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È affondato l'incrociatore russo «Moskva» – Segui il live

L'Ucraina reagisce alle accuse di Mosca riguardo a bombardamenti in Russia – Sale a 197 il numero dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio del conflitto – Colpito da un missile ucraino Neptune l'incrociatore missilistico Mosca – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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È affondato l'incrociatore russo «Moskva» – Segui il live
Red. Online
14.04.2022 06:26
23:35
23:35
«Moskva affondata, un colpo duro per la flotta russa»

Il fatto che la Moskva sia affondata è un «colpo duro» per la flotta russa. Lo afferma il Pentagono.

22:30
22:30
È affondato l'incrociatore missilistico «Moskva»

L'incrociatore missilistico russo «Moskva» è affondato, secondo fonti russe. La nave ammiraglia della flotta del Mar Nero è affondata oggi durante una tempesta mentre veniva rimorchiata a destinazione, ha riferito l'agenzia statale Tass questa sera, citando il ministero della Difesa russo. Un rimorchio era diventato necessario perché la nave aveva perso la sua stabilità a causa di danni subiti allo scafo, che era stato danneggiato dalla detonazione delle munizioni, ha riferito. «In un mare in tempesta, la nave è affondata», ha continuato.

Gli ufficiali militari ucraini avevano precedentemente riferito che la nave era stata colpita da un missile antinave. Questa sera, la parte russa aveva detto che l'equipaggio della nave era stato completamente evacuato verso altre navi della Flotta del Mar Nero.

22:18
22:18
Putin sfida l'UE: «Impossibile sostituire il nostro gas»

La Russia vincerà anche la guerra dell'energia, non solo quella combattuta con missili e bombe in Ucraina. Vladimir Putin ne è certo. Perché l'Europa, è la sua scommessa, «non può sostituire il gas russo», almeno per il momento. La sfida dello zar è presa sul serio dal suo avversario, Volodymyr Zelensky, che con insolita durezza nei confronti dei partner UE ha accusato direttamente Germania e Ungheria di guidare l'opposizione all'embargo totale.

Al nodo energia Putin ha dedicato una riunione specifica del suo governo, per fare il punto sulle conseguenze delle sanzioni occidentali. «I tentativi di estrometterci, per sostituire le nostre risorse energetiche con forniture alternative, influenzeranno inevitabilmente l'intera economia mondiale», è l'accusa, ma il destinatario principale del suo messaggio è l'UE, che resta il mercato di riferimento per l'export di idrocarburi. «I Paesi europei parlano di tagliare le forniture russe e così facendo destabilizzano il mercato e fanno salire i prezzi per i propri cittadini», ha avvertito Putin, secondo cui tra l'altro si tratta di minacce vuote. «Loro stessi infatti ammettono di non poter fare a meno delle risorse energetiche russe, incluso il gas naturale, semplicemente perché non ci sono alternative ragionevoli per l'Europa in questo momento». Per il leader del Cremlino, contare su forniture da altri Paesi, come gli Stati Uniti, non è ancora possibile: «Costerebbero ai consumatori molte volte di più, incidendo sul tenore di vita delle persone e sulla competitività dell'economia europea».

Il petrolio e il gas russo, effettivamente, continuano ad affluire con regolarità verso l'Europa. Al contrario di Stati Uniti e Gran Bretagna, che li hanno banditi. A Bruxelles è stato vietato solo l'export di carbone e si ragiona di rinunciare al greggio (ammesso che si raggiunga l'unanimità), mentre per il gas non ci sono piani alternativi nel breve periodo. Tanto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato gli europei che versano «denaro sporco di sangue» nelle casse di Mosca. Soprattutto Berlino e Budapest, accusate di bloccare gli sforzi per un embargo sull'energia, da cui la Russia dovrebbe guadagnare oltre 300 miliardi di dollari quest'anno. «Altri nostri amici e partner - ha sottolineato - capiscono invece che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro ma di sopravvivenza».

Non è un mistero comunque che l'UE sia all'affannosa ricerca di soluzioni alternative. Ad esempio l'Italia, tra i più dipendenti dal gas russo, ha avviato un piano di diversificazione energetica che ha già portato a diversi accordi con partner africani e asiatici. Inoltre, anche tra chi conosce bene Putin si fa strada l'idea che un «vero embargo» sull'energia potrebbe fermare la guerra, indebolendo in modo decisivo l'economia russa. La previsione è di Andrei Illarionov, per sei anni consigliere economico del Cremlino, che oggi vive in America.

Lo stesso Putin, al di là dei trionfalismi di facciata, è consapevole che lo scenario potrebbe cambiare, e non in positivo. «Dobbiamo presumere che in futuro le consegne in Occidente diminuiranno», ha ammesso parlando con i suoi ministri. Affidando loro il compito di agire su due direttrici: da un lato alimentare il mercato interno, e dall'altro «riorientare le nostre esportazioni verso i mercati del Sud e dell'Est che stanno crescendo rapidamente». Cina e India soprattutto, ma anche «Africa, l'America Latina e l'Asia-Pacifico».

Per realizzare il piano B il Cremlino ha ordinato la «costruzione di nuovi oleodotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale» e di «accelerare l'attuazione di progetti infrastrutturali, come ferrovie, oleodotti e porti». Ma questa maxi-riconversione delle infrastrutture, ad oggi orientate soprattutto verso l'Europa, non sarà facile. Putin, per realizzare la sua "Via della Seta" dell'energia, potrebbe dover attendere diversi anni.

21:34
21:34
Biden: «Pronto ad andare a Kiev? Sì»

«Sì». Così ha risposto il presidente americano Joe Biden ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se «fosse pronto ad andare in Ucraina». Biden aveva appena detto che l'amministrazione sta valutando se inviare un alto funzionario a Kiev e i giornalisti gli hanno chiesto: «Chi manderete?». Il presidente ha risposto: «Siete pronti voi ad andare?». Uno di loro ha quindi ribattuto: «E lei?». «Sì», ha risposto Biden.

