ambientali di una prolungata siccità sono ora doppiamente gravate dalle inondazioni», si legge in una nota.
Il Corno d'Africa è una delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici, anche se il contributo del continente alle emissioni globali di carbonio è una piccola frazione del totale. Gli eventi meteorologici estremi si stanno verificando con crescente frequenza e intensità. L'ultimo disastro ha esacerbato una profonda crisi umanitaria in Somalia, uno dei Paesi più poveri del pianeta che negli ultimi quindici anni ha combattuto anche una violenta insurrezione islamica.