21:30
21:30
L'UE lavora a un embargo graduale sul petrolio dalla Russia

L'UE sta lavorando ad un embargo sul petrolio dalla Russia, dopo aver esitato a lungo per l'opposizione della Germania e il rischio di un aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia in Europa. Lo riferiscono fonti europee al New York Times a Bruxelles.

Secondo le fonti si tratterà di un «bando graduale», un approccio simile a quello adottato per il divieto sul carbone russo che prevede un periodo di transizione di quattro mesi. Il divieto non sarà discusso tra i 27 solo dopo l'elezione del presidente in Francia, il 24 aprile, per evitare che un'impennata dei prezzi dell'energia favorisca la candidata populista Marine Le Pen.

20:44
20:44
«Gli USA partecipano alle indagini su crimini guerra e genocidio»

«Gli USA stanno collaborando agli sforzi internazionali e nazionali per accertare le atrocità commesse dalla Russia in Ucraina». Lo ha detto la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre parlando con i giornalisti al seguito del presidente Joe Biden sull'Air Force One che lo sto portando in North Carolina.

«I nostri procuratori collaborano con Kiev, con l'ONU e con le altre istituzioni che stanno indagando per raccogliere prove di genocidio e crimini di guerra», ha aggiunto.

19:36
19:36
«Se Mosca ostacola la consegna delle armi si rischia l'escalation»

Qualsiasi tentativo della Russia di ostacolare il trasferimento di armi all'Ucraina rischia di innescare un'escalation. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan secondo quanto riportato dalla CNN.

«Gli Stati Uniti non stanno operando in Ucraina, ma se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della NATO, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l'invocazione dell'articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco», ha sottolineato.

Sullivan ha anche anticipato che nei prossimi giorni gli Stati Uniti annunceranno nuove sanzioni contro la Russia in risposta all'invasione in Ucraina. Interpellata sulla questione la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha risposto che si tratta di misure «in coordinamento con i partner degli Stati Uniti».

19:32
19:32
Via libera del Parlamento ucraino al divieto dei simboli dell'invasione

La Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino, ha approvato un progetto di legge che vieta i simboli «Z» e «V» utilizzati dalle truppe russe che hanno invaso l'Ucraina, i simboli delle forze armate russe e «qualsiasi tipo di propaganda del regime russo».

Lo scrive la testata online Meduza, precisando che i simboli utilizzati dalle truppe russe nell'aggressione militare contro l'Ucraina non possono essere utilizzati sugli abiti, sui social network, nei media, nelle pubblicità, nei luoghi pubblici.

È consentito invece - riporta sempre Meduza - mostrare questi simboli in materiali «creati allo scopo di condannare il regime russo» e in materiali mediatici che non giustificano le azioni del governo russo.

19:24
19:24
«Germania e Ungheria bloccano gli sforzi per l'embargo dell'energia»

Duro attacco di Volodymyr Zelensky ai Paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo: sono «soldi sporchi del sangue di altre persone», ha denunciato il presidente ucraino in un'intervista alla BBC.

Zelensky ha chiamato in causa soprattutto la Germania e l'Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia, da cui la Russia dovrebbe guadagnare oltre 300 miliardi di dollari quest'anno.

«Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza», ha aggiunto.

18:17
18:17
Il Parlamento ucraino accusa i russi di «genocidio»

Il Parlamento di Kiev bolla come «un genocidio» le azioni dell'esercito russo in Ucraina, usando la stessa definizione adoperata dal presidente americano Joe Biden.

18:15
18:15
Kiev respinge le accuse di Mosca sugli attacchi in Russia

Il governo ucraino ha respinto le accuse di Mosca di aver bombardato villaggi in territorio russo vicino al confine. Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, «i servizi speciali nemici hanno iniziato ad applicare un piano per effettuare attacchi terroristici al fine di alimentare un'isteria anti-ucraina in Russia».

16:46
16:46
«I servizi speciali russi attaccano i loro territori per accusarci»

«I servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l'Ucraina». Lo ha riferito il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino - secondo quanto riporta l'agenzia Unian - dopo le accuse di Mosca sugli attacchi di oggi a Bryansk e Belgorod.

16:20
16:20
Quattrocento preti ucraini ortodossi denunciano Kirill

(Aggiornata alle 16.31) Sono giunti a circa 400 i sacerdoti della Chiesa ucraina sotto la giurisdizione del Patriarcato di Mosca che si appellano collettivamente al Consiglio dei Primati delle Chiese Antiche Orientali (la più alta corte dell'ortodossia mondiale) contro il patriarca di Mosca Kirill, citandolo in giudizio. Lo scrive Orthodox Times.

I 400 sacerdoti sostengono che Kirill predica la dottrina del «mondo russo», che si discosta dall'insegnamento ortodosso e andrebbe condannata come eresia. E addebitano a Kirill crimini morali nel benedire la guerra contro l'Ucraina e sostenere pienamente le azioni aggressive delle truppe russe sul suolo ucraino.

Il clero spera che il Consiglio dei Primati consideri il loro appello e prenda la decisione giusta. «Stiamo assistendo alle brutali azioni dell'esercito russo contro il popolo ucraino, approvate dal patriarca Kirill. Come sacerdoti della Chiesa e come semplici cristiani, siamo sempre stati e saremo sempre con il nostro popolo, con coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto. Sosteniamo pienamente le autorità statali ucraine e le forze armate ucraine nella loro lotta contro l'aggressore», affermano i sacerdoti nel loro appello.

Ritengono inoltre che le attività del patriarca di Mosca rappresentino una minaccia per l'ortodossia ecumenica.

Gli autori del testo invitano il Consiglio a «esaminare le dichiarazioni pubbliche di Kirill sulla guerra contro l'Ucraina, a valutarle alla luce delle Sacre Scritture e della Sacra Tradizione della Chiesa», e di privare Kirill del diritto del trono patriarcale.

«La tragedia che si sta svolgendo oggi in Ucraina è anche il risultato della politica perseguita dal patriarca Kirill durante il suo incarico di capo della Chiesa russa. Ovviamente, questa è già una sfida per l'intero mondo ortodosso», afferma padre Andriy Pinchuk, che ha caricato il testo dell'appello e i nomi dei suoi firmatari sul suo account Facebook personale.

Allo stesso tempo, nel mondo ecumenico, si intensificano le pressioni sul Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) nei confronti del patriarca di Mosca, anche per espellere la Chiesa ortodossa russa dal Concilio. Il segretario generale del Cec, il reverendo Ioan Sauca, della Chiesa rumena, ha però finora «congelato» la proposta di espellere la Chiesa ortodossa russa, sostenendo che ciò si discosterebbe dalla missione storica del Cec di rafforzare il dialogo universale, rinviando tuttavia la competenza e la decisione al Comitato centrale in calendario a giugno.

16:17
16:17
Washington: «Armi in Ucraina entro 7 giorni»

Le nuove armi fornite dagli Stati Uniti arriveranno in Ucraina entro una settimana. Lo ha assicurato il Pentagono precisando che saranno poi le forze di Kiev a portarle nell'est del Paese dove la Russia si prepara a sferrare la sua offensiva.

Intanto l'amministrazione Biden per la prima volta, sta valutando l'invio di una figura di alto profilo in Ucraina, in segno di supporto per la battaglia contro l'invasione di Mosca.

«Faremo arrivare le nuove armi all'Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell'est del Paese», ha garantito il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla CNN. Quanto all'attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma né smentisce che sia già iniziato.

Tra le nuove armi che gli Stati Uniti invieranno ci sono 18 obici da 155 mm, 40.000 proiettili di artiglieria, sistemi radar di sorveglianza aerea AN/TPQ-36, AN/MPQ-64 Sentinel e mine anti-uomo Claymore M18A1. Inoltre, per aiutare le truppe ucraine a spostarsi sul campo gli Stati Uniti invieranno 100 veicoli corazzati Humvee, 200 mezzi corazzati per M113 e 11 elicotteri Mi-17. Questi vanno ad aggiungersi ai cinque già inviati all'inizio di quest'anno.

Nel pacchetto, precisa il Pentagono, sono inclusi anche altri 300 Switchblade, i cosiddetti «droni kamikaze», missili Javelin, attrezzature mediche, giubbotti antiproiettile ed elmetti. Gli Usa hanno anche spedito in Ucraina anche «dispositivi di protezione individuale contro armi chimiche»

Quanto alle notizie sull'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa nel Mar Nero il dipartimento della Difesa americana non si sbilancia. «È possibile che sia stato colpito da un missile, ma può anche essere che sia scoppiato un incendio a bordo a causa di un problema interno», ha detto Kirby precisando che dalle informazioni che hanno gli Stati Uniti la nave «è ancora a galla».

Nel frattempo a Washington l'amministrazione sta valutando l'invio a Kiev di una «figura di alto profilo», riferiscono fonti informate al New York Times. È altamente improbabile che si tratti di Joe Biden o Kamala Harris poiché per garantire la sicurezza del presidente o della sua vice in una zona di guerra dovrebbe essere dispiegato un dispositivo enorme. È invece possibile che il presidente stia pensando al segretario di Stato americano, Antony Blinken, o al ministro della Difesa Lloyd Austin. Nessuna decisione è stata ancora presa ed è difficile che l'amministrazione annunci una visita così delicata in anticipo, considerati i rischi per la sicurezza. In passato, le visite di funzionari americani in altre zone di guerra come Afghanistan o Iraq sono state annunciate solo dopo l'arrivo nel Paese o addirittura alla partenza.

16:00
16:00
«A Bryansk almeno sei attacchi ucraini con elicotteri»

Gli elicotteri ucraini avrebbero effettuato almeno sei attacchi aerei nella regione russa di Bryansk, secondo il Comitato investigativo russo in una nota citata dalla Tass.

«Membri del servizio ucraino sono entrati illegalmente nello spazio aereo russo con due elicotteri da combattimento dotati di armi offensive pesanti. Si sono spostati deliberatamente a bassa quota, effettuando almeno sei attacchi aerei su edifici residenziali nell'abitato di Klimovo, situato nel distretto di Klimovsky, nella regione di Bryansk», si legge nella dichiarazione.

15:53
15:53
Altro attacco ucraino a Belgorod, civili evacuati

Due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, sono stati bombardati dalle forze ucraine, secondo il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati.

Secondo il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass, le forze ucraine hanno bombardato un villaggio nel distretto di Gaivoron, nella regione di Belgorod.

«Il villaggio di Spodaryushino è stato bombardato dall'Ucraina. Non ci sono state vittime civili», ha detto Gladkov su Telegram. Ha poi affermato che gli abitanti di due villaggi sono stati evacuati.

15:46
15:46
«Conseguenze gravi con Finlandia e Svezia nella NATO»

«L'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive», con «conseguenze tra le più indesiderabili». Lo afferma il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ex ambasciatore russo presso l'Alleanza atlantica, citato dalla Tass.

15:16
15:16
L'intelligence ucraina diffonde i dati personali dei generali russi

L'intelligence ucraina ha diffuso i dati personali, compresi gli indirizzi di casa e la composizione della famiglia, di due comandanti russi, Valery Solodchuk e Alexander Dvornikov. Il primo ha guidato l'operazione delle truppe russe per catturare Kiev da ovest, il secondo «azioni criminali per distruggere Mariupol».

L'intelligence lo ha annunciato su Facebook, citata da Ukrinform, che indica in particolare il link su cui sono disponibili i dati di Dvornikov: biografia, passaporto, carta d'identità militare, indirizzo di registrazione attuale, le foto dei familiari.

«Il ministero della Difesa ucraino ha ottenuto dati sui criminali di guerra russi appartenenti al più alto personale di comando, seguendo consapevolmente gli ordini del regime di Putin di distruggere lo stato ucraino», si legge nella nota.

Solodchuk viene ritenuto direttamente coinvolto nell'invasione militare aperta dell'Ucraina, comanda unità della 36ma armata, assegnate al gruppo di truppe «Est». Da febbraio ad aprile 2022, ha guidato l'operazione per catturare Kiev da ovest. «I militari di queste unità sono coinvolti in crimini di guerra contro la popolazione civile della regione di Kiev».

14:36
14:36
Putin: «L'UE provoca un balzo nei prezzi dell'energia per suoi cittadini»

I Paesi dell'UE stanno ulteriormente destabilizzando il mercato dell'energia e aumentando i prezzi per i loro cittadini affermando di volere abbandonare le risorse energetiche della Russia. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass.

Il presidente russo ha aggiunto che i tentativi dell'Occidente di rinunciare agli fonti energetiche russe influenzeranno inevitabilmente tutta l'economia globale.

«Dobbiamo diversificare le esportazioni», ha affermato oggi Putin in una riunione sulla situazione dell'industria petrolifera e del gas. «Partiremo dal fatto che nel prossimo futuro le forniture di energia all'Occidente saranno ancora ridotte, quindi è importante consolidare la tendenza degli ultimi anni a riorientare passo dopo passo le nostre esportazioni verso i mercati in rapida crescita del Sud e dell'Est», ha aggiunto, chiedendo al governo di preparare le infrastrutture adeguate per questo obiettivo.

14:31
14:31
Trenta ucraini liberati in un nuovo scambio di prigionieri

Trenta ucraini sono stati liberati in un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Lo rende noto il governo di Kiev.

«Per ordine del presidente Zelensky, oggi è avvenuto il quarto scambio di prigionieri di guerra. Sono stati scambiati 5 ufficiali e 17 soldati», ha detto. Tra i civili rilasciati c'è anche una donna.

14:30
14:30
«Armi nell'est Ucraina in meno di una settimana»

«Faremo arrivare le nuove armi all'Ucraina in meno di una settimana e poi le forze di Kiev le porteranno nell'est del Paese» dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn.

Quanto all'attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma né smentisce che sia già iniziato.

In merito all'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa nel Mar Nero, che ieri gli ucraini avrebbero colpito, Kirby ha affermato «è possibile che sia stato colpito da un missile, ma può anche essere che sia scoppiato un incendio a bordo a causa di un problema interno». Kirby ha aggiunto che dalle informazioni che hanno gli Stati Uniti la nave «è ancora a galla».

14:22
14:22
L'incrociatore russo «è capovolto e sta affondando»

L'incrociatore lanciamissili russo «Moskva» colpito ieri nel Mar Nero da un missile anti nave Neptune (non due come riportato in precedenza) delle forze di Kiev, si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo: lo ha reso noto oggi l'ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino. Lo riporta Ukrinform.

Si tratta quindi di una versione diversa della sorte dell'incrociatore rispetto a quella fornita qualche ora fa dal ministero della Difesa russo, secondo cui la nave «rimane a galla» e sarà rimorchiata in porto.

L'ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino afferma che «nell'area operativa del Mar Nero, l'ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, l'incrociatore Moskva, è stata colpita da un missile antinave Neptune ed è stata gravemente danneggiata. È scoppiato un incendio - prosegue la nota -. Altre navi volevano soccorrerla, ma una tempesta e una potente esplosione di munizioni ha capovolto la nave», che stava affondando.

14:21
14:21
«Riorientare l'export di energia»

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al governo di reindirizzare l'export di energia dai Paesi occidentali e dall'Europa all'Asia e in generale verso il sud e l'est e di preparare le infrastrutture per rendere possibile questo processo. Lo riporta la Tass.

14:18
14:18
«Ora non c'è possibilità di sostituire il gas russo»

«Adesso non c'è possibilità di sostituire il gas russo in Europa». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. «Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi», ha aggiunto.

13:53
13:53
790 mila civili entrati in Russia dal Donbass

Il numero di cittadini arrivati in Russia dal Donbass in Ucraina ha superato questa mattina le 790.000 unità, in aumento di 18.600 rispetto a ieri. Lo ha riferito una fonte delle agenzie di sicurezza alla Tass.

«Nel corso della giornata (di ieri, ndr) 18.600 persone hanno attraversato il confine russo dall'Ucraina e dal Donbass. In totale, più di 790.000 persone sono già arrivate in Russia, inclusi più di 150'000 bambini», ha precisato la fonte. Tra quelli che sono arrivati ci sono 200.000 cittadini russi, più di 440.000 cittadini della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR) e della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e oltre 128.000 cittadini ucraini e di altri stati.

Ogni giorno circa 20'000 persone attraversano il confine russo. «I rifugiati sono attualmente accolti in 43 regioni della Russia, dove più di 32.000 persone, inclusi quasi 12.000 bambini, risiedono in 469 rifugi temporanei», ha aggiunto.

13:46
13:46
Gli ucraini bombardano edifici residenziali a Bryansk

(Aggiornato alle 14.18)

«Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk». Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass.

«Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo - ha affermato - e il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l'assistenza medica necessaria».

I due edifici colpiti dal bombardamento ucraino si trovano nel comune russo di Klimovo, a circa dieci chilometri dal confine ucraino. I vigili del fuoco hanno spento gli incendi divampati dopo le esplosioni, ha detto alla Tass un portavoce della sezione regionale del Ministero delle Emergenze russo.

13:09
13:09
Altri due bimbi morti: il bilancio di Kramatorsk sale a 59 vittime

Il bilancio delle vittime nell'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell'Ucraina dell'est, è salito a 59 persone, tra cui 7 bambini. Due bambini feriti dall'attacco russo dell'8 aprile - ha fatto sapere la procura generale ucraina - sono morti in ospedale nelle ultime ore.

13:05
13:05
«Tutti sanno che Mosca ha armi nucleari nel Baltico»

«Le attuali minacce russe sembrano piuttosto strane, quando sappiamo che già prima della guerra in Ucraina, i russi tengono le armi a 100 chilometri dal confine della Lituania. Le armi nucleari sono sempre state tenute a Kaliningrad. La comunità internazionale, i Paesi della regione, ne sono perfettamente consapevoli. Le usano come una minaccia». Lo ha detto il primo ministro della Lituania Ingrida ¦imonytė, che ha liquidato con la frase «niente di nuovo» l'avvertimento di Dmitry Medvedev in relazione alla probabile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Lo riporta il Guardian.

12:45
12:45
«Putin non ha mai rifiutato un incontro con Zelensky»

«Il presidente russo Vladimir Putin non ha mai rifiutato in linea di principio di tenere un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma un documento deve essere redatto prima che tale incontro possa essere organizzato». Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale Dmitry Peskov citato dalla Tass.

«Non c'è nessuna novità dettagliata riguardo a questa questione», ha detto a un briefing quotidiano. «Abbiamo già parlato di questo incontro dicendo che in linea di principio il presidente russo non l'ha mai rifiutato, ma alcune condizioni devono essere organizzate prima di questo incontro, cioè un testo del documento.»

12:39
12:39
L'incrociatore Mosca non è affondato

L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato.

«Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L'incrociatore Moskva rimane a galla», recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell'incendio che ha provocato l'esplosione delle munizioni. L'ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto.

12:38
12:38
Volkswagen: incertezza a causa della guerra

Il colosso automobilistico tedesco Volkswagen non è in grado di «fare previsioni certe» sugli effetti della guerra in Ucraina a causa del rischio che «ulteriori sviluppi possano avere effetti negativi sull'attività del gruppo».

Lo si legge in una nota in cui la società di Wolfsburg sottolinea i problemi legati ai colli di bottiglia delle forniture e all'imprevedibilità del mercato delle materie prime. In più, secondo Volkswagen, pesa il possibile effetto negativo dovuto a un peggioramento della pandemia da Covid 19 e alla crisi dei semiconduttori.

12:21
12:21
Limitato l'accesso ai font Arial e Times New Roman

Il proprietario dei diritti sui font Times New Roman, Arial, Verdana, Tahoma e Helvetica - la società americana Monotype Corporation - ha limitato l'accesso al catalogo dei caratteri agli utenti russi. Lo riferisce Vedomosti, citando una fonte in una società informatica russa.

La società statunitense - come riporta il quotidiano economico russo - avrebbe notificato agli utenti russi che «il proprietario del sito potrebbe aver impostato restrizioni che impediscono l'accesso al sito».

Monotype, al momento, non ha annunciato l'introduzione di restrizioni per gli utenti della Russia.

12:10
12:10
Esercitazioni aeree nei Baltici con Finlandia e Svezia

Gli Alleati della NATO hanno concluso una settimana di «intensa cooperazione» insieme a Finlandia e Svezia nei cieli dell'Estonia con l'esercitazione Ramstein Alloy. «È stata un'opportunità per allenarsi insieme e migliorare la capacità delle forze aeree della NATO di lavorare insieme e con i partner». Lo riferisce la portavoce dell'Alleanza atlantica, Oana Lungescu, allegando a un tweet una nota ufficiale.

«L'esercitazione Ramstein Alloy copre due giorni di formazione praticando scenari del mondo reale affrontati dal personale di polizia aerea dispiegato nella regione baltica», spiega l'Alleanza, sottolineando che test di questo genere «sono il fondamento della missione di Air Policing» della NATO, «che fa parte della deterrenza a 360 gradi dell'area euro-atlantica».

11:50
11:50
Le truppe ucraine fanno saltare in aria un ponte verso Kharkiv

Le truppe ucraine hanno fatto saltare in aria un ponte che trasportava le forze russe dirette a Izyum, una città sul fiume Donets a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, secondo quanto riferito dalle forze di Kiev. Lo riporta il Guardian. Secondo quanto riferito, un'intera colonna di truppe russe è stata distrutta in un'operazione che utilizzava un drone UAV.

10:58
10:58
«Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla NATO»

«Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla NATO». Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass.

«La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla NATO, la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini», ha osservato.

Medvedev ha spiegato che «sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia». «In questo caso, non si può più parlare dello status non nucleare dei Baltici - l'equilibrio deve essere ripristinato», ha dichiarato.

«Fino ad oggi, la Russia non ha intrapreso tali misure e non aveva intenzione di farlo. Se siamo costretti a farlo, allora notate che non siamo stati noi a suggerirlo, come diceva un personaggio di un famoso vecchio film», ha aggiunto.

10:55
10:55
L'Australia sanziona altre 14 imprese statali russe

L'Australia ha imposto sanzioni ad altre 14 imprese statali russe di «importanza strategica ed economica» per Mosca: lo ha reso noto oggi la ministra degli Esteri australiana, Marise Payne. Lo riporta la CNN.

L'ultimo round di sanzioni prende di mira, tra le altre, la società di trasporti legata alla difesa Kamaz, nonché le compagnie di navigazione Sevmash e United Shipbuilding Corporation. Le misure colpiscono anche il produttore di componenti elettronici Ruselectronics, che produce circa l'80% di tutti i componenti elettronici russi, e le Ferrovie Russe, uno dei maggiori contributori all'economia del Paese.

10:49
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Sale a 1.932 il numero dei civili uccisi

Almeno 1.932 civili sono stati uccisi, e altri 2.589 sono rimasti feriti, dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina il 24 febbraio scorso: lo hanno reso noto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta Ukrinform.

Il bilancio dei decessi include 485 uomini, 313 donne, 31 ragazze e 54 ragazzi, oltre a 72 bambini e 977 adulti il cui genere è ancora sconosciuto, ha annunciato l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr).

10:47
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«Bisogna chiarire i motivi della mancata visita di Steinmeier a Zelensky»

«Il presidente federale è la Germania. Ed è per questo che il rifiuto della visita da parte di Zelensky è un rifiuto alla Germania». Lo ha detto il vicecancelliere tedesco e ministro Economia e Clima Robert Habeck, in un'intervista ai quotidiani del gruppo Funke.

«Purtroppo, devo metterla in questo modo: l'Ucraina ha fatto un errore diplomatico», ha aggiunto Habeck. Il ministro ha però poi stemperato i toni: «Ora dovremmo tutti fare in fretta per risolvere il problema e non aggravarlo. I telefoni sono stati inventati per questo».

Ieri sera il presidente Volodymyr Zelensky aveva anche detto di non aver mai ricevuto una richiesta ufficiale di visita da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, ma in Germania l'irritazione rimane.

10:35
10:35
Almeno 19.900 i soldati russi uccisi dall'inizio guerra

Sono almeno 19.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto oggi l'esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica inoltre che dopo 50 giorni di conflitto si registrano anche 160 caccia abbattuti, oltre a 144 elicotteri e 134 droni.

Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 753 carri armati russi, 366 pezzi di artiglieria, 1.968 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 122 sistemi di lanciamissili, sette navi, 1.437 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 64 unità di difesa antiaerea e 25 unità di equipaggiamenti speciali.

10:34
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«Ho aiutato la propaganda russa e me ne vergogno»

«Mi dispiace sinceramente di aver contribuito a rendere zombie i russi con la propaganda di Stato...vi ho contribuito fino al giorno in cui ho protestato. E me ne vergogno». Lo scrive in un lungo articolo sul giornale tedesco Welt Marina Ovsyannikova, giornalista dissidente diventata famosa per aver mostrato un cartello contro la guerra nella tv russa.

«Per molti anni ho lavorato per l'emittente statale russa Perwyj Kanal e sono stata coinvolta nella creazione della propaganda... uno dei compiti era quello di raccontare costantemente quanto sia brutta la vita negli Stati Uniti, nell'Occidente in generale e in Ucraina... Il mio lavoro comprendeva anche l'analisi di influenti giornali internazionali per cercare articoli che parlavano bene di Putin e della Russia». La donna, che è stata ora assunta proprio da Welt, racconta il suo percorso personale e familiare come madre separata di due figli e con la necessità di lavorare.

Ovsyannikova affronta anche le critiche nei suoi confronti, ad esempio da parte di giornalisti indipendenti che «hanno rischiato la vita per molti anni per lottare contro il sistema», verso cui la giornalista esprime però gratitudine e ammirazione.

Ovsyannikova risponde anche a chi crede che «sia una spia britannica in Russia o una spia russa in Ucraina» o a chi le «nega la capacità di riferire in modo indipendente a causa del mio passato», rispondendo «non posso disfare ciò che ho fatto. Posso solo cercare di fare tutto il possibile per aiutare a distruggere questa macchina e porre fine a questa guerra.»

La giornalista ha infine aggiunto che dopo Bucha «tutti i russi hanno una responsabilità collettiva. Come i tedeschi per i loro crimini nella Seconda guerra mondiale, dovremo chiedere perdono per decenni per quello che abbiamo fatto».

10:20
10:20
Sequestrati i beni della famiglia Medvedchuk

Un tribunale dell'Ucraina ha sequestrato 154 beni di proprietà della famiglia dell'oligarca ucraino filo-Putin, Viktor Medvedchuk, deputato e leader dell'opposizione filorussa arrestato due giorni fa. Lo riporta il Kyiv Independent.

Lo State Investigations Bureau ha riferito che tra i beni sequestrati ci sono 32 appartamenti, 30 appezzamenti di terreno, 26 auto, 23 case, 17 posti auto e uno yacht a motore.

Medvedchuk era fuggito dagli arresti domiciliari dal primo giorno dell'invasione russa: è accusato di tradimento.

10:16
10:16
La continua difesa di Mariupol «sottrae forza all'esercito russo»

La continua difesa di Mariupol da parte di Kiev sta mobilitando un numero «significativo» di soldati ed equipaggiamenti russi, sottraendo così forze all'esercito di Mosca per un'offensiva nel Donbass: è il parere dell'intelligence britannica, secondo cui le città di Kramatorsk e Kostiantynivka - nell'est del Paese - subiranno probabilmente attacchi russi «indiscriminati» e con un grado di violenza simile a quello registrato finora in altri centri urbani. Lo riporta il ministero della Difesa di Londra nel suo consueto aggiornamento sulla situazione nel Paese.

Il discorso del presidente Vladimir Putin di martedì, commentano i servizi, ha sottolineato il suo continuo interesse per il Donbass, dove la Russia sta colpendo le forze ucraine proprio in preparazione di una rinnovata offensiva. Secondo Londra, inoltre, l'ampio uso combinato di missili e artiglieria - oltre agli sforzi di concentrare le truppe per un'offensiva - rappresentano una revisione della dottrina militare tradizionale russa.

09:40
09:40
«Un ostacolo ai colloqui è il numero di Paesi garanti»

Uno degli ostacoli che si frappongono ai colloqui di pace tra l'Ucraina e la Russia riguarda il numero di Paesi che dovrebbero prendervi parte come garanti della sicurezza. Lo ha detto alle tv del Paese il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che ha fatto parte del team negoziale.

Lo riferisce il Guardian, affermando che l'Ucraina vuole che quanti più Paesi possibile agiscano come garanti della sicurezza, ma la Russia non vuole che il loro numero aumenti.

Mosca in precedenza ha indicato che la Bielorussia dovrebbe essere uno dei Paesi che garantiscono la sicurezza, mentre la Turchia ha ripetutamente offerto di svolgere un ruolo di mediazione tra i suoi vicini del Mar Nero.

09:36
09:36
Bombardamenti a Kharkiv, 4 vittime in 24 ore

Nelle ultime 24 ore l'esercito russo ha continuato ad attaccare i quartieri residenziali di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, provocando quattro vittime e 10 feriti. Lo ha riferito il governatore del distretto di Kharkiv, Oleh Synehubov, esortando i residenti di Lozova e Barvinkove a evacuare perché le ostilità potrebbero aumentare. Lo riferisce il Kyiv Independent.

09:23
09:23
Previsti nove corridoi umanitari, anche da Mariupol

L'Ucraina ha annunciato la ripresa delle evacuazioni di civili attraverso nove corridoi umanitari, anche da Mariupol, città assediata dall'esercito russo, nel sud-est del Paese, dopo un giorno di sospensione a causa delle violazioni del cessate il fuoco denunciate da Kiev.

«Oggi sono previsti nove corridoi umanitari», ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Verechtchuk su Telegram.

09:22
09:22
Trovati corpi di 765 civili a Kiev da inizio aprile

Le autorità ucraine hanno recuperato i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini, nell'area di Kiev dall'inizio di aprile: lo ha detto il vice procuratore capo regionale, Oleh Tkalenko, secondo quanto riporta il Guardian.

«Questo è solo l'inizio. Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodianka, Hostomel, Irpin e Bucha», ha detto Tkalenko. Diverse fosse comuni sono state scoperte da quando le autorità ucraine hanno ripreso il controllo di aree della regione di Kiev che erano state sotto l'occupazione russa.

«Documentare correttamente ogni individuo richiede tempo e fatica. Ma dobbiamo farlo in modo da avere le prove, in modo che non ci siano storie sulla possibilità che siano dati falsi», ha precisato Tkalenko.

«Credo che (i soldati russi) abbiano deliberatamente lasciato i corpi dei cittadini che hanno ucciso per le strade e abbiano proibito alle persone di seppellirli per intimidire la popolazione», ha aggiunto.

09:13
09:13
Sale a 197 il numero dei bambini uccisi in Ucraina

Sale a 197 il numero di bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale ucraino, citato dal Guardian. I minori rimasti feriti sono almeno 351.

09:11
09:11
6.500 crimini di guerra commessi da truppe russe

Sono circa 6.500 i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina per i quali sono state aperte inchieste. Lo ha detto l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dal Guardian.

09:09
09:09
Nuovi attacchi a Kharkiv nel 50. giorno di guerra

In un aggiornamento che segna il 50. giorno dell'invasione russa, l'esercito ucraino ha detto che le forze russe continuano a lanciare sistematici attacchi missilistici e bombe sulle infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. Lo riporta la BBC.

A Slobozhansky, nel nord-est dell'Ucraina, le forze russe stanno conducendo la ricognizione di probabili luoghi di attacco. E continuano a bloccare parzialmente la città e la regione di Kharkiv. A Donetsk, nell'Ucraina orientale, le forze russe proseguono con gli attacchi nei distretti di Slavyansk, Popasna e Kurakhovo.

08:20
08:20
I prigionieri marine a Mariupol «non sono mille»

Il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che marine della 36. brigata a Mariupol sono stati fatti prigionieri dall'esercito russo, «ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno - ha detto riferendosi all'annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia». Lo riporta l'Agenzia Unian.

08:06
08:06
Odessa teme una rappresaglia

«Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C'è un'alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione». Così questa mattina il portavoce dell'amministrazione della città di Odessa, Sergei Bratchuk, dopo la conferma che l'equipaggio russo ha abbandonato l'incrociatore Moskva a largo di Odessa dopo un incendio che gli ucraini sostengono sia stato causato dai loro missili Neptune.

08:04
08:04
L'incrociatore russo è stato abbandonato o affondato

L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito ieri dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la CNN, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece «seriamente danneggiata» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo.

Come riportato in precedenza, l'equipaggio dell'incrociatore - secondo alcune fonti di 510 membri - è stato evacuato.

Il ministero della Difesa russo non ha reso note le cause dell'incendio che secondo Mosca ha causato l'esplosione delle munizioni a bordo, ma ieri il governatore della regione di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, aveva confermato attraverso il suo canale ufficiale Telegram che la nave era stata colpita da missili ucraini Neptune ed era in fiamme al largo di Odessa. Sempre secondo Marchenko la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all'Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili sparati dalla regione di Odessa.

La perdita dell'incrociatore rappresenta un «durissimo colpo» per i militari russi già in difficoltà contro la resistenza ucraina nel 50. giorno dell'invasione dell'Ucraina, commenta la CNN.

Le agenzie di stampa russe riportano che l'incrociatore aveva a bordo 16 missili da crociera anti nave Vulkan che hanno una gittata di almeno 700 km.

07:42
07:42
Gli USA valutano nuove sanzioni contro Putin e altri

«Continuiamo a considerare nuove sanzioni contro Putin e altri personaggi in Russia». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. Di eventuali nuove misure hanno parlato in un colloquio telefonico il presidente Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky.

07:41
07:41
L'oligarca Medvedchuk nelle indagini sul Russiagate

Il nome dell'oligarca russo Viktor Medvedchuk, arrestato in Ucraina e considerato una persona vicina a Vladimir Putin, era comparso nelle indagini sul Russiagate. Lo rivela il New York Times.

Da quanto emerso Medvedchuk è stato un cliente del consulente politico repubblicano Paul Manafort, responsabile della campagna di Donald Trump nel 2016, arrestato per frode e poi graziato dall'allora presidente nel 2020.

L'oligarca, precisa il New York Times, non è considerato una figura centrale dalle indagini sul Russiagate e tuttavia resta inquietante il fatto che sia anche solo nominato un personaggio che per oltre due decenni è stato stato vicino sia politicamente che personalmente a Putin ed è stato una figura di spicco nell'ala filo-russa della politica ucraina, dove proprio Manafort ha trovato diversi clienti.

07:40
07:40
«Nessuna richiesta di visita da Steinmeier»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in una conferenza stampa al termine dell'incontro a Kiev con il presidente polacco e quelli dei tre Stati baltici che non c'è stata alcuna richiesta di visita ufficiale da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier o del suo ufficio. Lo riporta il sito della Reuters.

Il telegiornale pubblico tedesco, Tagesschau, tuttavia dice che l'ambasciatrice tedesca a Kiev avrebbe ricevuto una comunicazione scritta dell'amministrazione presidenziale ucraina in merito al fatto che una visita di Steinmeier non sarebbe stata gradita. Lo riferisce Tina Hassel, a capo dello studio berlinese del telegiornale pubblico.

07:39
07:39
In fiamme l'incrociatore missilistico Mosca nel Mar Nero

L'incrociatore missilistico Mosca della flotta russa del Mar Nero è stato colpito dai missili ucraini Neptune ed è in fiamme al largo di Odessa. Lo riporta Unian.

«I nostri missili antinave Neptune hanno colpito e causato danni gravissimi all'incrociatore russo Mosca». Lo ha confermato il governatore dell'oblast di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, attraverso il suo canale ufficiale Telegram.

Secondo Marchenko la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all'Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili antinave sparati dalla regione di Odessa. A bordo ci sarebbero 510 membri dell'equipaggio.

Stando i media statali russi, l'incrociatore è stato «seriamente danneggiato» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. L'equipaggio sarebbe stato evacuato.

L'incrociatore colpito è lo stesso che il 24 febbraio dette l'ultimatum per la resa ai 13 marinai ucraini sull'Isola dei Serpenti con le parole, gridate attraverso un megafono: «Questa è una nave militare russa, arrendetevi e deponete le armi, altrimenti apriremo il fuoco». I militari risposero: «Nave da guerra russa, vai a farti fottere». L'audio divenne virale sui social e fece il giro del mondo.

I marinai in un primo momento vennero creduti morti. Furono fatti invece prigionieri e liberati, il 25 marzo, nel primo scambio di prigionieri concordato con Mosca dall'inizio della guerra. La conferma che si tratta della stessa nave è arrivata da Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L'incrociatore Mosca fa parte di 30 divisioni di navi di superficie della flotta del Mar Nero della Marina russa. La nave è equipaggiata con missili Vulcan e Fort, artiglieria, armi antiaeree, antisommergibili, mine e siluri e può imbarcare un elicottero.

06:28
06:28
Il punto alle 06.00

A qualche ora dall'annuncio del presidente americano Joe Biden di un altro invio di armi all'Ucraina per un totale di 800 milioni di dollari, il Pentagono ha pubblicato la lista delle nuove forniture. Nell'elenco ci sono 18 obici da 155 mm, 40.000 proiettili di artiglieria, sistemi radar di sorveglianza aerea AN/TPQ-36, AN/MPQ-64 Sentinel e mine anti-uomo Claymore M18A1. Inoltre, per aiutare le truppe ucraine a spostarsi sul campo gli Stati Uniti invieranno 100 veicoli corazzati Humvee, 200 mezzi corazzati per M113 e 11 elicotteri Mi-17. Questi vanno ad aggiungersi ai cinque già inviati all'inizio di quest'anno. Nel pacchetto, precisa il Pentagono, sono inclusi anche altri Switchblade, i cosiddetti «droni kamikaze», missili Javelin, attrezzature mediche, giubbotti antiproiettile ed elmetti. Nel briefing di ieri il portavoce del Pentagono ha detto, inoltre, che sono stati inviati in Ucraina anche «dispositivi di protezione individuale contro armi chimiche».

Rimanendo sempre negli Stati Uniti, l'amministrazione del Paese sta valutando l'invio a Kiev di una «figura di alto profilo». Lo riferiscono fonti informate al New York Times. È altamente improbabile, sottolineano le fonti, che si tratti di Joe Biden o Kamala Harris poiché per garantire la sicurezza del presidente o della sua vice in una zona di guerra dovrebbe essere dispiegato un dispositivo enorme, che vedrebbe in campo una quantità insostenibile di forze e mezzi americani. Ma è possibile che si pensi ad un ministro del governo o un alto funzionario militare. Nessuna decisione è stata ancora presa, riferiscono le fonti, e ed è improbabile che l'amministrazione annunci una visita così delicata in anticipo, considerati i rischi per la sicurezza. In passato, le visite di funzionari americani in altre zone di guerra come Afghanistan o Iraq sono state annunciate solo dopo l'arrivo nel Paese o addirittura alla partenza.

Nel frattempo, una nave da guerra russa nel Mar Nero è stata «seriamente danneggiata» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. Ne danno notizia i media statali russi. «A seguito di un incendio - ha affermato il ministero della Difesa russo - le munizioni sono esplose sull'incrociatore missilistico Moskva. La nave è stata gravemente danneggiata». Individuata la causa dell'incendio. L'equipaggio è stato evacuato.

Per concludere con gli aggiornamenti della notte, il Giappone sta valutando l'invito di una missione aerea gestita dalle Forze di Autodifesa (Sdf) per aiutare a gestire il flusso di rifugiati dall'Ucraina verso altri paesi, tra cui la Polonia. Lo anticipano fonti governative spiegando che nei piani c'è il supporto logistico alle agenzie umanitarie, tra le quali l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Se dovesse essere confermata, sarebbe la seconda missione di questo tipo voluta dal premier giapponese Fumio Kishida, dopo la spedizione di elmetti e giubbotti anti-proiettile a Kiev in marzo. Nel carico predisposto dalle autorità, spiega la stampa, ci sarebbero coperte, abbigliamento e beni di necessità per la popolazione ucraina.